Vengono apprezzate più dalle donne o dagli uomini? Nelle fasce d’età più giovani o tra gli over 50? In quale area geografica sono seguite di più? Chi è che non si perde una puntata? Gli studenti o i pensionati? Queste sono le domande alle quali risponde l’indagine
Gli italiani e le serie TV made in Usa presentata da
italiani.coop, il nuovo strumento di ricerca e analisi curato dall’Ufficio studi Coop e nato dalla precedente esperienza del
Rapporto consumi & distribuzione.
L’indagine è stata condotta tra maggio e giugno 2018 con interviste online somministrate a un campione di 7 mila individui, rappresentativo della popolazione 18-65 per fascia di età, genere e area geografica di residenza. Le serie analizzate sono cinque: Games of Thrones, The Walking Dead, House of Cards, Narcos e Stranger Things. Prodotti che, oltre a conoscere un enorme successo di pubblico – globale ma anche a casa nostra – nel giro di poco tempo sono diventati parte integrante del nostro immaginario, non solo di spettatori.
Guardando ai dati nel loro complesso si nota che, in media, il pubblico delle 5 serie TV è più maschile che femminile. L’ampiezza della forbice di genere è massima per Narcos (19% degli uomini vs 9% delle donne) e minima per Stranger Things (16% vs 13%). Serie, quest’ultima, caratterizzata dal più solido interesse da parte degli spettatori più giovani. Il 33% di chi la guarda ha infatti un’età compresa tra i 18 e i 22 anni e le percentuali che caratterizzano le altre fasce d’età si restringono in un progressivo imbuto che termina con il 5% delle fruizioni nel segmento 56-65 anni.
Gli studenti sono grandi fruitori di tutte e 5 le serie TV considerate: rappresentano il 35% del pubblico di Stranger Things (che, come dicevamo, è tendenzialmente giovane) e il 34% di quello di Games of Thrones (più variegato dal punto di vista dell’età: è infatti l’unica serie a convincere il 10% degli ultra cinquantacinquenni). In generale, la categoria «studenti» capeggia in cima alla lista delle percentuali di fruizione per status anche nelle altre tre serie. L’unico caso in cui pressoché eguaglia quella degli «occupati» è offerto da House of Cards, la meno vista della cinquina, dove si collocano rispettivamente al 12% vs 11%.
House of Cards è anche la serie caratterizzata dalla distribuzione geografica dei fruitori più uniforme: dall’11% del Nord Ovest al 9% delle Isole, passando per il 10% di Nord Est, Centro e Sud. Più frastagliata la situazione per Narcos (meno seguita nel Nord Est), per Games of Thrones e per Stranger Things (che piacciono leggermente meno al Sud).
Dal 2010 mi occupo della creazione di contenuti digitali, dal 2015 lo faccio in AIE dove oggi coordino il Giornale della libreria, testata web e periodico in carta. Laureata in Relazioni internazionali e specializzata in Comunicazione pubblica alla Luiss Guido Carli di Roma, ho conseguito il master in Editoria di Unimi, AIE e Fondazione Mondadori. Molti dei miei interessi coincidono con i miei ambiti di ricerca e di lavoro: editoria, libri, podcast, narrazioni su più piattaforme e cultura digitale. La mia cosa preferita è il mare.
Guarda tutti gli articoli scritti da Alessandra Rotondo