Narratores è una casa editrice particolare. In primo luogo perché è il marchio di audiolibri di una casa di produzione, spagnola, che abitualmente realizza audiolibri per terzi, piattaforme comprese. In secondo luogo perché Narratores confeziona prodotti peculiari, lavorando in sincrono con l’audio di qualità e l’illustrazione, spesso d’autore, e realizzando progetti a più profondità di fruizione.
Gli audiolibri illustrati di Narratores vengono abitualmente distribuiti su un’app proprietaria dietro un modello di abbonamento freemium (vengono distribuiti anche sulle piattaforme, ma penalizzando per forza di cose la parte di illustrazione). Recentemente però la casa editrice ha aperto Narratube: un canale YouTube dove condivide in fruizione gratuita alcune delle sue creazioni. L’obiettivo, dichiara lo staff, è raggiungere ascoltatori più sporadici, tendenzialmente non abbonati ai servizi di audiostreaming, ma magari fruitori di YouTube.
Negli ultimi anni, infatti, YouTube è diventato uno dei luoghi dove più che altrove si sono diffusi i contenuti in audio parlato, soprattutto i talk show podcast, in cui uno o più conduttori intervistano un ospite, commentano un fatto di cronaca, ricostruiscono un evento storico o si confrontano su costume, società e attualità. Questi prodotti sono solitamente distribuiti su YouTube in formato audiovisivo, con un’inquadratura a camera fissa puntata sui parlanti. Nulla di particolarmente innovativo, insomma. Nulla che aggiunga al contenuto audio un profilo visivo interessante e semanticamente denso.
Narratores, però, ha una componente grafica fondante da valorizzare, e il desiderio di utilizzare la parte video di YouTube come canale di costruzione di senso. O almeno di intrattenimento. «Fin dall'inizio del progetto ci è stato chiaro che non volevamo aprire un altro canale in cui la traccia audio fosse accompagnata da un video statico con la copertina del libro».
Così la casa di produzione ha animato le sue illustrazioni creando personaggi che muovono la bocca al ritmo della narrazione, ondeggiano la testa e gesticolando. In alcuni casi queste illustrazioni animate ritraggono personaggi della storia. In altri casi si tratta di veri e propri «avatar d’artista», generati a partire dalle fattezze delle vere lettrici e dei veri lettori che hanno prestato la voce agli audiolibri in questione. O ancora l’illustrazione si fa sfondo animato in sincronia con la voce, equalizzatore artistico d’accompagnamento all’ascolto.
Oltre l’esperimento di Narratube – con le sue velleità un po’ artistiche, un po’ di marketing – l’ampliamento dei confini dell’audio oltre i formati e i lidi già esplorati è intrinsecamente interessante. Da un lato perché ci segnala che il fenomeno è vivo e attivo. Dall’altro che si sta muovendo per evoluzioni e involuzioni, e che dal cono d’ombra della sua prima notorietà può ingaggiare, ancora, pubblici sempre nuovi dalle piattaforme più generaliste e consolidate.