Brusco calo dei lettori e delle lettrici in Francia: se chi dichiara di aver letto almeno un libro nell’ultimo anno – tra la popolazione di 15 anni o più – è l’87%, con una flessione tutto sommato contenuta a due punti percentuali rispetto a due anni fa, chi dichiara di aver letto almeno cinque libri (tutti i formati, a stampa e digitale) precipita di sei punti percentuali, dal 69% al 63%. I non lettori e lettrici passano dall’11% al 13%. A dirlo è l’analisi biennale realizzata da Ipsos per conto del Centre national du livre (CNL).
La flessione tra chi legge cinque libri l’anno o più tocca tutte le fasce d’età ed entrambi i generi: le donne lettrici sono il 71%, in calo di tre punti percentuali rispetto a due anni fa, gli uomini lettori il 56%, con una flessione di cinque punti percentuali. Il calo riguarda soprattutto le fasce d’età più mature: -12 punti percentuali tra i 50 e i 64 anni (59%). Sopra la media i lettori e le lettrici tra i 15 e i 24 anni, con il 66%, comunque in calo di sette punti percentuali rispetto a due anni fa. Nella fascia 25-34 anni il calo è di cinque punti percentuali e chi legge è il 62%.
Gli ascoltatori di audiolibri nell’ultimo anno sono il 15%, il 32% se prendiamo in considerazione anche chi dichiara di aver ascoltato un audiolibro ma non negli ultimi dodici mesi. Il 15% ha letto almeno cinque libri in digitale nell’ultimo anno.
L’indagine francese di quest’anno si è spinta a misurare, con risultati preoccupanti, la qualità della lettura. Il 27% dei lettori e delle lettrici fa qualcos’altro mentre legge – come inviare messaggi o andare sui social network –, in particolare i giovani tra i 15 e i 24 anni (il 53%) e quelli tra i 25 e i 34 anni (il 42%). Il tempo medio di lettura quotidiano è di 31 minuti, in calo di 10 minuti rispetto a due anni fa, quello settimanale 3 ore e 40 minuti, in calo di un’ora e sette minuti rispetto a due anni fa.
Nel tempo libero, i francesi e le francesi trascorrono quasi un giorno alla settimana sugli schermi (23 ore e 27 minuti; +49 minuti rispetto al 2023 escludendo lo studio/lavoro) e fino a più di 35 ore alla settimana per i giovani sotto i 25 anni, vale a dire che il tempo trascorso sugli schermi ogni giorno (3 ore e 21 minuti al giorno) è quasi pari a quello trascorso leggendo libri ogni settimana.
Régine Hatchondo, presidente del CNL, ha dichiarato: «Di fronte all'onnipresenza degli schermi nelle nostre vite, alla reclusione algoritmica e alla frammentazione dell'attenzione creata dai social network, la lettura è minacciata. I dati rivelati dal nostro barometro sono preoccupanti. Una presa di coscienza individuale e collettiva è oggi necessaria per il futuro delle nostre società e per quello del settore del libro».
Tutti i materiali della ricerca sono disponibili in francese a questo link.
Sono nato a Genova e vivo a Milano. Giornalista, già addetto stampa di Marsilio editori e oggi di AIE, ho scritto per Il Secolo XIX, La Stampa, Internazionale, Domani, Pagina99, Wired, Style, Lettera43, The Vision. Ho pubblicato «Figli dell’arcobaleno» per Donzelli editore. Quando non scrivo, leggo. O nuoto.
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