Indagine Cepell - AIE. La lettura nei mesi dell’emergenza sanitaria (rivedi la diretta streaming su https://www.aie.it/IndagineCepellAie.aspx) La lettura in situazione di emergenza
L’Italia chiusa in casa per i mesi di lockdown è un Paese dove si sono letti ancora meno libri di prima e dove la lettura di libri ha ceduto sempre più spazio ad altre attività, dalle videoconferenze ai social network, alla lettura delle notizie. Lo dice il primo rapporto dell’Indagine Cepell-AIE. La lettura nei mesi dell’emergenza sanitaria, con la collaborazione di Pepe Research.
La lettura nei 12 mesi precedenti (libri, e-book, audiolibri) tocca il valore più basso dal 2017, quando è stato attivato l’Osservatorio AIE: a maggio del 2020 la percentuale di italiani (15-74 anni) che dichiarava di aver letto almeno un libro è del 58%, in calo di 15 punti percentuali rispetto al marzo dell’anno precedente. E il valore scende al 50% quando si prendono in considerazione solo gli ultimi due mesi, ovvero marzo e aprile del 2020. Chi non ha letto libri a marzo e aprile del 2020 è il 50% della popolazione, mentre su base annua questa stessa percentuale è del 42%.
Con la moderazione di Paolo Conti (Corriere della Sera) e dopo un saluto di Paola Passarelli (Direzione generale Biblioteche e diritto d’autore del Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo), sono intervenuti Angelo Piero Cappello (direttore Cepell), Diego Marani (presidente Cepell) e Ricardo Franco Levi (presidente AIE). Ha illustrato l’indagine Giovanni Peresson (Ufficio studi AIE): scarica qui di seguito le slide della sua presentazione.