
Una mostra per festeggiare mezzo secolo di attività. S’intitola
«50 anni Meravigliosi! 1963-2013» l’esposizione che da sabato 1 giugno, nel Chiostro del Generale della Basilica del Santo a Padova, ripercorrerà le tappe principali del
«Messaggero dei Ragazzi». Attraverso articoli e rubriche, racconti a puntate e fumetti selezionati dagli archivi della rivista antoniana, quindi raccolti in cinque maxi pannelli, la kermesse guiderà il visitatore in un viaggio nel tempo alla scoperta di interessi, curiosità, linguaggi e problematiche relativi agli under 14 dagli anni Sessanta a oggi.
Scorrendo immagini e testi assemblati a mo’ di collage e riproposti sotto forma di pagine giganti, il pubblico leggerà le rubriche – una su tutte,
La posta di fra Simplicio – che hanno reso grande
il mensile nato nel 1963, dalle ceneri del giornalino «S.Antonio e i fanciulli», per opera dei frati del Santo. Potrà confrontarsi con gli approfondimenti di attualità e gli articoli di costume. E infine potrà riscoprire i
tanti fumetti – da
La famiglia Bertolini di Lino Landolfi a
Frate Francesco di Dino Battaglia, da
Oscar & Tango di Cavazzano fino al più recente
Asinus di Luca Salvagno – che nell’arco di cinquant’anni hanno trovato largo spazio tra le pagine del «MeRa» e costituiscono un pezzo di storia del fumetto italiano.
Ad accogliere gli ospiti all’ingresso della mostra – aperta fino a ottobre – sarà l’immagine di un frate ritratto al lavoro, mentre compone un testo sulla linotype (la macchina per la composizione tipografica meccanica). «Un modo per rendere omaggio alla missione di comunicazione che noi frati del Santo continuiamo a svolgere con passione, anche nei confronti delle nuove generazioni», spiega fra Riccardo Giacon, direttore del «Messaggero dei Ragazzi». Non a caso, dunque, il periodico per i più giovani del «Messaggero di sant’Antonio»,
nel corso degli anni ha raggiunto picchi di 250 mila abbonati: «Questa lunga storia dimostra che il “MeRa” è molto più di una rivista – conclude fra Riccardo – per migliaia di ragazzi rappresenta ancora oggi un confidente, un amico sincero e fidato».