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Mercato

Cresce ancora il mercato dell’audio in Spagna: quasi 750 i player attivi

di Rachele Marziolo notizia del 5 febbraio 2024

Anche nel mercato in lingua spagnola si conferma la tendenza di crescita nella fruizione dell’intrattenimento in formato audio. In linea con le tendenze riscontrate in altri mercati, primo fra tutti quello statunitense, dove nel 2023 il 48% della popolazione ha dichiarato di aver ascoltato, nell’ultimo mese, almeno un contenuto «parlato» (audiolibri, podcast, informazione, sport e «talk radio»).

È quanto si evince dalla seconda edizione della Mappa dell’industria audio in lingua spagnola elaborata dalla rivista Dosdoce.com che sulla falsariga dei dati relativi al quinquennio 2017-2022 rilasciati nel 2023 per la prima edizione, ha pubblicato i relativi dati aggiornati al 2023 appena concluso.

Il mercato audio in lingua spagnola ha visto incrementare il numero di realtà che vi operano: 740 a inizio 2024, contro le 423 presenti nella precedente rilevazione (un incremento percentuale di circa il +75%). Secondo Dosdoce ciò è dovuto, in particolare, allo stanziamento nel giugno 2023 da parte del governo spagnolo di finanziamenti pari a 8 milioni di euro destinati allo sviluppo economico del mercato audio (PERTE of New Language Economy).

Forte dello status di quarta lingua più parlata al mondo, il mercato audio in spagnolo si è arricchito di attori provenienti da più aree geografiche: il 40,3% ha sede in Spagna, il 37% in America Latina (con un incremento del +30,7% vs la rilevazione precedente), mentre il mercato ispanico degli Stati Uniti si attesta al 15,7% (+11,3% in quota vs la rilevazione precedente); il restante 7% è rappresentato da altri Paesi europei (principalmente il Regno Unito e i Paesi nordici). Per quanto riguarda invece la tipologia di attività all’interno della filiera, il primato è ancora detenuto dalle realtà che producono contenuti audio (30,3%); queste sono seguite dai player operanti tramite altri mezzi di comunicazione (ad esempio network televisivi) che hanno esteso le proprie attività al comparto audio (22,1%), e dalle varie piattaforme di audiostreaming (11,5%).

I dati evidenziano anche come, nel caso specifico della Spagna, sia cresciuta esponenzialmente l’applicazione delle tecnologie di Intelligenza Artificiale al contenuto audio (+290% vs il quinquennio 2017-2022), con le realtà dedicate ai relativi servizi in crescita del +138,9%, a riprova della tendenza in atto in molti settori dell’intrattenimento. Va però notato come tali tassi di crescita siano riferiti a un numero esiguo di entità.

Nel complesso, sulla base di questi dati, si prevede un’ulteriore crescita del +10% nel 2024 per il mercato dell’intrattenimento audio grazie alle diverse fonti di ricavo (introiti pubblicitari e derivanti da branded content, sottoscrizione di abbonamenti, fondi pubblici, ecc.), anche se, in questo contesto, occorre attenzionare che non tutti i tipi di contenuti audio risultano ugualmente redditizi. Da quanto emerso da uno studio pubblicato da Deloitte, infatti, i podcast e i programmi radio vantano un’audience più vasta, ma implicano ricavi più esigui; viceversa, gli audiolibri e l’ascolto di musica in streaming, pur avendo un’audience più contenuta, generano maggiori introiti in rapporto a ciascun ascoltatore.

La seconda edizione della mappa evidenzia, anche in relazione a ciò, una tendenza alla confluenza, nelle medesime piattaforme streaming, di diverse tipologie di contenuti audio (podcast, audiolibri, serie audio, ecc.), con l’obiettivo principale di ampliare e diversificare il catalogo a disposizione degli utenti (oltre che le fonti di ricavo) e, di conseguenza, aumentare la customer retention nel lungo termine. Secondo Dosdoce, il 20% delle piattaforme del mercato ispanofono offre molteplici tipologie di contenuti audio (un incremento del +17,6% rispetto al 2023, quando la loro quota si attestava al 17%).

L'autore: Rachele Marziolo

Ho conseguito la laurea magistrale in Economia per l’arte, cultura, media e intrattenimento all’Università Bocconi di Milano. Possiedo una grande passione per i libri e svolgo attualmente la mia attività presso l’Ufficio studi dell’Associazione Italiana Editori, dove mi occupo dell’elaborazione di analisi afferenti al mercato editoriale.

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