Civil è una start up nata a New York un paio di anni fa con il dichiarato intento di
«salvare il giornalismo con la blockchain». Le sue
newsroom – il nome con cui vengono definiti i progetti editoriali che ne fanno parte –
sono per lo più finanziate dai lettori e non ospitano alcun contenuto pubblicitario. Gli utenti possono abbonarsi oppure fare donazioni, in dollari, euro o Cvl, la criptovaluta usata dalla piattaforma. Molti articoli sono aperti, ma
solo i sostenitori di Civil partecipano alla governance del sito e controllano che giornalisti e contenuti aderiscano alle regole stabilite dal suo statuto: niente fake news, nessuna formula d’incitamento all’odio, bandite scorrettezze e «trollaggi» d’ogni genere.
È notizia di questi giorni che Forbes publishing – editore dell’omonima rivista di economia e finanza fondata a New York più di cento anni fa – sarà la prima media major a sperimentare la pubblicazione su blockchain, proprio grazie a una collaborazione con Civil.
L'accordo consentirà all’editore di sperimentare gli effetti – in particolare sulla fiducia del pubblico – della condivisione di contenuti sulla piattaforma decentralizzata. E sappiamo quanto quella della fiducia sia una questione cruciale oggi, in un momento di consistente perdita di autorevolezza da parte dei media «ufficiali» e di continue minacce alla correttezza e alla libertà dell’informazione.
Quando Forbes implementerà il software di Civil nel suo sistema proprietario di gestione dei contenuti, i suoi giornalisti saranno in grado di caricare gli articoli sulla rete Civil e allo stesso tempo postarli sul sito web di Forbes. Inizialmente, il nuovo processo si applicherà solo alle notizie riguardanti il mondo delle criptovalute: un focus tematico che la rivista ha sviluppato molto nel corso dell’ultimo anno. Tuttavia, se l'esperimento avrà successo, anche gli altri contenuti cominceranno a essere pubblicati sulla blockchain.
La pubblicazione dei contenuti su Civil determinerà in modo indelebile e inalterabile la creazione di un «fascicolo» sull’autore, che ne certifichi l’identità, la credibilità e l’affidabilità come fonte rispetto all’argomento trattato. Accanto agli articoli pubblicati tramite blockchain, sul sito di Forbes comparirà un badge distintivo, per segnalare che il contenuto è stato pubblicato in conformità con i valori giornalistici di Civil. La società potrebbe poi estendere l'utilizzo della soluzione decentralizzata a tutta la sua vasta rete di contributori e, attraverso l'uso di smart contracts, gli autori di Forbes potranno caricare i loro articoli sul CMS dell'azienda e condividerli su altre piattaforme, come LinkedIn e Medium, oltre che sul sito della rivista e su Civil.
Le sperimentazioni concrete partiranno nei primi mesi del 2019. Una notizia non di poco conto se si considera che, attraverso la sua edizione principale e le sue localizzazioni, Forbes raggiunge oltre 120 milioni di utenti in tutto il mondo.
Dal 2010 mi occupo della creazione di contenuti digitali, dal 2015 lo faccio in AIE dove oggi sono responsabile del contenuto editoriale del Giornale della Libreria, testata web e periodico in carta. Laureata in Relazioni internazionali e specializzata in Comunicazione pubblica alla Luiss Guido Carli di Roma, ho conseguito il master in Editoria di Unimi, AIE e Fondazione Mondadori. Molti dei miei interessi coincidono con i miei ambiti di ricerca e di lavoro: editoria, libri, podcast, narrazioni su più piattaforme e cultura digitale. La mia cosa preferita è il mare.
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