BookTrust, il più grande ente di beneficenza del Regno Unito impegnato nella promozione e nel sostegno della lettura per bambini, ha recentemente presentato due rapporti che riflettono sulla rappresentazione delle diversità nei libri per bambini e ragazzi e sugli autori e illustratori di colore. Si tratta di due studi, uno qualitativo e uno quantitativo, che offrono uno sguardo su ciò che è stato fatto finora e ciò che si potrà fare in futuro.
Negli ultimi anni, la letteratura per ragazzi ha rappresentato un solido canale di comunicazione sui temi della diversità e dell’inclusione e molti genitori e educatori hanno dichiarato di apprezzare il supporto che i libri possono offrire per aiutare a crescere bambini svincolati dai pregiudizi.
Tra i vari mercati internazionali, sono gli editori britannici – guidati dalla Publishers Association – ad aver mostrato un maggiore impegno nei confronti delle questioni relative alla rappresentazione delle diversità. Tuttavia, nel commento allo studio di BookTrust si legge che «gli autori e illustratori con i quali abbiamo parlato hanno espresso la preoccupazione che alcuni editori si stiano impegnando in modo solo superficiale sulle questioni dell'esclusione e della sottorappresentazione. Temono che la spinta a pubblicare autori e illustratori di colore sia diventata una tendenza o una casella da spuntare e che l'impegno per la rappresentazione inclusiva non sia duraturo nel tempo».
Il primo rapporto di BookTrust, dal titolo Representation of People of Color Among Children’s Book Creators in the UK, esamina coloro che scrivono o illustrano libri per bambini nel mercato britannico, chiedendosi quanti di loro siano di colore. Il secondo, invece, dal titolo BookTrust Represents School Support: Evaluation Report fa il punto sul programma di BookTrust che incoraggia le visite di autori e illustratori di colore nelle scuole britanniche.
Una delle questioni principali emerse dalle ricerche mostra che l’11,7% degli autori e illustratori di libri per bambini nel 2021 sono persone di colore che, rispetto al 4% del 2007, è un chiaro progresso. Nel 2021, il 28% dei libri distribuiti ai bambini durante il programma di BookTrust tra Inghilterra, Galles e Irlanda del Nord, erano scritti e/o illustrati da persone di colore. L’analisi del programma delle visite scolastiche ha fatto conoscere a 48.800 bambini autori e illustratori emergenti di colore, evidenziando l’impatto che tale rappresentazione può avere sulle motivazioni che spingono i bambini a leggere. Diana Gerald – amministratore delegato del programma – ha affermato che «tre anni fa pensavo che ci fosse ancora molta strada da fare prima di avere un canone veramente rappresentativo della letteratura per l’infanzia. E così è ancora oggi».
Melanie Ramdarshan Bold, autrice dello studio Representation of People of Color Among Children’s Book Creators in the UK, scrive che «l'assenza di una gamma inclusiva di personaggi o di modelli creativi ha il potenziale di dissuadere i bambini provenienti da ambienti minoritari dalla lettura e dai suoi ampi benefici. A sua volta, questa mancanza di impegno nella lettura potrebbe dissuadere i bambini di colore dal perseguire carriere nella scrittura e nell'illustrazione, aggravando ulteriormente lo squilibrio». E in termini di progressi, scrive che «sebbene si registri un aumento di anno in anno dei libri di autrici e autori di colore, siamo ancora lontani da una cultura equa della lettura, della creazione e della pubblicazione di libri per bambini. Nel 2020, abbiamo fissato l'obiettivo che il 13% dei libri per bambini sia composto da autori e illustratori di colore entro il 2022. La nostra analisi di una serie di dati sui libri per bambini pubblicati nel Regno Unito nel 2021 rivela che, se la crescita sarà costante, il settore potrebbe essere sulla buona strada per raggiungere questo obiettivo».
Una delle linee di tendenza più incoraggianti riguarda il numero di autori e illustratori britannici di colore che hanno debuttato nell'editoria per ragazzi nel Regno Unito, che è passato da 10 nel 2007 a 74 nel 2021. Tuttavia, un dato preoccupante che emerge dallo studio di Bold riguarda l’etnia e l’identità di genere. Nel Regno Unito, quasi 7 autori su 10 (il 66,%) pubblicati nel 2021 erano donne e questo divario di genere è maggiore tra gli autori di colore. Infatti, il 7,1% dei titoli unici pubblicati nel 2021 è ad opera di donne di colore e l'1,9% di uomini di colore.
Lo studio esamina anche chi tra le case editrici britanniche pubblica autori e illustratori di colore. «Si è registrato un netto aumento del numero di titoli unici scritti e/o illustrati da autori di colore pubblicati dai grandi gruppi editoriali, anche di portata internazionale. Tendono a disporre di budget e infrastrutture di marketing consistenti e di reti di distribuzione internazionali e nazionali più ampie, nonché di un potenziale per raggiungere un pubblico molto più vasto. Nelle nostre interviste, gli autori sottolineano l'importanza di questa portata e di una visibilità più mainstream per migliorare ulteriormente la rappresentazione delle persone di colore tra gli autori di libri per bambini nel Regno Unito» scrive Bold.
Di contro, il rapporto mostra anche che gli autori di colore (il 25,4%) sono più propensi ad autopubblicarsi o a utilizzare un «editore ibrido» rispetto agli autori non di colore (il 17,8%). Il motivo potrebbe imputarsi al fatto che le persone di colore trovino le grandi case editrici meno ricettive verso il loro lavoro.
Nelle conclusioni dello studio, vengono esposte forti argomentazioni a favore della necessità di concentrarsi maggiormente sulla diversità, pur desiderando che essa non diventi una moda da seguire superficialmente solo per essere al passo con i tempi. Come scrive l’autrice Sharna Jackson: «Voglio che le autrici e gli autori di colore si sentano liberi di scrivere ciò che vogliono. Voglio storie in cui le persone di colore siano semplicemente esseri, semplicemente esistenti, senza dover essere costantemente definiti dalla loro differenza. Voglio solo storie normali».
Laureata in Lettere all’Università degli Studi di Verona, ho conseguito il master Booktelling, comunicare e vendere contenuti editoriali dell’Università Cattolica di Milano che mi ha permesso di coniugare il mio interesse per i libri e l’intero settore editoriale con il mondo della comunicazione digital e social.
Guarda tutti gli articoli scritti da Elisa Buletti