La prima giornata della
Fiera per ragazzi di Bologna si è chiusa ieri, come ogni anni, con un momento di allegria e festeggiamenti: sono stati assegnati, infatti, i
premi per i migliori editori per ragazzi, organizzati dalla Fiera in collaborazione con l’Associazione italiana editori. Questi riconoscimenti premiano il valore delle
case editrici più significative – per creatività e qualità delle scelte editoriali – in ognuna delle sei aree del mondo abitate (
Africa, Asia, Europa, Nord America, Oceania e Sud America), e vengono assegnati secondo i voti dei colleghi editori partecipanti alla Fiera, partendo da una
longlist di candidati redatta secondo le segnalazioni delle Associazioni di editori, delle Istituzioni culturali di tutto il mondo e degli stessi editori.
Il risultato è un insieme di sei realtà uniche e particolari, che hanno saputo farsi conoscere e amare dai loro lettori (raggiungendoli talvolta al di fuori dei confini nazionali) e proporre libri che spesso non sono «solo» belli, ma affrontano anche temi d’attualità.
Per l’
Africa ha vinto l’imprint
Bumble Books (dell’editore Print Matters), con sede nella
Repubblica Sudafricana: le loro pubblicazioni sono spesso incentrate su storie e leggende del
folklore locale, oppure su storie di
vita quotidiana incentrate sull'
intrattenimento e il divertimento, illustrate da artisti già noti internazionalmente o pronti a fare il salto, portando con sé le storie della cultura africana nel resto del mondo.
Per il
continente asiatico, invece, è arrivato il premio (dopo tre anni in cui si era fermata alla shortlist) per la casa editrice
Kalimat, dagli
Emirati Arabi Uniti. Il progetto, che fa parte del gruppo editoriale omonimo e festeggerà l’anno prossimo il primo decennio d’attività, ha sin da subito mostrato particolare attenzione verso le storie – per tutte le fasce d’età – che raccontano le
vite dei bambini di oggi nel mondo arabo, attraverso il connubio di testi e illustrazioni di grande qualità (tanto che uno dei loro ultimi libri,
Tongue Twisters (Lisanak Hisanak), di Fatima Sharafeddine e Hanane Kai, ha vinto il BolognaRagazzi Award
New Horizons).
In
Europa il riconoscimento è andato ad
Andersen, che festeggia così in grande stile il suo quarantesimo compleanno. Fondata a
Londra dal tedesco Klaus Flugge, portata all’
internazionalizzazione sin da quando non esisteva ancora l’Europa per come la conosciamo oggi, ha saputo coltivare molti giovani talenti che oggi sono noti a livello globale e sviluppare personaggi molto amati dai bambini, come
Elmer (l’elefantino variopinto, pubblicato in Italia da Mondadori) e la
Piccola Principessa (portata nel nostro Paese da Lapis).
In
America hanno vinto due editori particolarmente attenti all’aspetto grafico della loro produzione e alla promozione della lettura:
Groundwood Books e
Ediciones Ekaré. Il primo,
canadese, propone temi di forte attualità ed è
molto presente anche in ambito educativo, fornendo a genitori e insegnanti delle guide approfondite per affrontare gli ambiti più diversi con i piccoli lettori attraverso la lettura, e organizza inoltre molte
attività di concerto con le scuole (come visite di autori e illustratori). Il secondo,
venezuelano, prende il nome dalla parola della lingua Pemón che indica generalmente le storie, è nato a partire dall’esperienza di
Banco del Libro (istituzione del Venezuela per la lettura) e si propone di offrire ai bambini libri che gli permettano di
esplorare tanto la propria cultura quanto quelle del resto del mondo.
Infine, per l’
Oceania è stata premiata
Book Island, casa editrice della
Nuova Zelanda che si distingue per il
rapporto molto forte con l’Olanda e in generale con i paesi europei, che forniscono buona parte dei titoli nel loro catalogo: un modo, scrivono loro stessi sul sito, per portare «storie uniche dall’Europa alle nostre spiagge».



