Per una fiera è importante sapere da che tipo di visitatori è composto il proprio pubblico, da dove e perché arriva, quanto legge e quanto è disposto a spendere tra gli stand.
Da questa considerazione nasce nel 2009, e continua del 2010, l'
indagine sul profilo dei frequentatori di Più libri più liberi, ideata dall'
Ufficio studi dell'Associazione italiana editori e realizzata in collaborazione con l'
Università di Tor Vergata (Roma).
Lo studio rivela che la fiera attira molti visitatori giovani, infatti il suo pubblico è costiuito
quasi per il 70% da under 40. Guardando al titolo di studio e/o professionale, il
31,6% dei visitatori è composto da studenti, quasi il
22% da impiegati e poco più del
16% da liberi professionisti.
Si tratta peraltro di un
pubblico fedele (44%), con una media di
3,36 visite. E nonostante PLPL sia un evento molto legato alla città che lo ospita (quasi il
69% dei visitatori viene da Roma), un
26% dei visitatori viene da fuori regione e quasi il
4% dall'estero.
Passaparola tra amici (
31,4%), affisioni e pubblicità in città (
26,5%) e web (
20,9%) le occasioni e i luoghi attraverso i quali la fiera viene scoperta dai visitatori. Costituiti, questi ultimi,
circa per il 10% da lettori deboli e occasionali, segno che saloni, fiere e festival possono fare ancora molto per la promozione, l'educazione e la diffusione della lettura.
In allegato, la presentazione dell'indagine relativa al pubblico dell'edizione 2010 di Più libri più liberi.