Proviamo a ripartire. I dati disponibili mostrano sostanzialmente un dimezzamento delle minori vendite che avevamo registrato per l’editoria di varia nei canali trade - quelli meglio e più rapidamente monitorati - alla fine del lockdown. Dal -70% del periodo più cupo al -20% di aprile, al -11% di luglio. Le settimane successive mostrano andamenti in linea o poco sopra quello del 2019. Andamenti che non hanno ancora recuperato le mancate vendite della prima parte dell’anno.
Certo, è un dato medio. Ci sono comparti che hanno risultati ben più negativi: la turistica, i settori legati alle mostre d’arte e ai bookshop museali, i tanti editori che nei saloni, nei festival trovavano abitualmente importanti fonti di ricavo. Ma intanto il segnale di fondo è la ripartenza.
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