
Il premio Nobel per la letteratura 2015 è stato assegnato oggi alla scrittrice e giornalista bielorussa
Svetlana Alexievich, autrice di opere intense come
Preghiera per Cernobyl e
Incantati dalla morte che raccontano gli scenari drammatici di alcuni dei principali eventi della fase finale dell’Unione Sovietica e del suo dissolvimento. Come ha annunciato la filologa Sara Danius, neo segretario permanente dell’Accademia reale svedese, l’autrice è stata premiata
«per la sua opera polifonica, un monumento alla sofferenza e al coraggio del nostro tempo». Nata in Ucraina nel 1948 da padre bielorusso e madre ucraina, diventa così la quattordicesima donna insignita del premio, che le verrà consegnato a Stoccolma dal re di Svezia il 10 dicembre, giorno in cui morì Alfred Nobel.
Tradotti in più di quaranta lingue, i libri della Alexievich sono stati pubblicati in Italia da Edizioni e/o e da Bompiani. Il suo libro più recente, uscito nel 2014 per Bompiani, è intitolato
Tempo di seconda mano. La vita in Russia dopo il crollo del comunismo. Nel 2002, inoltre, ha vinto il premio Sandro Onofri per il miglior reportage narrativo, assegnato ogni anno in memoria dello scrittore e giornalista romano.