
Un'estate all'insegna delle novità per Topolino. Il settimanale a fumetti che proprio qualche mese fa ha raggiunto quota 3.000 numeri (
qui l'intervista a Valentina de Poli) sarà infatti
rilevato dalla Panini di Modena che proprio ieri ha siglato un accordo preliminare per rilevare la divisione periodici della Disney (Disney Publishing), che oltre a Topolino, pubblica numero altre riviste per bambini come Bambi, Winnie the Pooh e Witch.
Panini, leader mondiale delle figurine da collezione e quarto editore europeo per ragazzi che in Italia pubblica le strisce della Marvel Comics, per il momento otterrà una
licenza di 6 anni per la pubblicazione dei periodici e
Disney continuerà ad essere fortemente coinvolta in tutti i prodotti editoriali oggetto dell'accordo, al fine di garantire il patrimonio e l'alta qualità di storie e fumetti che ormai fanno parte della nostra cultura del fumetto.
D'altra parte non è la prima volta che Topolino in Italia cambia editore. Portato in Italia nel 1932 dall'editore fiorentino
Giuseppe Nerbini, nel 1935 passa ai tipi della Mondadori che ne espande le potenzialità varando numerose pubblicazioni collaterali dedicate a Topolino e agli altri personaggi della banda Disney finché con Topolino n. 1702 del 1988 la
Disney Italia subentra direttamente alla
Mondadori riportando a casa il personaggio.
Il passaggio a Panini di ieri segna l'inizio di una nuova fase per il settimanale e porta con sé anche la
preoccupazione dei sindacati per il previsto trasferimento imposto a circa un decimo del totale degli addetti di Disnay da Milano a Modena.
Secondo quanto riporta l'Ansa citando fonti sindacali, l'operazione interessa
22 dipendenti della Disney Publishing, metà dei quali giornalisti e metà poligrafici. La licenza per la pubblicazione dei periodici sarebbe infatti subordinata alla possibilità di trasferire le attività nella sede di Modena. I sindacati hanno avuto alcuni incontri con la Disney a partire dallo scorso 17 giugno e un incontro con il capo del personale della Panini lo scorso 26 luglio, che avrebbe confermato l'intenzione di trasferire i dipendenti da Milano a Modena.