Tra i libri più venduti nel Regno Unito nel 2024 spicca un titolo che, forse, non ci si aspetterebbe: si tratta di un classico della letteratura, Le notti bianche di Fëdor Dostoevskij. Un volume di meno di 100 pagine, capolavoro della letteratura russa, che si è guadagnato, nello specifico, il quarto posto nella classifica dei libri in traduzione più acquistati sul suolo inglese nell'anno appena concluso. E il merito è di TikTok.
Un'edizione tascabile decisamente minimal, dal prezzo contenuto – 9,99 sterline –, del breve ma intenso romanzo di Dostoevskij pubblicato per la prima volta nel 1848, che è riuscita a catturare l'attenzione di una nuova generazione di lettrici e lettori. Sembrerebbe, addirittura, aver scatenato una vera e propria «Fyodor fever», come la descrive il Guardian. A contribuire alla vendita delle oltre 50mila copie (il numero è riportato sul Financial Times) due note piattaforme social: da un lato Instagram, dall'altro la pluricitata #BookTok – la community letteraria di TikTok che ha fatto il successo di autrici come Colleen Hoover e Sarah J. Maas –, che hanno trasformato Le notti bianche in un vero e proprio fenomeno culturale tra i giovani. La scia del successo è arrivata anche in Italia, con 2mila citazioni su TikTok e quasi 70mila su Instagram, ma nel nostro Paese il fenomeno non ha raggiunto – per il momento – i numeri anglosassoni, come riporta Repubblica.
Non è la prima volta che un caposaldo della letteratura viene riscoperto grazie ai social media: nel 2023, ad esempio, era toccato a Kafka, raccontava il New York Times. Ma come ha fatto il romanzo di Dostoevskij a fare breccia nella Gen Z? Un classico senza tempo che racconta la storia di un sognatore solitario e della sua breve ma intensa connessione con una giovane donna di nome Nastenka, sullo sfondo delle notti estive di San Pietroburgo. Solitudine, isolamento, amore non corrisposto, angoscia esistenziale sono solo alcuni dei temi presenti nel racconto che riflettono le esperienze di molti giovani contemporanei: ciò contribuisce ad alimentare la cosiddetta «main character syndrome», una tendenza su TikTok che vede gli utenti immedesimarsi nei protagonisti delle vicende che leggono tra le pagine dei libri. Su #BookTok in particolare, il romanzo è stato protagonista di una serie di recensioni emozionate, analisi approfondite e suggestive reinterpretazioni. Brevi video che rievocano l'atmosfera malinconica delle «notti bianche», con musiche sognanti e citazioni memorabili, hanno generato milioni di visualizzazioni, rendendo il libro il manifesto di una generazione in cerca di legami profondi e autentici.
Elemento chiave del successo de Le notti bianche anche la sua accessibilità: composto da circa 80 pagine (nella versione inglese), il romanzo si adatta bene a chiunque voglia intraprendere una lettura breve. Senza poi dimenticare il fattore «aesthetic»: l'estetica minimalista dell'edizione dei Penguin Classics, dalla copertina interamente nera con testi in bianco, ha reso il libro particolarmente fotogenico, incentivando la condivisione di contenuti su Instagram e TikTok. Playlist su Spotify ispirate al romanzo, contenenti brani di Tchaikovsky e Shostakovich, hanno ulteriormente arricchito l'esperienza immersiva per lettrici e lettori.
Parallelamente al successo di Dostoevskij, il 2024 ha visto un rinnovato interesse per le trasposizioni cinematografiche e televisive dei grandi classici. Solo per citarne alcune, una delle produzioni più attese dell'anno è stata la serie Netflix Cent’anni di solitudine, tratta dall'omonimo romanzo di Gabriel García Márquez. La saga della famiglia Buendía, ambientata nella magica Macondo, è stata portata sul piccolo schermo con un'attenzione particolare ai dettagli, con il fine di catturare la complessità del romanzo originale e rendere le atmosfere del realismo magico presenti nel capolavoro letterario accessibili a un vasto pubblico. Disponibile anche in Italia dall’11 dicembre scorso, sta scalando giorno dopo giorno la classifica della piattaforma delle serie più viste, come sottolinea Repubblica.
In territorio italiano, un esempio di rilancio di classici – che questa volta non riguardo una singola opera, ma la figura di un autore – è la miniserie Leopardi. Il poeta dell'infinito, diretta da Sergio Rubini, coprodotta da Rai Fiction, IBC Movie, Rai Com e Oplon Film e trasmessa in prima serata su Rai 1 martedì 7 e mercoledì 8 gennaio 2025. Ambientata e girata tra la natia Recanati, le Marche, Bari e la Puglia, Mantova, Torino, Roma, Napoli e Bologna, mira a restituire alle nuove generazioni un ritratto inedito, pur storicamente coerente, del poeta Giacomo Leopardi, rappresentandolo con il piglio di un esuberante «enfant prodige» che desidera divorare il mondo e viverne appieno ogni sfaccettatura.
Ma come mai i classici tornano a parlare ai giovani? Cosa li rende ancora così potenti? La risposta risiede nella loro capacità di esplorare emozioni e temi universali, che trascendono il tempo e lo spazio, cosicché lettrici e lettori di oggi si ritrovino nei dilemmi esistenziali, nei sogni e nelle paure dei protagonisti di queste grandi opere. I classici della letteratura sono in grado di offrire uno spazio di riflessione e introspezione: le piattaforme come TikTok e i servizi di streaming, con i loro linguaggi specifici e la loro viralità, li rendono accessibili alle nuove generazioni, accattivanti e coinvolgenti, facendo sì che rimangano eterni.
Laureata in Lettere all’Università degli Studi di Verona, ho conseguito il master Booktelling, comunicare e vendere contenuti editoriali dell’Università Cattolica di Milano che mi ha permesso di coniugare il mio interesse per i libri e l’intero settore editoriale con il mondo della comunicazione digital e social.
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