
È dello scorso giovedì la notizia che
Amazon e Hachette hanno messo fine alla lunga ed estenuante guerra che li vedeva ai lati opposti della barricata, con il colosso di Seattle che portava avanti la sua strategia di logoramento – a discapito dell’editore, ma soprattutto dei suoi autori e degli utenti finali, i lettori –, mentre Hachette non cedeva di un millimetro lasciando che la situazione di stallo in cui era costretto assurgesse a prova tangibile dello strapotere economico di Amazon. Uno scontro epico (le cui tappe sono riassunte da
«Publisher's Weekly»), con il leader mondiale del retail on line che, come i greci all’assedio di Ilio, non faceva altro che aspettare che l’editore cedesse, una resa che sembrava farsi sempre più vicina dopo il
rinnovo, da parte di Simon & Schuster, di un nuovo contratto per la distribuzione dei propri contenuti sul più noto degli store on line.
Sebbene né quest’ultimo accordo né quello firmato da Hachette siano stati resi pubblici se non nelle linee più generali, ad un primo sguardo
sembrano molto simili tra loro: entrambi dureranno per più di un anno, ad entrambi gli editori è concesso di fissare il prezzo dei propri e-book, ma entrambi lasciano ad Amazon la facoltà di realizzare delle promozioni e di fare qualche sconto.
Nella lettera che annunciava ai propri autori la firma del nuovo contratto Carolyn Reidy, Ceo di Simon & Schuster, parlava di un
ritorno ad un modello di «agency pricing», un concetto ripreso anche dal Ceo di Hachette, Michael Pietsch, nella comunicazione con gli scrittori del gruppo.
Pietsch ha inoltre sottolineato che i nuovi accordi relativi agli e-book non avranno effetto fino al 2015 ma, nel frattempo,
i titoli di Hachette torneranno alla loro «normale disponibilità» – ricordiamo che, durante i negoziati, la maggior parte dei titoli dell'editore erano disponibili solo in pre-order oppure scontando lunghi tempi di consegna – sul sito di Amazon. Inoltre il Ceo ha annunciato, come parte dell’accordo appena firmato, che in previsione delle festività natalizie i titoli di Hachette saranno messi in promozione su Amazon non appena i magazzini del retailer saranno riforniti con i libri dell’editore.
La reazione immediata di agenti e autori è stata naturalmente di sollievo, senza qualche punta di scetticismo, dovuta al fatto che i dettagli del contratto sono sconosciuti ai più. Douglas Preston, fondatore della
Authors United (un gruppo di scrittori in aperto dissenso rispetto alle strategie adottate da Amazon per far pressione su Hachette), ha dichiarato che la bella notizia non fermerà il collettivo dal richiedere al Dipartimento di giustizia di
avviare un’indagine su Amazon.