Canada-Italia 1 a zero. Non è un improbabile risultato calcistico ma piuttosto una schiacciante verità che emerge dall'ultimo rapporto presentato da Lumos, la società che effettua ricerche per conto del
Concilio delle biblioteche canadesi.
Se andare alla biblioteca di quartiere e tornare a casa con un libro in più nel proprio reader è già realtà in molti Paesi,
compresa l'Italia, i canadesi sembrano averne fatto un punto d'orgoglio e
le biblioteche canadesi stanno assistendo ad un vero e proprio boom di richieste di libri digitali in prestito.
Una tendenza che ribalta ciò che accade oltre confine
dove solo il 12% degli americani che leggono e-book dichiara di aver preso in prestito un libro elettronico dalla propria biblioteca.
Grazie alla presenza di
Overdrive ed Ebsco - che fungono da intermediari tra le biblioteche e gli editori - ad oggi circa
il 21% delle biblioteche presta e-book.
Nel paese di Kobo però il prestito digitale ha una marcia in più ed è riuscito a diventare una molla per
avvicinare i lettori più giovani e tecnologici alla lettura. A sostenerlo è Guy Berthiaume, direttore della The Grande Bibliotheque di Montreal che, anche grazie ad un offerta di circa 200.000 e-book, ha visto crescere in cinque anni i propri associati del 17% arrivando a 286.000 membri attivi e 3 milioni di visite annuali.
Nel primo quadrimestre del 2012 gli e-book in prestito ammontavano al 28% in tutto il Paese mentre, secondo le statistiche nazionali, il 59,43% degli acquirenti abituali di libri ha visitato una biblioteca negli ultimi 12 mesi. Di questi,
il 19,4% ha vistato una biblioteca (o di persona o attraverso i servizi on line) una o due volte al mese mentre il 16,3% una sola volta al mese. Il risultato è che
sono stati circa 63.196 gli e-book prestati dalle librerie canadesi e la circolazione di libri digitali è aumentata del 50% dal 2011 al 2012.