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Ottobre 2025

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Ottobre 2025
Fascicolo digitale
In arrivo, disponibile dal 06-10-2025

Dentro e oltre i confini

 

Il 2025 ci consegna un quadro difficile per il mercato editoriale italiano. Nei primi sei mesi le vendite sono calate del 5% a valore e del 5,2% a copie: oltre due milioni di libri in meno rispetto all’anno precedente. Un segnale leggermente positivo arriva da luglio, ma il bilancio a sette mesi resta comunque negativo.

La domanda è fragile. Il passaggio dalla 18app alle nuove Carte cultura e del merito ha ridotto gli acquisti dei più giovani, i fondi per le biblioteche hanno subito interruzioni, l’inflazione ha inciso sui consumi delle famiglie. È il peggior risultato in Europa e mostra quanto sia esposto il nostro mercato domestico, ancora sorretto da una minoranza di lettori forti.

L’internazionalizzazione non è per noi una scelta accessoria, piuttosto una strada obbligata. L’editoria italiana opera in un mercato italofono limitato, e solo l’apertura verso l’estero consente di crescere e di reggere la competizione globale. In questo percorso, la partecipazione come Ospite d’Onore alla Buchmesse di Francoforte, un anno fa, ha rappresentato una pietra angolare: simbolicamente, perché ha mostrato al mondo un’Italia del libro moderna e vitale; e concretamente, perché ha dato visibilità e spinta al lavoro di lungo periodo degli editori, delle istituzioni, di AIE. Non è un caso che nel 2024 siano stati ceduti all’estero i diritti di oltre 8.500 opere, l’8% in più rispetto all’anno precedente, e che siano cresciute lingue di traduzione e mercati di destinazione.

Francoforte non è stato un episodio isolato, ma parte di una strategia ventennale che ci ha visti, solo tra 2024 e 2025, Ospiti d’Onore anche a Tunisi, Varsavia, Taipei, Salonicco e Lima. A queste presenze si sono aggiunti gli stand collettivi a Pechino, Londra e Guadalajara – dove torneremo Ospiti d’Onore nel 2026 – e il consueto fellowship program di Più libri più liberi. È un percorso che ha ampliato i mercati, rafforzato relazioni, moltiplicato le occasioni di confronto internazionale.

Anche questo numero del Giornale della Libreria riflette la necessità di guardare dentro e fuori. Lo fa con i dati sul mercato nazionale, indispensabili per misurare le difficoltà e programmare gli interventi, ma anche con le quattro pagine centrali in inglese, pensate per presentare l’editoria italiana a chi ci incontra nelle fiere internazionali. E lo fa con i suggerimenti del team della Buchmesse, che guidano editori e lettori fra gli appuntamenti principali di un evento immancabile che è al tempo stesso vetrina e laboratorio.

Accanto a queste analisi, proponiamo contributi che esplorano le forme più peculiari, e globali, assunte della narrativa contemporanea. E uno sguardo a BookCity Milano, che inaugura una nuova fase con la nascita della Fondazione guidata da Luca Formenton, anche per rilanciare la propria vocazione internazionale. Sono tasselli diversi ma uniti dalla stessa consapevolezza: la nostra editoria deve confrontarsi con un mondo sempre più integrato e competitivo, e la dimensione internazionale non è alternativa a quella nazionale, ma la condizione stessa per rafforzarla.

Il compito del Giornale della Libreria è accompagnare questo percorso, documentando contraddizioni e possibilità. Un anno dopo Francoforte, la sfida che abbiamo davanti è chiara: consolidare l’apertura ai mercati esteri e, nello stesso tempo, rinforzare la base della lettura in Italia. Solo tenendo insieme queste due dimensioni l’editoria italiana potrà continuare a crescere e a raccontare, con credibilità e autorevolezza, il nostro Paese dentro e oltre i suoi confini.

 

Innocenzo Cipolletta

Direttore responsabile del Giornale della Libreria

 

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