
Comincia oggi l’edizione 2016 della
Bologna Children’s Book Fair: un ritrovo che, da 53 anni, riunisce centinaia di editori e più 1.200 professionisti del settore provenienti da tutto il mondo, per ragionare non solo sulle acquisizioni e sui cataloghi dell’anno a venire, ma anche più in generale sullo stato della lettura e della letteratura per ragazzi in tutto il mondo. Come ogni anno, inoltre, un
Paese in particolare è stato scelto come
Ospite della fiera: questo aprile il ruolo è stato assunto dalla
Germania, che ha deciso di concentrarsi in particolare sulla forza dell’illustrazione, con un motto che enfatizza la componente visuale. LOOK! (GUARDA!), infatti, è lo slogan con cui si presenta la delegazione di editori e autori tedeschi: un invito, una richiesta, ad affinare lo sguardo e a scoprire cosa si muove nell’ambiente creativo in Germania.
L’organizzazione è curata, per quanto riguarda la Fiera, dalla
Frankfurter Buchmesse, mentre gli eventi collaterali che coinvolgeranno i lettori e tutta la città di Bologna saranno seguiti dal
Goethe-Institut. L’importanza di questo progetto e della presenza a Bologna è sottolineata da
Renate Reichestein, Presidente di Avj (Associazione degli editori per bambini in Germania, Austria e Svizzera): «Avere la Germania come Paese Ospite è qualcosa di eccezionale». L’Avj ha anche tenuto una serata inaugurale ieri, 3 aprile, durante la quale Reichestein ha sottolineato la necessità di ripensare, in un’epoca di forti cambiamenti, il libro per ragazzi: «forse dovremmo anche riconsiderare l’offerta e osare di più con ibridi e moduli elettronici».
Anche
Jürgen Boos, direttore della
Fiera del Libro di Francoforte, ha parlato della centralità di Bologna per la crescita e lo sviluppo degli editori: «Gli attori del mercato editoriale internazionale usano le Fiere per accrescere la propria visibilità: i Paesi si fanno portavoce delle letterature, gli editori di autori e temi; le istituzioni dei progetti da realizzare. Essere Paese Ospite rafforza ulteriormente questo potenziale. La Germania è presente a Bologna da 40 anni con uno stand collettivo a cura della Fiera del Libro di Francoforte. Quest'anno diamo nuovo impulso al mondo dell’illustrazione tedesca fungendo da
piattaforma anche per gli artisti più giovani o ancora poco noti nel panorama internazionale».
L’iniziativa più importante, infatti, è una
mostra – che riprende il motto
LOOK! come nome e che ha ricevuto sovvenzioni anche dal Ministero degli affari esteri della Repubblica federale tedesca – dove verranno presentate le opere di
trenta illustratori scelti, che riempiranno i 300 metri quadri dati a disposizione con tavole originali, accompagnate poi da 85 libri, 30 degli illustratori presenti in Fiera e altri 55 di artisti già affermati a livello internazionale: «abbiamo riunito trenta dei migliori illustratori che vivono e lavorano in Germania, e che devono ancora sfondare nel mercato internazionale, così come cinquantacinque maestri riconosciuti i cui nomi sono familiari ai lettori di tutto il mondo» spiega sempre Boos, presentando l’iniziativa. La mostra, che darà spazio a stili artistici e narrativi molto diversi tra loro, sarà
caratterizzata proprio dall’attenzione data allo sguardo, tant’è che tutte le pareti dell’esposizioni sono costruite con «cannocchiali di cartone» grazie ai quali è possibile guardare attraverso gli spazi dello stand.
Tra questi trenta illustratori emergenti ci sono alcune matite che il pubblico italiano ha già potuto conoscere, anche grazie all’opera di scouting di alcune case editrici per l’infanzia: Katrin Stangl, Sonya Bougaeva, Gerda Raidt, Anke Kuhl, Joëlle Tourlonias, Jan Von Holleben, Sonja Danowski e Torben Kuhlmann.
Non mancheranno poi, come già accennato, delle
mostre sparse per il capoluogo emiliano: si segnalano, in particolare, l’iniziativa dedicata a
Tolle Hefte (organizzata dal Goethe-Institut, insieme all’editore orecchio acerbo e ad Hamelin) e
WAS? Das Beste von Allem, una retrospettiva su alcuni dei più stimati illustratori tedeschi degli ultimi sessant’anni, di cui è stato pubblicato un catalogo da Aladin Verlag. Il settore ragazzi in Germania, dunque, sembra particolarmente vivace e attento sia nel valorizzare i grandi del passato, sia nel portare alla luce quelli che sono gli astri nascenti odierni; un comportamento che in parte ha senz’altro aiutato lo
sviluppo del mercato tedesco in quest’ambito, per cui circa
un sesto del fatturato complessivo viene dal libro per bambini e ragazzi, e la percentuale della quota di mercato negli ultimi sei anni è leggermente salita, dal 16,7% al
17,5%.
Anche la produzione è cresciuta: oltre ai titoli in prima edizione (che sono circa l’11% del totale), si fa notare l’aumento dei titoli in traduzione (il 20%) e il settore licensing, che nel 2014 comprendeva il 36,7% della produzione. La crisi, tuttavia, s’è fatta sentire in parte anche in Germania, tant’è che nonostante questa crescita
il fatturato del settore per l’infanzia è calato di un punto percentuale (anche se il settore illustrati è in crescita, +2,9%, segno che conferma la buona strategia tedesca nel portare sotto i riflettori bolognesi questa particolare branca dell’editoria per i più piccoli).
Tra le
tendenze più interessanti del 2015, che senz’altro continueranno a crescere nel 2016, ci sono i libri con una forte attenzione alla
multiculturalità (argomento particolarmente sentito, che viene tra l’altro discusso oggi 4 aprile durante una
tavola rotonda). Nel 2015 sono stati pubblicati oltre 1.000 libri e circa 600 e-book
multilingue (tra nuove uscite e ristampe), e per il primo semestre del 2016 sono già previsti circa 500 libri e 250 e-book: numeri non da poco, che riflettono una società che sta cambiando e che deve approcciarsi a bambini e genitori che provengono dai quattro angoli del globo. Ovviamente, attenzione particolare viene rivolta all’argomento dei migranti e dei rifugiati: 60 titoli delle previste nuove pubblicazioni trattano proprio i temi della
tolleranza e dell’
integrazione.