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Editori

Lettura, produzione, nuove tecnologie. Così cambiano per Istat gli italiani

di G. Pepi notizia del 18 dicembre 2012

Le donne leggono più libri, gli uomini scelgono i quotidiani, ma i lettori più accaniti sono i giovani tra gli 11 e i 14 anni. Questo quanto emerge dall’Annuario Istat 2012 pubblicato oggi.
Ma non è solo la lettura ad essere oggetto dell'indagine. Anche la produzione libraria passa sotto la lente Istat e quello che emerge è una ripresa nella titoli pubblicati e nelle tirature. Nel 2010 sono infatti stati pubblicati 63.800 libri (rispetto ai 57.558 dell’anno precedente), per una tiratura complessiva di oltre 213 milioni di copie (quasi quattro volumi per ogni abitante). La produzione editoriale registra una ripresa sia per i titoli (+10,8% in un anno) che per la tiratura (+2,5%).
Tuttavia il panorama non è roseo per i consumi culturali. Nel 2012 il 63,8% della popolazione di sei anni e oltre ha fruito di almeno uno spettacolo o intrattenimento fuori casa, una quota inferiore a quella del 2010 (67,1%). Aumentano, di conseguenza, le persone che non hanno partecipato a spettacoli o eventi culturali fuori dalle mura domestiche, cui corrisponde una quota del 35%, il valore più elevato degli ultimi sei anni.
Nel generale calo dei consumi culturali, il cinema continua a raccogliere il maggior pubblico: infatti, una persona su due è andata almeno una volta a vedere un film in sala (il 49,8% della popolazione di sei anni e più). Nella graduatoria seguono le visite a musei e mostre (28%), gli spettacoli sportivi (25,4%), le visite a siti archeologici e monumenti (21,1%), la frequentazione di discoteche e balere (20,6%), il teatro (20,1%), gli altri concerti di musica (19%) e, all’ultimo posto, i concerti di musica classica, che interessano appena il 7,8% della popolazione.
Migliora invece il rapporto degli italiani con le nuove tecnologie. Gli utilizzatori del personal computer crescono di anno in anno: nel 2012 sono il 52,3% della popolazione di tre anni e oltre (52,2% nel 2011). L’uso del pc tocca il livello massimo tra i 15 e i 19 anni (quasi nove ragazzi su dieci), ma gli utilizzatori aumentano anche fra i 65-74enni (17,2% contro il 14,9% di un anno prima).
Parallelamente, l’uso di Internet continua a mostrare un andamento crescente, e coinvolge il 52,5% della popolazione di sei anni e più (51,5% nel 2011). Unica nota negativa è il permanere, a livello territoriale, di uno squilibrio sia nell’uso del pc (Nord 57,0%, Centro 54,3%, Mezzogiorno 44,9%), che in quello di Internet (Nord 57,3%, Centro 55%, Mezzogiorno 44,6%).

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