Nel ventunesimo secolo l’alfabetizzazione, che molti possono – fortunatamente – considerare come un diritto scontato, rappresenta ancora una sfida che impegna tanti Paesi nel mondo: leggere e scrivere sono le porte che aprono all’istruzione e alla cultura, e quindi al benessere, alla crescita e a una maggiore consapevolezza di sé e del mondo. Ad oggi ci sono ancora 758 milioni di persone adulte che non sanno scrivere né interpretare una semplice frase, due terzi dei quali sono donne; ed è per questo che l’UNESCO, ha deciso di celebrare e premiare ogni anno alcuni dei migliori progetti relativi proprio alla sconfitta dell’analfabetismo, attraverso il conferimento dei Premi internazionali per l’alfabetizzazione che verranno consegnati l’8 settembre, in occasione della Giornata internazionale dell’alfabetizzazione, che quest’anno festeggia il cinquantesimo anniversario.
I cinque progetti premiati sono attivi in Senegal, Sudafrica, Vietnam, Tailandia e India e sono stati scelti in base ai metodi innovativi utilizzati per cambiare le vite delle persone aiutate. In particolare, i riconoscimenti verranno assegnati con due diversi premi: il Centro per l’Assistenza nella Conoscenza e lo Sviluppo della Comunità e l’Istituto di Ricerca per i Linguaggi e le Culture dell’Asia riceveranno il King Sejong Literacy Price (sponsorizzato dal governo della Repubblica di Corea), rispettivamente per i programmi «Libri per le aree rurali del Vietnam» e «Progetto educativo bi/multilingua Patani Malay-Thai». Ad entrambi viene riconosciuta la particolare attenzione allo sviluppo e all’uso della lingua madre per fini educativi e culturali. L’UNESCO Confucius Prize for Literacy (sponsorizzato dalla Repubblica Popolare Cinese), particolarmente attento alle attività legate agli ambienti rurali e all’educazione di donne e bambine, verrà invece consegnato alla «Campagna per l’alfabetizzazione di massa Kha Ri Gude» (organizzata dal Dipartimento sudafricano per l’educazione di base), al programma «Sviluppo delle capacità professionali per uno sviluppo sostenibile» (dell’organizzazione indiana Jan Shikshan Sansthan) e al «Programma educativo nazionale per giovani e adulti analfabeti attraverso le ICT» (attivato dal Direttorato per l’Alfabetizzazione e i Linguaggi Nazionali del Senegal).
Tutti i progetti sfruttano l’insegnamento della scrittura e della lettura per creare nuovi collegamenti tra diverse comunità, che siano quelle rurali raggiunte dal progetto vietnamita oppure quelle della minoranza Patani Malay in Tailandia, oltre ad offrire conoscenze necessarie alla vita di tutti i giorni in una società altamente informatizzata come la nostra, come viene fatto attraverso il contatto con le tecnologie dell’informazione e della comunicazione in Senegal.
Nel suo messaggio dedicato a queste giornate la Direttrice Generale dell’UNESCO Irina Bokova ha affermato: «Il mondo è cambiato dal 1966, ma la nostra determinazione nel fornire a ogni donna e uomo l’abilità, la capacità e l’opportunità di diventare qualunque cosa desiderino, con dignità e rispetto, rimane salda come sempre. L’alfabetizzazione rappresenta le fondamento su cui costruire un futuro più sostenibile per tutti».
Laureata in Lettere moderne (con indirizzo critico-editoriale), ho frequentato il Master in editoria. Mi interessa la «vita segreta» che precede la pubblicazione di un libro – di carta o digitale – e mi incuriosiscono le nuove forme di narrazione, le dinamiche delle nicchie editoriali e il mondo dei blog (in particolare quelli letterari).
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