Il marinaio più amato del fumetto italiano approda negli Stati Uniti: in vendita nelle librerie dal 6 marzo, la graphic novel che ha fatto storia in Italia e all’estero è pubblicata da Rizzoli USA.
Il primo titolo ad essere tradotto è proprio la prima avventura di Corto, Una ballata del mare salato, che era uscita in Italia nel 1967 grazie alla mano sorprendente di Hugo Pratt. La serie dedicata al marinaio consta di 29 titoli, usciti nell’arco di vent’anni.
Le avventure sono presentate al pubblico americano in ottica sempre funzionale dell’individualismo: la storia di un corsaro «maledetto», dalle opinioni politiche non allineate, «l’anti-eroe italiano». Le quasi 300 pagine sono vendute al prezzo di 25 dollari: tutto sommato una cifra competitiva, in un mercato come quello della graphic novel che da qualche anno sta subendo un vero e proprio boom di vendite negli Stati Uniti come in altri contesti editoriali.
L’attenzione su Pratt, peraltro, non sembra essere calata: una mostra che è stata inaugurata alla Pinacoteca di Parigi nel 2011 ha attirato 215.000 visitatori, mentre alcune tavole si possono ammirare nel contesto dell’antologica sul collega Milo Manara attualmente in esposizione a Siena, recentemente prorogata fino al 9 aprile data la grande affluenza di pubblico.
Traduttore del primo volume è Hall Powell, film-maker, disegnatore, fotografo e pittore newyorkese. È stata Patrizia Zanotti, assistente e detentrice dei diritti dell’intera produzione di Pratt, a parlargli del progetto di introdurre Pratt al pubblico americano, supportato però da un’eccellente traduzione. Dopo aver tradotto qualche tavola ed essere stato approvato sia dalla Zanotti che da Rizzoli, il progetto è partito. Powell sapeva bene le difficoltà che avrebbe dovuto affrontare, come ogni traduttore: la sfida del trasportare l’essenza di una cultura dentro ad un’altra. Aiutato da numerosi e prolungati soggiorni nel nostro Paese, Powell si è accostato all’originale in modo fedele, accorgendosi però dopo aver steso diverse bozze che la materia poteva avere un potenziale più grande di quello inizialmente prospettato.
Il regista paragona l’opera di Pratt ai film western all’italiana, prodotti nello stesso periodo: in quei film viene ripresa la tipica narrativa western (con tutte le sue convenzioni), usata però per mostrare un’ambiguità morale in netto contrasto con la dinamica buono/cattivo del western americano. In questo senso, Corto Maltese diventa simbolo dell’attivismo attuale, quello che ha visto far scoppiare rivolte nei più diversi paesi del mondo negli ultimi anni. «Si tratta di uno spirito davvero futuristico - aggiunge - se si guarda a Occupy Wall Street oggi, e questa generale aspirazione verso una reale e intensa interazione tra le persone che si sentono escluse dalla società, quest’uomo le incarna perfettamente ed interamente». Secondo il traduttore, dunque, non c’è periodo migliore per lo sbarco dell’anti-eroe Corto Maltese in America.