Cinquant’anni fa, in circostanze tragiche e mai del tutto chiarite, moriva Giangiacomo Feltrinelli, uno degli editori che più hanno inciso nella storia italiana del Novecento. Figlio di una famiglia aristocratica, convintamente schierato a sinistra, Giangiacomo Feltrinelli esordì nell’editoria con la Cooperativa del libro popolare, la Colip, nel 1949. A metà degli anni Cinquanta nasce la casa editrice che porta il suo nome e che ben presto si fece notare grazie a due libri molto diversi tra loro: Il dottor Zivago, di Boris Pasternak, e Il Gattopardo, di Tomasi di Lampedusa.
Il primo, pubblicato in anteprima mondiale nel 1957 con una rocambolesca vicenda che lo sottrasse alla censura sovietica, ebbe in un anno trenta edizioni. Il secondo, pubblicato postumo grazie a una intuizione di Giorgio Bassani, fu uno dei primi bestseller italiani. Negli anni a seguire autori come Henry Miller, Gabriel Garcia Marquez, Doris Lessing, confermarono Feltrinelli come uno degli editori più rilevanti del panorama italiano, ma il suo contributo alla storia dell’editoria italiana fu anche più ampio di così. Le sue librerie – la prima a Pisa nel 1957 – rivoluzionarono il modo con cui si vendevano i libri, portando i volumi in mezzo ai clienti che li potevano così sfogliare, aprire. Una cosa che oggi ci può sembrare scontata, ma che allora non lo era.
Quello che successe dopo all’uomo è una vicenda che in parte esula la storia editoriale: sempre più impegnato nella vita politica del Paese con idee radicali, fondò i Gap nel 1970 e quindi si diede alla clandestinità. Morì il 14 marzo del 1972, sotto a un traliccio, probabilmente nel tentativo di farlo saltare in aria con una bomba. Alla sua vita ha dedicato un libro prezioso il figlio Carlo, che è appena stato ristampato in una nuova edizione uscita il 10 marzo e che si intitola Senior Service, la marca delle sigarette da lui predieltta.
Oggi il gruppo da lui fondato – e che tiene assieme la casa editrice e le partecipate Marsilio, Sem e Donzelli con le attività commerciali di vendita libri e distribuzione – è tra i primi quattro grandi gruppi editoriali italiani mentre la Fondazione che porta il suo nome, ospitata nella sede milanese di Viale Pasubio, si dedica allo studio del lavoro e delle sue trasformazioni, temi al centro dell’impegno di Feltrinelli da sempre. All’anniversario e al pensiero di Giangiacomo proprio la Fondazione ha dedicato un approfondimento che potete leggere qui.