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Editori

Messico e Nuvola: a Più libri tre voci dal mondo ispanofono per raccontare il dialogo con l’editoria italiana

di Samuele Cafasso notizia del 5 dicembre 2025

Questo articolo è una rielaborazione di quello omonimo pubblicato sul Giornale della Libreria di dicembre 2025. Se sei abbonata/o scarica qui la tua copia, oppure scopri come abbonarti. Se sei a Più libri più liberi, cerca in fiera la tua copia omaggio.


Dal 28 novembre al 6 dicembre del 2026, l’Italia sarà Ospite d’Onore alla fiera di Guadalajara, la più grande manifestazione del libro per lo scambio di diritti dopo la Frankfurter Buchmesse. A Roma, la fiera della piccola e media editoria Più libri più liberi apre la strada dedicando il suo Fellowship Programme agli editori di lingua spagnola, mentre le vendite di diritti italiani in spagnolo crescono del 27% in un anno. Tra scambi, traduzioni e nuove collaborazioni, il dialogo tra questi due mondi si fa sempre più strutturato e vitale.

I mercati di lingua spagnola sono da sempre la prima destinazione per l’editoria italiana e questo legame speciale si sta rafforzando. Nel 2024 gli editori del nostro Paese hanno siglato 1.261 contratti con colleghi stranieri per la pubblicazione di titoli in traduzione spagnola, il 14,9% di tutti i contratti siglati: nessun’altra lingua ne può contare altrettanti. Sono invece 480 i contratti sottoscritti per la traduzione in italiano di libri scritti in spagnolo, il 4,9% del totale. Nel primo caso, le vendite di diritti nei mercati di lingua spagnola sono cresciute del 27% in un anno contro una media dell’8,2%, nel secondo caso gli acquisti di diritti dai mercati di lingua spagnola sono cresciuti in un anno del 14%, contro una media del 5,2%. La ricerca completa a cura dell'Ufficio studi AIE è disponibile qui.

Di questo legame speciale si è parlato anche a Più libri più liberi venerdì 5 dicembre, nell'incontro parte del programma professionale a cura di AIE I libri italiani parlano spagnolo: un’altra rotta verso le Americhe. A confrontarsi Irene Anton (editrice di Errata Naturae editores, casa editrice spagnola di fiction), Galo Ghigliotto (direttore editoriale di Editorial Usach, casa editrice cilena di fiction, non fiction, bambini e ragazzi), Bruno Giancarli (Ufficio Studi AIE), Elena Hernández (editor e ufficio diritti di Cartem Cómics, casa editrice spagnola votata ai fumetti), Santiago Maradei (Bibliotheka Edizioni), moderati da Maria Teresa Carbone (Il Manifesto).

Con Anton, Ghigliotto e Hernández, il Giornale della Libreria ha discusso degli obiettivi che si sono prefissati come editori e delle prospettive che si aprono nei prossimi mesi.

C'è chi sta costruendo adesso i primi legami con l’editoria italiana: «Il libro italiano ha oggi una presenza limitata in Cile, ma sostenuta grazie all’impegno di alcune case editrici indipendenti come Edicola Ediciones, che ha svolto un lavoro ammirevole nel mantenere un ponte attivo tra i due Paesi» spiega Galo Ghigliotto. «Il mercato cileno è difficile, con un pubblico di lettori ridotto e una distribuzione complessa, quindi ogni progetto di traduzione o collaborazione richiede un grande sforzo. Nonostante in Cile esista una numerosa colonia di discendenti italiani, questo legame risale a molte generazioni fa; per questo motivo il vincolo culturale con l’Italia deve essere ristabilito e aggiornato. Personalmente sono molto interessato alla poesia italiana – sia contemporanea che di autori più antichi –, e anche alla letteratura per l’infanzia e ai libri illustrati, che in Italia si distinguono per la loro grande qualità estetica e concettuale».

Proprio il settore dei bambini e ragazzi, un’eccellenza italiana, ha visto crescere moltissimo la sua visibilità sui mercati spagnoli negli ultimi anni, con 494 titoli venduti solo nel 2024. È il numero più alto, seguito dalla saggistica con 324 opere, la narrativa con 183. Per Ghigliotto, Più libri più liberi è l’occasione di «conoscere da vicino le case editrici italiane che pubblicano autori che seguo con interesse, e con le quali a volte è difficile accedere ai diritti o alle traduzioni. Più libri rappresenta uno spazio d’incontro ideale per pensare a questi scambi e rafforzare una rete che faccia circolare idee e lingue tra l’America Latina e l’Europa». Il tutto, ovviamente, guardando anche a Guadalajara che «credo avrà un impatto molto positivo sulla diffusione del libro italiano nel mondo ispanofono. Sarà una grande opportunità per creare reti di collaborazione e traduzione che possano continuare anche dopo l’evento».

Ha invece un'esperienza di scambi più consolidati con l’Italia Irene Anton, editrice di Errata Naturae, che ha pubblicato in Spagna autori capofila del Novecento italiano: «Fondamentali, grandi classici del XX secolo che, come tutti i grandi classici, ci aiutano a riflettere sul mondo che ci circonda e su come vogliamo affrontarlo. Non smettono mai di avere valore: ogni volta che leggi Pasolini, ti aiuta a capire l'essere umano il suo rapporto con il male, con il potere, con la bellezza, con il desiderio, con la finitezza, con l'amore, con il denaro, con la verità, eccetera. Lo stesso vale per Flaiano o Bianciardi».
La casa editrice, adesso, guarda con curiosità e attenzione all’autorialità femminile e alle nuove voci con background migratori: «Ci sono sempre interessate le autrici, scoprirle in altre lingue e contribuire, nei limiti delle nostre possibilità, a evitare che vengano dimenticate dal “canone” – che è sempre stato prevalentemente maschile – e far loro attraversare i confini, far arrivare la loro voce e le loro idee ai lettori in spagnolo. D'altra parte, le nostre società, per fortuna, sono sempre più pluralistiche: mentre si ascolta di più la natura e si ritorna alle tradizioni rurali che possono insegnarci tanto (un altro tema molto presente nel nostro catalogo), riceviamo anche molto dall'immigrazione. Vogliamo ascoltare e leggere autori e autrici che portano, che incorporano questo nelle nostre tradizioni letterarie e che, in questo modo, le arricchiscono».

Per Anton, Più libri più liberi è l’occasione di «conoscere nuove case editrici italiane, i loro cataloghi, gli autori e le autrici, il modo in cui lavorano, da dove e verso dove» e Guadalajara, in prospettiva, una chance per l’Italia da cogliere per allargare il suo bacino di interlocutori: «Non viaggeranno solo i libri, ma anche gli autori e gli editori: vale a dire che si moltiplicheranno gli attori, con infiniti interessi, mezzi e possibilità. Di fronte a una vetrina del genere, un buon programma culturale susciterà l'interesse per l'editoria italiana anche negli editori o negli autori che la conoscono meno».

Ci sono poi realtà editoriali, come quella rappresentata da Elena Hernández, che arrivano a Roma con l’obiettivo ben preciso di puntare a un settore – i fumetti – che in Italia ha avuto una crescita grandissima negli ultimi anni: «Con la nostra partecipazione a Più libri più liberi, vogliamo ampliare la nostra rete di contatti nel mercato italiano, sia per presentare le nostre opere e i nostri progetti, sia per scoprire nuovi autori e editori indipendenti. D'altra parte, sarà anche il luogo ideale per presentare il nostro nuovo progetto: Elephant Books Agency. L'esperienza di questi quattro anni come casa editrice di fumetti ci ha dimostrato che esiste un grande mercato di acquisto e vendita di diritti che va oltre i tipici mercati franco-belga e americano».
«L'Italia e la Spagna – continua Hernández – hanno molto più in comune di quanto sembri: una grande tradizione grafica nel solco del fumetto europeo e una generazione di lettori che è cresciuta insieme agli editori, agli autori, e che mantiene costante il proprio interesse. Credo che entrambi i Paesi stiano vivendo un processo simile: il consolidamento di una propria identità editoriale nel panorama europeo che alimenta anche altri mercati, da quelli tradizionali a quelli più periferici».

Alzando lo sguardo al mondo, Hernández spiega che «il Messico funge da ponte naturale tra l'Europa e l'America Latina e la sua influenza editoriale si proietta verso il resto dei Paesi del continente e i mercati editoriali con una forte presenza dello spagnolo. Se gestita bene, la partecipazione dell’Italia come Ospite d’Onore a Guadalajara potrà favorire alleanze, traduzioni e coedizioni che si trasformeranno in una collaborazione costante tra i due mercati».

Rimane il fatto, affascinante e complesso allo stesso tempo, che «tradurre, qualunque sia il mezzo, è molto più che sostituire alcune parole con altre. Il fumetto ha il vantaggio che l'immagine viaggia veloce, ma la storia non sempre lo fa con la stessa facilità. Ogni cultura ha le sue caratteristiche distintive, il suo umorismo, i suoi costumi, il suo modo di leggere le circostanze» conclude Hernández. «Noi di Cartem Cómics lo vediamo continuamente quando cerchiamo opere di autori stranieri: alcune funzionano, perché i temi che affrontano sono universali, altre, sia per l’argomento che per il trattamento grafico, sono molto più locali. Più una cultura è lontana dal nostro mercato, dal nostro pubblico e dai suoi gusti, più valutiamo attentamente la possibilità di portarla sul mercato spagnolo. In questo senso, il fumetto non è più facile da esportare di un romanzo».

L'autore: Samuele Cafasso

Sono nato a Genova e vivo a Milano. Giornalista, già addetto stampa di Marsilio editori e oggi di AIE, ho scritto per Il Secolo XIX, La Stampa, Internazionale, Domani, Pagina99, Wired, Style, Lettera43, The Vision. Ho pubblicato «Figli dell’arcobaleno» per Donzelli editore. Quando non scrivo, leggo. O nuoto.

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