Lo chiamavano Android Market. Ma cambierà presto nome il negozio on line per le app, la musica e i film di Google diventando Google Play. Questo secondo battesimo risponde all’esigenza di ricordare agli users che lo store non offre solo contenuti per Android ma anche contenuti fruibili indipendentemente da Android e acquistabili da Google sul web.
Pare proprio infatti che il cambiamento sarà solo formale: non ci sono nuovi partners, prodotti o servizi aggiuntivi che giustifichino il nuovo nome. Fatto sta che, a breve, tutti gli utenti Android vedranno rimpiazzata sui loro device la cara vecchia icona «Market» in favore della nuova «Play Store» mentre, coloro che accedevano all’Android Market tramite il sito web saranno reindirizzati a play.google.com dove saranno accolti da un design familiare, con modifiche minime volte a evidenziare la varietà di contenuti che Google offre attraverso il suo store.
La metamorfosi si è resa necessaria perché pare non fosse chiaro a tutti gli internauti che, attraverso l’Android Market, era possibile acquistare tutti i contenuti di Google, non solo quelli destinati agli utenti Android. In un qualche modo Google Play ricorda iTunes per il fatto che, come Apple, anche Google venderà tutti i suoi contenuti tramite un unico negozio. Il rischio del riposizionamento di un marchio affermato come Android è, ovviamente, quello di mandare in confusione gli utenti che al brand si erano abituati, tuttavia Google pare aver ritenuto che il cambiamento fosse comunque opportuno.
Il cambio di piattaforma è richiesto a tutti coloro che o producono device o che vogliono offrire le loro app attraverso lo store di Google.