Direttamente dall’everything store di Jeff Bezos è stata presentata oggi una nuova funzione in abbonamento. Dedicato a bambini e genitori, lo STEM Club così si chiama il neonato subscription service di Amazon – invierà a casa giocattoli didattico-educativi per 19,99 dollari al mese. Il rivenditore assicura che i giochi saranno accuratamente selezionati e scelti in modo da essere appropriati all’età dei piccoli giocatori. Per quanto riguarda la tipologia, invece, il nome del servizio dichiara già molto: l’acronimo STEM, infatti, si scioglie in Science, Technology, Engineering and Mathematics, sottolineando che i prodotti saranno funzionali a sviluppare e indirizzare l’interesse dei più piccoli verso gli ambiti scientifico-tecnologici.

L’offerta – sottoscrivibile su amazon.com e accessibile, per il momento, solo agli utenti che risiedono negli Stati Uniti – ha tre declinazioni che i genitori possono scegliere in base all’età dei loro figli: 3-4, 5-7 e 8-13 anni. Il primo giocattolo arriverà entro una settimana dall’ordine, con spedizione gratuita; il servizio proseguirà poi mensilmente, con un nuovo gioco che verrà inviato lo stesso giorno del mese in cui è partita la sottoscrizione e processando il pagamento al momento della spedizione. Salvo la possibilità, per l’utente, di interrompere l’abbonamento in qualsiasi momento desideri.

Non è la prima volta che Amazon manifesta il suo interesse per i prodotti STEM. Già nel 2015 aveva lanciato lo STEM Toys & Games Store, un’area esclusivamente dedicata a questa tipologia di giochi. Un interesse che, se da un lato si lega a quella passione per la scuola e l’educational che i giganti del digitale hanno cominciato sempre più convintamente a manifestare negli ultimi anni, dall’altro persegue, come è giusto, un’emergente tendenza di mercato. Non è un caso che quella dei giochi STEM abbia rappresentato, per Amazon, la seconda categoria di prodotti con il più alto volume di vendite totalizzato in occasione delle scorse festività natalizie.

Per quanto riguarda, infine, la scelta del modello subscription, sicuramente rappresenta per Amazon un tentativo di fidelizzazione dell’utente rispetto a una tipologia di bene sì velleitario, ma dall’elevato contenuto valoriale. Per non parlare, poi, del meccanismo mentale dell’«iscriviti e dimentica» che, nel caso di un target di indaffarati genitori, potrebbe funzionare più che in altri.   

L'autore: Alessandra Rotondo

Dal 2010 mi occupo della creazione di contenuti digitali, dal 2015 lo faccio in AIE dove oggi coordino il Giornale della libreria, testata web e periodico in carta. Laureata in Relazioni internazionali e specializzata in Comunicazione pubblica alla Luiss Guido Carli di Roma, ho conseguito il master in Editoria di Unimi, AIE e Fondazione Mondadori. Molti dei miei interessi coincidono con i miei ambiti di ricerca e di lavoro: editoria, libri, podcast, narrazioni su più piattaforme e cultura digitale. La mia cosa preferita è il mare.

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