Questa mattina si è svolta a Palazzo Marino, a Milano, la conferenza stampa di presentazione dell’ottava edizione di Book Pride – la Fiera nazionale dell'editoria indipendente promossa da ADEI Associazione degli editori indipendenti, in collaborazione con il Comune di Milano e il patrocinio della Regione Lombardia – in programma dall'8 al 10 marzo a Superstudio Maxi.
Cosa vogliamo è il tema di questa edizione e frase simbolo della manifestazione, rappresentata dal manifesto di Sarah Mazzetti e frutto del lavoro della squadra di curatori capitanata da Laura Pezzino e Marco Amerighi. La parte del programma dedicata a bambini e ragazzi è affidata a Valentina De Poli, a Martoz i fumetti e Gigi Datome, stella del basket, è curatore speciale di una capsula di incontri a cavallo tra sport, musica e letteratura.
Quest’anno saranno 200 i marchi editoriali che parteciperanno a Book Pride, per oltre 1.000 metri quadrati di libri e 550 ospiti dall’Italia e dal mondo che, nei vari talk, panel, incontri e laboratori, si interrogheranno su tematiche cruciali come lavoro, ambiente, famiglia, scuola, attualità, sesso, soldi e cultura in tutte le sue accezioni e relazioni. Grande rilevanza anche al tema dei diritti, delle pari opportunità, gli scenari di guerra, l’integrazione e l’abbattimento dell’odio razziale.
Alla conferenza stampa ha partecipato l’assessore alla Cultura del Comune di Milano Tommaso Sacchi che ha sottolineato l’importanza della manifestazione in una città come Milano che sta vivendo un momento particolarmente positivo per quel che riguarda la spesa culturale, come mostrato qualche mese fa dai dati dell’Osservatorio dell’Associazione Italiana Editori presentato in occasione di BookCity Milano.
«Milano è da tempo la capitale della lettura in Italia – ha dichiarato Sacchi – e per gli appassionati del libro Book Pride rappresenta senz’altro uno degli appuntamenti più attesi dell’anno. Conferma la sua capacità di essere un continuo stimolo per tutti e tutte, riuscendo a interessare e coinvolgere generazioni diverse con interessi diversi. Ma il comune denominatore restano sempre l’approfondimento, il confronto e la ricerca che diventano, nello spazio di questi tre giorni, fattore di aggregazione culturale e sociale».
Isabella Ferretti, presidente di Book Pride, ha aperto la conferenza stampa sottolineando la volontà della fiera, ogni anno, «di proporre al pubblico di visitatori delle novità che rappresentino nel modo più veritiero l’editoria indipendente». «Con questa ottava edizione entriamo a pieno titolo nelle manifestazioni che fanno la cultura della città di Milano» ha aggiunto.
Book Pride porterà a Milano la letteratura italiana e internazionale (qui il programma completo): tra gli ospiti più attesi la scrittrice messicana Cristina Rivera Garza, portavoce della violenza contro le donne, Annalisa Camilli, promotrice della campagna UNITE che vede le scrittrici italiane impegnate per la denuncia alla violenza di genere, Naoise Dolan, autrice irlandese voce dei millennials. E ancora il critico americano John Freeman, l’autrice Chiara Valerio, la sociologa Francesca Coin, Claudia Apablaza, scrittrice cilena che indaga la polisemia della lingua, Sally Bayley, autrice e docente di scrittura a Oxford, Jonathan Bazzi, Alessandro Cattelan, Filippa Lagerback, l’esordiente Sara Marzullo.
Spazio anche alle parole in musica – con artisti come Ghemon, Andrea Appino dei The Zen Circus, La Rappresentante di Lista e tanti altri – e allo sport, con la sezione introdotta quest’anno Book Sport, in una città come Milano che si appresta ad accogliere i Giochi Olimpici Invernali di Milano-Cortina 2026.
Si amplia invece la sezione Book Young che raddoppia la sua proposta aprendosi al pubblico degli adolescenti dei giovani adulti: tantissimi incontri incentrati su tematiche come la lotta alle mafie, l’importanza della meraviglia, ma anche il femminismo e la parità di genere. La sezione Book Comics, dedicata ai fumetti, sarà l’occasione per parlare di violenza di genere, salute mentale, guerre, conflitti e neurodiversità.
«Cosa vogliamo è un’azione affermativa» ha spiegato Ferretti. «Sotto l’epidermide del reale vive un universo insondato, fatto di desideri e speranze ma anche di delusioni, coscienza critica, tracce di cambiamento. Nei tre giorni di Book Pride dall’8 al 10 marzo porteremo in superficie questo territorio sconosciuto, un diverso senso dell’abitare il pianeta e noi stesse/i, i prodromi di una rivoluzione pacifica ancora dormiente. Musica, cinema, danza, arti figurative, letteratura sono i grimaldelli del Nuovo Mondo da costruire insieme» ha concluso.