L’editoria statunitense, nonostante i gravi problemi che sta vivendo in questo momento il paese, sembra reggere il colpo. Se i dati rimangono comunque distanti dalla crescita che ci si poteva aspettare a inizio anno, la varia tiene e il settore scolastico, pur subendo più di tutti gli altri il colpo, sembra aver ridotto nettamente la voragine che si stava aprendo fino a giugno.
L’Association of American Publishers ha rilasciato le
statistiche relative ai primi sette mesi dell’anno, oltre a un confronto tra l’andamento di luglio 2019 e luglio 2020, che testimoniano già un ingresso in fase di recupero. Se la
perdita percentuale a giugno era a
più dell’8%, ora si assesta su un
5,8%, con addirittura
alcuni settori in crescita rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.
Sta reggendo molto bene il settore trade,
in particolare i libri per bambini e young adult, coadiuvati da un’uscita di sicuro richiamo come
Midnight Sun di Stephanie Meyer, che
ha venduto più di 700 mila copie secondo i dati NPD BookScan. I ricavi, infatti, sono cresciuti del 4,6% (adulti) e 7,5% (bambini e ragazzi; notevole la crescita, nel confronto luglio 2019-luglio 2020, delle vendite dei libri cartonati per bambini – i
board book – pari al 13,8%); la media totale per tutto il
settore trade testimonia una
crescita del 5%.

Ancora
crisi nera per i libri scolastici e i materiali educativi, che si attestano a -28,3%: nella negatività, però, la ripresa rispetto al
-50% che si stimava a giugno è sicuramente più vicina. È importante notare, poi, che mese su mese (quindi nel confronto tra luglio 2019 e luglio 2020) alcune categorie risultano in crescita: quella legata ai libri di aggiornamento professionale e quella delle
university presses. Per l’anno risultano ancora in perdita, soprattutto la seconda categoria, ma la crescita su luglio può testimoniare un desiderio di continuare a studiare e informarsi in vista delle sfide che riserverà il futuro.
Continuano a crescere, forti non solo dello stimolo dato dall’impossibilità di frequentare le librerie ma anche di una tendenza ormai in atto da anni, i formati digitali, in particolare gli audiolibri. Gli e-book sono cresciuti del 14,2%, per un fatturato di 652,9 milioni di dollari; sono di nuovo gli e-book di libri per bambini e ragazzi a fare la parte del leone, con una crescita del 63,3% (73,2 milioni di dollari di fatturato). In questo caso è indubbio che sia stato il lockdown a forzare la crescita, costringendo moltissimi genitori ad affidarsi più di quanto non facessero già all’acquisto di contenuti digitali per i propri figli.
Gli
audiolibri in formato digitale si confermano uno dei mercati di maggior interesse negli Usa (
come pure a livello globale), con
una crescita rispetto al 2019 del 15,6% e un fatturato per il momento di 374,7 milioni di dollari: secondo i dati AAP, non c’è stato mese dal 2012 in cui questo formato non è cresciuto.
Solo a fine anno sapremo se effettivamente il mercato statunitense è riuscito a non farsi affossare dal Covid-19; per il momento, mantenendo un cauto ottimismo, sembra andare nella giusta direzione.
Laureata in Lettere moderne (con indirizzo critico-editoriale), ho frequentato il Master in editoria. Mi interessa la «vita segreta» che precede la pubblicazione di un libro – di carta o digitale – e mi incuriosiscono le nuove forme di narrazione, le dinamiche delle nicchie editoriali e il mondo dei blog (in particolare quelli letterari).
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