È una edizione del cambiamento la quattordicesima di BookCity Milano presentata oggi a Palazzo Reale. La manifestazione, di cui il Giornale della Libreria è media partner – promossa dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Milano e dalla Fondazione BOOKCITY MILANO, costituita da Fondazione Corriere della Sera, Fondazione Giangiacomo Feltrinelli, Fondazione Umberto e Elisabetta Mauri e Fondazione Arnoldo e Alberto Mondadori, e dall'Associazione Italiana Editori –, ha scelto per l’edizione di quest’anno, prevista dal 10 al 16 novembre, il tema «Il potere delle idee/le idee del potere».
«In una fase storica in cui assistiamo a costanti mutamenti negli equilibri politici e sociali del mondo e in cui l’esercizio del potere assume forme sempre più contraddittorie, aggressive e spettacolari, spesso ci troviamo disorientati rispetto alla possibilità della cultura di incidere sulla realtà – dichiarano gli organizzatori –. BookCity Milano vuole promuovere una riflessione collettiva sulla relazione a due vie fra le idee e il potere. In questo dibattito, il libro rappresenta il luogo dove si sedimentano le intuizioni, le memorie e il racconto delle quotidiane relazioni fra esseri umani, e dove possono prendere forma futuri possibili».
«BookCity è un modello di festival letterario che a noi piace molto per la sua capacità di portare i libri nei luoghi dove stanno le persone: nelle piazze, nei teatri, nelle periferie, nelle scuole, nelle carceri, nei condomini popolari» ha spiegato il presidente di AIE Innocenzo Cipolletta. Anche quest’anno, l’Associazione curerà e presenterà la ricerca dell’Osservatorio AIE per BookCity Milano che esplora i consumi culturali della città , i luoghi, le abitudini dei cittadini: «L’Osservatorio è nato cinque anni fa, all’indomani degli anni del lockdown, come un’indagine condotta da Pepe Research sui comportamenti di lettura, di acquisto e di consumo culturale dei residenti del Comune di Milano. L’indagine campionaria si è poi evoluta prendendo in considerazione la spesa dei milanesi in consumi culturali in base ai dati SIAE. L’Osservatorio è insomma un progetto in itinere e crescerà ancora in direzioni che stiamo definendo».
I cambiamenti di BookCity riguardano sia la struttura che guida la manifestazione che il modo di organizzare il palinsesto. La neonata Fondazione Bookicity Milano sarà presieduta da Luca Formenton (in carica per il prossimo triennio), alla guida del Consiglio di Indirizzo composto da Ferruccio de Bortoli, Carlo Feltrinelli, Piergaetano Marchetti (con funzione anche di Garante) e Stefano Mauri. Formenton, che ha ringraziato Marchetti per l’importante lavoro svolto in tutti questi anni, ha dichiarato che «il libro ci aiuta a muoverci in un mondo complesso, in un momento in cui siamo invasi da un riduzionismo generale che non ci permette di analizzare i problemi della contemporaneità , proprio quando tutti i valori in cui crediamo sono messi in discussione».
Organizzativamente, alla tradizionale divisione per tematiche che ha sempre contraddistinto il palinsesto, se ne aggiunge una seconda che «intende innescare un dibattito che metta in dialogo narrativa, saggistica, poesia, giornalismo e tutte le possibili forme legate al libro e al racconto: da qui la scelta di organizzare i contenuti attraverso filoni trasversali». Saranno quattro: il primo esplorerà risorse, valori e affetti; il secondo fragilità , punti di crisi, inerzie; il terzo minacce, pericoli e paure; il quarto scelte, sogni e innovazioni, hanno spiegato Oliviero Ponte di Pino e Elena Puccinelli, che ha inoltre ricordato le scadenze per la presentazione delle proposte di incontri. Editori, Fondazioni e Associazioni possono infatti proporre un evento a BookCity mandando una mail con titolo, nomi dei protagonisti, breve descrizione, libro trattato e tipologia dell’incontro all’indirizzo puccinelli@bookcitymilano.it entro il 20 giugno. Per proporre invece eventi in una sede propria occorre compilare il form sul sito www.bookcitymilano.it entro il 15 settembre. Per le iniziative di #BCM per le Scuole, il form per i promotori aprirà il 27 marzo.Â
Immutata la formula di festival «diffuso» in tutta la città , e non solo. Non mancheranno dunque gli appuntamenti nelle biblioteche rionali e di condominio, luoghi fondamentali di presidio sociale e culturale; gli incontri autoprodotti, quella parte di palinsesto che nasce spontaneo nei luoghi più disparati e insoliti della città ; le proposte di BookCity per il Sociale nei luoghi dell’accoglienza e della cura, nelle carceri, nelle case delle associazioni e del volontariato; BookCity Università , che coinvolgerà tutti i principali atenei e accademie milanesi con eventi in grado di valorizzarne le singole peculiarità , con particolare attenzione al focus tematico dell’anno e BookCity per le Scuole, che mette in contatto il mondo dell’editoria e quello della scuola per promuovere il libro e la lettura nelle classi.
© Fotografia in header di Elena Di Vincenzo dalla conferenza stampa di presentazione. Nell'ordine, da sinistra a destra: Elena Puccinelli, Oliviero Ponte di Pino, Luca Formenton, Piergaetano Marchetti, Innocenzo Cipolletta.