Siamo sempre più vicini all’entrata in vigore dell’European Accessibility Act, che dal 28 giugno 2025 richiederà formalmente agli editori di accompagnare con metadati di accessibilità ogni e-book da loro pubblicato.
Da oltre un decennio, d’altronde,
Fondazione LIA è in prima linea con gli editori per permettere a tutte le persone con disabilità visiva o difficoltà di lettura di scegliere come, quando e cosa leggere, favorendone così l’integrazione sociale e la partecipazione attiva al mondo della cultura, della scuola e del lavoro.
C’è il lavoro di LIA – oltre a quello di EDItEUR – anche dietro due novità annunciate recentemente da Amazon che riguardano Publish to Kindle (P2K), il servizio usato dagli editori per pubblicare i loro e-book su Kindle.
Si tratta, da un lato, di un aggiornamento ONIX, il formato standard per la catalogazione e distribuzione dei prodotti editoriali di EDItEUR. Publish to Kindle supporta ora ONIX 3.1 – oltre a ONIX 3.0 e a tutte le revisioni fino alla 3.0.8 – allineandosi così ai più recenti standard del settore.
Dall’altro, e qui entra più compiutamente in gioco il ruolo di Fondazione LIA, dell’implementazione di
nuovi metadati sull’accessibilità : gli editori potranno includere informazioni dettagliate sull’accessibilità dei loro libri digitali attraverso ONIX 3.1, un template Excel o direttamente nell’interfaccia di P2K.
Questo aggiornamento – che si basa sulla guida del W3CÂ
Display Techniques for ONIX Accessibility Metadata 2.0 – garantisce che i libri digitali soddisfino gli standard globali di accessibilità , rendendo i
contenuti più inclusivi e facili da usare per tutti gli utenti:
 per approfondire.
«Siamo estremamente soddisfatti di sapere che Amazon Kindle mostrerà i metadati di accessibilità secondo le linee guida internazionali a cui abbiamo lavorato intensamente per oltre due anni, e che molte altre piattaforme stanno adottando» ha commentato
Gregorio Pellegrino, chief accessibility officer di Fondazione LIA e co-editor delle linee guida dell’
Accessibility Metadata Display Guide for Digital Publications 2.0, il documento che rende queste innovazioni conoscibili e applicabili dagli utenti finali.
«Questo sviluppo
– continua Pellegrino – renderà visibile lo sforzo degli editori nel pubblicare e-book accessibili e consentirà alle persone con disabilità visiva di sapere, prima dell'acquisto, se un e-book risponde alle loro esigenze specifiche,
eliminando la frustrazione di contenuti inaccessibili e garantendo un accesso dignitoso alla lettura per tutti».
Dal 2010 mi occupo della creazione di contenuti digitali, dal 2015 lo faccio in AIE dove oggi sono responsabile del contenuto editoriale del Giornale della Libreria, testata web e periodico in carta. Laureata in Relazioni internazionali e specializzata in Comunicazione pubblica alla Luiss Guido Carli di Roma, ho conseguito il master in Editoria di Unimi, AIE e Fondazione Mondadori. Molti dei miei interessi coincidono con i miei ambiti di ricerca e di lavoro: editoria, libri, podcast, narrazioni su più piattaforme e cultura digitale. La mia cosa preferita è il mare.
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