Il tuo browser non supporta JavaScript!
Vai al contenuto della pagina
Librerie

Non aprite quella libreria (a meno che non vi piaccia l’horror)

di Alessandra Rotondo notizia del 28 ottobre 2025

Ottobre, che culmina con Halloween, è il mese in cui mostri e fantasmi conquistano le vetrine, anche quelle delle librerie. Ma per molte lettrici e per molti lettori la ricerca del brivido dura tutto l’anno. Nel Nord America, in particolare, il genere sta vivendo un’espansione che non riguarda solo le classifiche, ma anche i luoghi fisici dove i libri si incontrano. Accanto alle librerie generaliste che hanno ampliato gli scaffali dedicati, stanno nascendo veri e propri spazi monografici, pensati per chi nell’orrore trova più conforto che paura.

Secondo Circana BookScan, nei primi nove mesi del 2025 le vendite di libri horror negli Stati Uniti sono aumentate del 7% rispetto all’anno precedente. Un dato che conferma quanto già emergeva dall’articolo Dopo il boom del romance è l’ora dell’horror?: il genere è tornato al centro del mercato, ibrido e trasversale, capace di unire autrici e autori queer, distopie sociali, allegorie politiche e un senso diffuso di disagio contemporaneo.


Visualizza questo post su Instagram

Un post condiviso da Midslumber Media (@midslumbermedia)



Sulla costa occidentale, la rinascita parte dall’Oregon: a Portland, Michaela Granger ha aperto Midslumber Media, una libreria di settanta metri quadrati dove si incontrano classici gotici, horror contemporaneo e film cult. «L’horror è sempre stato un genere politico» racconta a Publishersweekly. «È il posto in cui si possono affrontare conversazioni difficili, perché riflette lo stato del mondo e le nostre paure collettive». Tra i titoli più richiesti, Cadavere squisito di Agustina Bazterrica (pubblicato in Italia da Eris Edizioni), romanzo argentino che trasforma il cannibalismo in una metafora sociale estrema.

Sempre sulla West Coast, la California ospita alcune delle esperienze più singolari. A Sacramento, la Bloodstone Books accoglie i lettori tra tappeti antichi e pareti color mattone, con un’ampia selezione di horror «cosmico e gotico»; mentre a Petaluma, la Word Horde Emporium unisce libreria e casa editrice, specializzandosi in weird fiction. A Burbank, Dark Delicacies è ormai un’istituzione: fondata nel 1994, è diventata un punto di riferimento per persone collezioniste, autrici e amanti del genere, con eventi, firmacopie e oggetti di culto.




Più a nord, a Seattle, la Haunted Burrow Books di Roxane Guiney è un laboratorio di «inquietudine letteraria»: 150 metri quadrati di romanzi, puzzle e oggetti spooky creati da artiste e artisti locali. «Il fascino dell’horror sta nella tensione psicologica, non nello splatter» spiega. «Un buon libro di quel genere ti trascina nella mente di qualcuno che lentamente si disgrega».

L’orrore trova nuove case anche nel cuore del Midwest. A Casper, in Wyoming, Trinity Beck ha scelto una data simbolica – venerdì 13 giugno 2025 – per inaugurare la sua Dreadful Bookshop: «Il giorno dopo ero già a scaffali vuoti», ricorda. A Chicago, la Bucket O’ Blood Books & Records unisce libri, vinili e film in un ambiente punk e macabro, con pareti giallo-senape e un murales di sangue colante. Nel vicino Wisconsin, la Black Heart Books alterna pareti nere e scaffali dedicati allo splatter punk; mentre a Louisville, nel Kentucky, la Butcher Cabin Books trasforma una casetta di legno in una scenografia da slasher movie, completa di pareti rivestite di copertine e un vecchio televisore sintonizzato su Poltergeist.




Scendendo verso sud, in Texas, la Ghoulish Books di San Antonio affianca la vendita di romanzi horror a un podcast e a un festival annuale dedicato al genere, con un catalogo editoriale che dà spazio a nuove voci indipendenti.

Spostandosi a est, il New England conserva il legame più profondo con la tradizione gotica. A Providence, nel Rhode Island, la Lovecraft Arts & Sciences porta il nome del suo nume tutelare e unisce libreria e centro culturale non profit dedicato al weird e all’occulto, con mostre, incontri e studi sul gotico americano. Più a sud, nel Connecticut, la Alice’s Little Haunted Bookshop di Mystic rende omaggio alla biblioteca vittoriana di Lewis Carroll, con arredi da casa infestata e scaffali dedicati ai «libri strani e dimenticati».


Visualizza questo post su Instagram

Un post condiviso da Gallery Books Group (@gallerybooks)



Non poteva mancare all’appello New York, dove lo scorso settembre ha aperto a Brooklyn la Twisted Spine Bookstore, prima libreria della città interamente dedicata al genere. I fondatori, Jason Mellow e Lauren Komer, l’hanno immaginata come uno spazio dove l’horror potesse finalmente «respirare» per conto proprio. Il giorno dell’inaugurazione la coda per entrare è durata due ore, e ancora oggi ogni rifornimento va esaurito in pochi giorni. «Ogni volta che mettiamo un titolo in vetrina, sparisce subito» racconta Mellow. La programmazione alterna letture e proiezioni: per Halloween, American Rapture di CJ Leede e Zombieland sullo schermo.

Oltre confine, anche il Canada si sta affermando come laboratorio per le comunità lettrici appassionate di horror. A Toronto, la Little Ghosts Books, fondata da Lana Pritchard, è il punto di riferimento per una nuova generazione di lettori e lettrici: non solo horror puro, ma anche paranormal romance, fantasy oscuro e una sezione light-horror per adolescenti. Pritchard cura la selezione con attenzione alle voci LGBTQ+ e BIPOC, e ha dato vita a una linea editoriale di antologie e a un festival dedicato al genere. Nella stessa città, la Monkey’s Paw propone un’esperienza più vintage, tra libri macabri e curiosità editoriali d’altri tempi. A Winnipeg, la Raven’s End Books di Chelsea McKee-Trenchard ospita corsi di scrittura, club di lettura e attività militante contro lo stigma che ancora circonda il genere: «L’horror è una parte preziosa della comunità dei libri» afferma. «Ci permette di esplorare ansie e paure in modo sicuro e creativo».


Visualizza questo post su Instagram

Un post condiviso da Little Ghosts (@littleghostsbooks)



Più che semplici negozi, questi spazi sembrano piccoli ecosistemi narrativi: illuminazione soffusa, scaffali dipinti di nero, candele profumate e colonne sonore da film gotico. Ma dietro la scenografia c’è un’idea precisa: trasformare la paura in appartenenza. «Le persone vengono qui per sentirsi al sicuro dentro l’inquietudine», dice Granger. «Perché l’horror, alla fine, parla sempre di sopravvivenza».

L'autore: Alessandra Rotondo

Dal 2010 mi occupo della creazione di contenuti digitali, dal 2015 lo faccio in AIE dove oggi sono responsabile del contenuto editoriale del Giornale della Libreria, testata web e periodico in carta. Laureata in Relazioni internazionali e specializzata in Comunicazione pubblica alla Luiss Guido Carli di Roma, ho conseguito il master in Editoria di Unimi, AIE e Fondazione Mondadori. Molti dei miei interessi coincidono con i miei ambiti di ricerca e di lavoro: editoria, libri, podcast, narrazioni su più piattaforme e cultura digitale. La mia cosa preferita è il mare.

Guarda tutti gli articoli scritti da Alessandra Rotondo

Inserire il codice per il download.

Inserire il codice per attivare il servizio.