«Ci piacerebbe che tutto il Paese si mobilitasse per la crescita della lettura. Esprimiamo il nostro ringraziamento al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella per questa udienza nata per sostenere l’importanza della diffusione del libro – in un Paese in cui i tassi di lettura sono ancora troppo bassi – come occasione di crescita per l’Italia intera»: è quanto ha dichiarato il presidente dell’Associazione Italiana Editori Innocenzo Cipolletta oggi in udienza al Quirinale dal Presidente Mattarella. Ricordando l’impegno degli editori e di AIE su questo obiettivo di cultura per il Paese, Cipolletta ha ringraziato il Presidente per l’ascolto e la sensibilità sul tema e ha aggiunto: «Lavoriamo perché la nostra azione possa trovare spazio in una strategia nazionale che veda impegnati uno a fianco all’altro le istituzioni, le imprese, la scuola, il terzo settore».
Il mondo del libro in Italia dà lavoro a 70mila persone, ogni anno vengono comprate 160 milioni di copie e le novità pubblicate dagli oltre 5mila editori attivi nei 12 mesi sono 72mila: «Qualcuno dice troppe, ma nessuno è autorizzato a censurarne anche una sola, perché sono garanzia del pluralismo di idee che è fondamento della cittadinanza democratica» ha spiegato Cipolletta.
All’audizione erano presenti, insieme a Cipolletta, i quattro vicepresidenti di AIE: Lorenzo Armando (Gruppo Piccoli editori), Renata Gorgani (Gruppo Editoria di varia), Maurizio Messina (Gruppo Accademico Professionale), Giorgio Riva (Gruppo Educativo), che sono intervenuti sottolineando la specificità e le sfide dei settori dell’editoria in cui sono impegnati, e tutto il Comitato di Presidenza dell’Associazione. Qui è disponibile l'intervento di Cipolletta, mentre qui quelli dei vicepresidenti.
L’audizione di AIE arriva poco meno di sei anni dopo che il Presidente Mattarella aveva presenziato, nel 2019, alle celebrazioni a Roma dei 150 anni dell’Associazione. Ricordando le parole che lo stesso Mattarella aveva pronunciato in quell’occasione, Cipolletta ha voluto sottolineare la «missione particolare» degli editori, da una parte imprenditori che devono stare attenti al quadro economico e dall’altra produttori di beni, i libri, che sono «propulsori di crescita a cui vogliamo dare un contributo sia economico sia culturale, sociale e democratico, convinti che dall’istruzione, dal pluralismo, dallo spirito critico nell’affrontare il digitale dipende il futuro dell’Italia e dell’Europa».
Cipolletta ha in particolare ricordato l’importanza del testo scolastico, che lo stesso Mattarella nel 2019 aveva definito «di alto valore sociale», ribadendo la necessità di sostenere il diritto allo studio di tutti i cittadini, e quella del libro universitario: «È preoccupante la sua perdita di centralità. Una recente ricerca ha rilevato che 4 esami su 10 sono preparati dagli studenti senza far ricorso a libri, sostituiti da appunti, slide di lezione o riassunti di manuali. Il timore è che ciò possa generare una conoscenza fragile».
Tra gli altri temi toccati da Cipolletta nel suo intervento, l’impatto dell’Intelligenza Artificiale: «I nuovi mercati – ha dichiarato Cipolletta – dovranno basarsi sulla trasparenza e sulla fiducia. Dobbiamo, perciò, essere orgogliosi delle regole che l’Europa si è data sulla trasparenza delle fonti e sul diritto d’autore. Sono infatti le basi per un’innovazione responsabile e aperta a più operatori, condizione perché questa tecnologia possa prosperare mettendo al centro la persona e non gli interessi privati di pochi. Per questo, signor Presidente, abbiamo molto apprezzato i Suoi interventi su questo tema».
L’Associazione ha portato in dono al Presidente della Repubblica, a ricordo della giornata, tre prime edizioni degli anni Venti edite da Piero Gobetti Editore. La tragedia dell’Europa. Che farà l’America? di Francesco Nitti, Popolarismo e Fascismo di Luigi Sturzo e Matteotti di Piero Gobetti.
Sono disponibili il video e le foto dell'evento.