Le riviste letterarie-editoriali sono in un periodo di fermento. Tra le aperture, le chiusure, i rinnovamenti (come nel nostro caso) e l’espansione su altri fronti, è un panorama in continuo mutamento, che segue e si adatta al mondo professionale che lo circonda e ai desideri dei lettori. Tra le realtà attive nella crescita su più formati c’è il Libraio, che nella veste digitale on line dal 2014 è riuscita a crearsi un pubblico affezionato di lettori, e che sta per sbarcare a Torino con due novità: uno spazio personale all’interno del Salone, e un’app. Ne abbiamo parlato con Antonio Prudenzano, responsabile editoriale ilLibraio.it.
Cosa vi ha spinti a pensare a uno stand fisico al Salone? Come si sposa con gli obiettivi del sito del Libraio?
Ci è sembrato il coronamento di un percorso; in questi mesi il sito è cresciuto tanto e ha ospitato contenuti scritti da autori e professionisti dell’editoria italiani e stranieri, sia di piccole realtà indipendenti, sia dei grandi gruppi editoriali, richiamando una media di oltre 350mila utenti unici al mese: tanti per un sito giornalistico che parla di libri. Ci è sembrato giusto festeggiare in qualche modo, ma con il desiderio di crescere ancora e allargare ulteriormente la nostra community online, e puntiamo a farlo proprio grazie agli incontri dal vivo del Salone, che è una delle manifestazioni più frequentate e conosciute dai lettori. A differenza delle tradizionali presentazioni di libri, che mettono al centro un singolo titolo, noi ci concentreremo su dei temi che faranno da filo conduttore: tra questi, quello principale sarà la riflessione sulla lettura e sulla sua promozione. Gli incontri saranno moltissimi, e passeranno nel nostro stand più di 90 protagonisti dell’editoria.
Si può dire, dunque, che è un prosieguo della vostra linea editoriale.
Sì; ad esempio, molti dei temi che ci interessano e che abbiamo approfondito sul sito verranno affrontati anche durante gli incontri. Penso in particolare alla battaglia sui nuovi diritti (non a caso abbiamo organizzato un incontro sull’omofobia e il sessismo nel nostro Paese, con Lella Costa, Sebastiano Mauri e Filippo Maria Battaglia, moderato dal giornalista Samuele Cafasso) e alla nostra rubrica «Letture Indimenticabili», in cui ogni settimana scrittori, librai, bibliotecari, editori, traduttori non parlano dell’ultimo libro letto o uscito, ma di un libro che è stato importante in un momento della loro vita. Quest’ultima si è sviluppata in una serie di incontri in cui più autori (e non solo; abbiamo coinvolto tante figure del mondo del libro) vengono a parlare di un titolo che è stato importante per loro, e ne spiegano i motivi. Si crea così un’occasione concreta di condivisione empatica tra autori e lettori intorno a un libro.
Tutto questo in che modo si lega al Libraio cartaceo?
«Il Libraio» come rivista, fondata da Leo Longanesi (la cui omonima casa editrice compie 70 anni quest’anno, e che festeggeremo), ha dei lettori davvero affezionati; inoltre, quest’anno sarà alla base di una delle nostre principali novità, la nostra nuova app, gratuita e disponibile per iOs e Android, che permetterà di leggere su smartphone e tablet anche i numeri del Libraio cartacei. E poi l’app offre, tra le altre cose, un altro servizio totalmente gratuito ai librai e ai lettori: il database di oltre duemila librerie, grandi e piccole di tutta Italia, in cui si può trovare da un lato la libreria più vicina a sé, dall’altra si possono fare anche delle ricerche per argomento, tipo librerie per bambini, oppure librerie d’arte. Questo «catalogo» è già presente sul nostro sito ma attraverso l’app si potrà consultare in maniera ancora più semplice e veloce.
Si può dire che quest’app è un progetto che fa da contatto tra la rivista cartacea e il nostro sito, con dei valori aggiunti (come i quiz e i giochi letterari).
Ci sono degli incontri in particolare che consiglieresti a chi è appassionato di editoria?
Senz’altro gli incontri in cui gli scrittori incontrano i loro editor (in particolare Clara Sánchez e Donato Carrisi), poi, ad esempio, l’incontro «Il fascino senza tempo dell’editoria americana» con Sandro Ferri, Luigi Brioschi e Marco Vigevani, moderato da Giulio D’Antona, infine gli incontri sul torneo letterario IoScrittore, sul giornalismo digitale («Il giornalismo letterario tra carta, web e social network», sabato 14) e l’incontro di domenica 15 «Come leggeremo fra dieci anni», sull’editoria digitale e sulla lettura nel futuro.
Laureata in Lettere moderne (con indirizzo critico-editoriale), ho frequentato il Master in editoria. Mi interessa la «vita segreta» che precede la pubblicazione di un libro – di carta o digitale – e mi incuriosiscono le nuove forme di narrazione, le dinamiche delle nicchie editoriali e il mondo dei blog (in particolare quelli letterari).
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