A dieci anni dalla pubblicazione di Cinquanta sfumature di grigio, secondo Alessandra Friuli e Simona Natale l’editoria italiana ha ancora un problema con il genere romance. «Le cose stanno un po’ cambiando, ma non sempre viene trattato con la stessa dignità editoriale degli altri generi. Noi volevamo occuparci di romance con prodotti di qualità».
Per questo nel 2016 Alessandra Friuli, che vive in provincia di Taranto, e Simona Natale, a Salerno, hanno fondato la casa editrice Always Publishing, ignota ai più fino a quando ha iniziato a fare insistentemente capolino nella top ten dei dieci libri italiani più venduti grazie a un titolo della scrittrice britannica Tillie Cole, Dammi mille baci. Pubblicato nel 2017, ha venduto più di 130 mila copie trainando così il fatturato della casa editrice. Un titolo «ripescato» nell’ultimo anno grazie a TikTok, l’ennesimo oramai che terremota la classifica dei libri italiani.
Ma se è vero che il bestseller di Tillie Cole ha cambiato la traiettoria di Always Publishing – alle due fondatrici si è presto affiancata Federica Cappelli a occuparsi di comunicazione – con vendite che non sono nemmeno paragonabili a quelli di tutti gli altri titoli nel catalogo della casa editrice, è altrettanto vero che le ambizioni delle due socie è quella di andare oltre al singolo successo con una strategia oculata di crescita del catalogo: «Pubblichiamo 20-25 titoli l’anno, con la struttura attuale possiamo arrivare a una trentina, di più no perché vogliamo mantenere la qualità delle pubblicazioni» spiegano. Una qualità che, a loro dire, non sempre ha brillato nell’offerta editoriale nazionale: «Non si tratta solo di portare le più brave autrici internazionali in Italia, ma anche come ce le porti: traduzioni trascurate, edizioni che andavano a sminuire il valore di un’opera, titoli brutti, copertine non pertinenti… Spesso ci è capitato di ascoltare le recriminazioni delle lettrici».
Nei pochi articoli usciti su di loro, Friuli e Natale vengono descritte come outsider dell’editoria, ma è una narrazione un po’ semplicistica. Se è vero che l’editoria rosa è più una passione che un lavoro per entrambe – la prima viene dalla grafica, la seconda è laureata in economia – è altrettanto vero che già prima di Always Publishing avevano acquisito una qualche esperienza nel settore. Per anni hanno avuto un blog – Crazy For Romance – dove recensivano le principali uscite in Italia e i titoli più amati pubblicati negli Usa e in Gran Bretagna. Nel suo momento di massima diffusione, il blog aveva oltre 30 mila visitatori ogni giorno. Grazie alla loro esperienza, hanno lavorato come consulenti per diverse case editrici nel campo del rosa e si sono occupate di proof reading per Mondadori. Con questo background, utilizzando capitali propri, hanno aperto con un investimento di circa 10 mila euro Always Publishing nel 2017, pubblicando il primo titolo nel 2018, La partita vincente di Kristen Callihan, un romance su una giovane donna innamorata di un giocatore di football americano. Il libro, con una prima tiratura di 2.200 copie, andò presto esaurito (oggi è oltre le 15 mila copie) nonostante una distribuzione un po’ difficile. Forte di quel successo, le due si presentarono da Messaggerie con un piano di pubblicazione di nuovi titoli che comprendeva alcune autrici che avevano venduto bene all’estero, tra cui Jessica Daniels, la stessa Tillie Cole, convincendo così il distributore a lavorare per loro.
«All’inizio – raccontano – non era facile convincere le autrici straniere a pubblicare con noi, che non eravamo nessuno». Adesso le due si muovono più agilmente in un mercato dove il digitale ha un peso ben più rilevante che nel resto dell’editoria, sia a livello di distribuzione – vincono Amazon e le altre librerie online rispetto alle vendite nelle librerie fisiche – che di prodotto. Giusto per dare due proporzioni: escludendo Tillie Cole, due dei titoli più forti nel loro catalogo, Il ladro di baci e Vicious, entrambi di L. J. Shen, hanno venduto circa 6 mila copie cartacee, ma più del doppio in digitale.
La loro filosofia è che per pubblicare il romance serve un attento lavoro di scouting e poi di cura editoriale. E che questo lavoro, negli ultimi anni, in Italia non sempre si sia fatto al meglio. «Adesso le cose stanno un po’ cambiando, ma per anni abbiamo assistito a piani di pubblicazioni che venivano fatti senza scouting, senza leggere le opere ma limitandosi a leggere le recensioni sui blog. Perché il rosa serviva a fare cassa, quello che c’è dentro è relativo. Ma non è così, non tutti i titoli sono uguali, bisogna andare a vedere dentro i libri, leggere le storie. Per anni il romance è stato relegato a pochi marchi con una scarsa cura editoriale».
Cura editoriale vuol dire anche adattarsi ai gusti delle lettrici, saperli interpretare, evolvere con le loro richieste. «Le copertine le curiamo noi internamente – spiegano le due editrici –, per grandi successi internazionali manteniamo l’impostazione originale, un tratto molto apprezzato dalle lettrici» e che è un vantaggio nella diffusione virale sui social, a partire da TikTok. Se si guarda al catalogo di Always, si nota inoltre come nei primi titoli ci fosse una predominanza di nudi maschili che poi è andata un po’ ad attenuarsi nel corso degli anni: «All’inizio funzionavano bene, abbiamo scelto le copertine con i modelli anche quando sapevamo che non erano apprezzate dai librai, abbiamo saputo di copie rimaste nelle scatole. Ma pubblichiamo per le lettrici, non per i librai». Oggi quelle copertine funzionano meno bene, le lettrici chiedono di più copertine illustrate, grafiche, e la casa editrice si è spostata di conseguenza: «Il corpo maschile l’abbiamo usato quando piaceva e attirava, adesso forse è un po’ passato di moda».
Adesso nel futuro della casa editrice c’è una crescita progressiva, senza strafare: «Puntiamo a individuare prima degli altri, grazie alla nostra conoscenza del mercato, titoli e nicchie che possono funzionare, ad acquistare i titoli giusti prima degli altri» e quindi, anche se non lo dicono, a non strapagarli. Ci saranno altri titoli di Tillie Cole che erano già nel programma editoriale prima, ci saranno anche autrici italiane. Ma il focus è e rimane la letteratura straniera.
Sono nato a Genova e vivo a Milano. Giornalista, già addetto stampa di Marsilio editori e oggi di AIE, ho scritto per Il Secolo XIX, La Stampa, Internazionale, Domani, Pagina99, Wired, Style, Lettera43, The Vision. Ho pubblicato «Figli dell’arcobaleno» per Donzelli editore. Quando non scrivo, leggo. O nuoto.
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