Nel 2024 – nel contesto di un mercato trade che fletteva a copie del -1,8%, del -0,9% a valore – i libri romance hanno venduto in Italia circa 5 milioni di copie e totalizzato, a valore, più di 56 milioni di euro, con incrementi rispettivamente del 9,6% e del 7% sul 2023. È un trend che osserviamo da qualche anno, e che prosegue anche nel 2025: al Salone internazionale del libro di Torino, nell’ambito del tradizionale convegno AIE sui dati di mercato nei primi mesi dell’anno, ci sarà modo di parlarne.
Eppure, il successo del romance va oltre la crescente rilevanza del suo giro d’affari. In primo luogo perché si sono sviluppate, anche da noi in Italia, una scuderia autoriale e una comunità lettrice molto forti, ed entrambe a traino femminile: se tra 2023 e 2024 il romance straniero perde a valore il 14%, quello italiano cresce quasi del 38%. Ma soprattutto perché il romance è diventato a tutti gli effetti un universo: narrativo, commerciale, relazionale. Con regole d’ingaggio ben precise e una forte tendenza a ibridare anche gli altri generi, acquisendo per sé uno spazio sempre più ampio.
Lo si vede bene mettendo a confronto la classifica della narrativa di genere del 2024 con quella del 2019 (l’approfondimento esce martedì prossimo sul nuovo numero del Giornale della Libreria, scopri qui come abbonarti): se cinque anni fa il giallo s’imponeva nettamente sul rosa, oggi si fronteggiano ad armi pari. Ma soprattutto, a cambiare è il tipo di storie, e di amori, che questi libri raccontano, e le lettrici e i lettori che intercettano, dove li intercettano, con quali leve narrative: tutte caratteristiche che hanno di fatto segnato lo scivolamento dal rosa al romance.
I titoli in classifica vengono in gran parte dal successo sui social, in primis su BookTok, attraverso le dinamiche di comunità e riconoscimento identitario che ormai conosciamo. Sono storie spesso plottizzate su tropi narrativi specifici, che fungono anche da etichette commerciali: enemies to lovers, friends to lovers, forbidden love, opposites attract... E piacciono alle persone più giovani, anzi giovanissime.
Con il Giornale della Libreria abbiamo seguito e raccontato il fenomeno dal principio. Adesso – nell’ambito della nostra partnership culturale con il Salone di Torino, che quest’anno arricchisce ulteriormente la sua sezione dedicata al romance inaugurando uno spazio per il meet and greet – vogliamo capirne la chimica coinvolgendo le figure di snodo principali: l’autrice, la book influencer (anche in rappresentanza della comunità lettrice), la casa editrice.
«Abbiamo la fortuna di vivere da protagonisti una stagione editoriale unica» racconta Marco Figini, direttore editoriale di Magazzini Salani che con noi approccerà questo viaggio. «Ci confrontiamo con un nuovo tipo di autorialità: giovane, al femminile, con diversi background e percorsi ancora in divenire. Le autrici vanno sostenute non solo sul piano creativo, ma anche nella relazione continua con lettrici sempre più coinvolte. Una comunità esigente, viva, che chiede cura, ascolto e qualità a ogni livello».
L’appuntamento è per venerdì 16 maggio alle ore 15.00 in Sala Indaco (Oval), con La chimica del romance. Scrivere, pubblicare, fare comunità: il primo incontro targato Giornale della Libreria e moderato dalla nostra Alessandra Rotondo. Oltre a Marco Figini, dialogheranno con noi la booktoker Megi Bulla – in arte @labibliotecadidaphne, curatrice per Rizzoli della collana di narrativa internazionale di genere fantasy e romantasy che porta il suo nickname – e Rokia, autrice oggi ventenne del best seller The truth untold, la cui esperienza autoriale nasce da adolescente su Wattpad. Per Magazzini Salani ha appena pubblicato Guilty. Burn for love.
Vi aspettiamo!