Con un passato da collettore di articoli accademici e poi di appunti e dispense di studio, e più di un’accusa per pirateria digitale alle spalle, nella sua vita adulta Scribd – il servizio per la condivisione di documenti fondato nel 2007 a San Francisco da due ex studenti di Harvard – sembra aver virato decisamente verso il modello di business delle piattaforme «all-you-can-read». A patto che si rimanga abbastanza elastici nell’interpretare quel read: «Scribd – si legge infatti sul sito web del servizio – è un'immensa biblioteca digitale piena di e-book, audiolibri, podcast, riviste, articoli, spartiti, documenti e tanto altro ancora. Per una piccola tariffa mensile, gli abbonati hanno l'accesso all'intera biblioteca».
La piattaforma – che pure non ha abbandonato la caratteristica strutturale che le è costato qualche processo per violazione del diritto d’autore: la possibilità riconosciuta a tutti gli utenti, inclusi i non abbonati, di caricarvi i «propri» contenuti – si è manifestata collaborativa nella lotta alla pirateria, tanto da estrarre fingerprint dai contenuti contestati all’atto della rimozione per impedire che nuovi upload potessero essere effettuati anche a opera di utenti diversi. E ha così proseguito nella scia dei competitor dei contenuti digitali – facendo significativamente leva sulla sua più poliedrica offerta – con la reintroduzione, nel 2018, della nuova formula di abbonamento unlimited e nel 2019 dell’imprint Scribd Originals.
In questi giorni Scribd compie un passo ancora ulteriore, e lo fa lanciando Scribd Audio: il suo marchio dedicato alla produzione di audiolibri. I contenuti pubblicati con questo brand saranno disponibili come parte dell’abbonamento mensile da 9,99 dollari proposto dalla piattaforma e saranno frutto della collaborazione tra la società e alcuni «piccoli editori indipendenti, per portare i loro libri a un pubblico nuovo».
Al momento le case editrici coinvolte nel progetto sono McSweeney’s, Counterpoint Press, Unnamed Press, Akashic, Other Press, Coffee House Press, Mango Publishing, Rare Bird Books, North Star Editions, Falstaff Books e Europa Editions, la società statunitense fondata nel 2005 dai titolari di Edizioni E/O, Sandro Ferri e Sandra Ozzola. La prima produzione pubblicata con il marchio Scribd Audio è l’adattamento sonoro di Black imagination: black voices on black futures di Natasha Marin (McSweeney’s, 2020), curata dagli attori e produttori Daveed Diggs e Lena Waithe.
Sicuramente Scribd non è tra le piattaforme distributrici di contenuti digitali più nota al pubblico italiano, ma il fatto che nel più maturo e consolidato mercato dell’audio statunitense si stia muovendo per partecipare la corsa all’audiolibro è un segnale interessante.
Altrettanto interessante è notare in che modo, nel 2019, Scribd approcciava per la prima volta il mondo dei contenuti audio originali: in un panorama già densamente popolato da narrativa e intrattenimento, lo aveva fatto puntando sulla saggistica «in pillole», con Snapshots.
Il servizio – ancora attivo e parte, anche in Italia, dell’abbonamento alla piattaforma – propone brevi sintesi audio (dalla durata di massimo quindi minuti) di una selezione di e-book e audiobook non fiction parte della biblioteca di Scribd: l’utente può così sia farsi un’idea complessiva dell’argomento trattato, magari bastevole per le sue esigenze del momento, sia appassionarsi al libro e decidere di continuarne la lettura (o l’ascolto) nella sua interezza.
Dal 2010 mi occupo della creazione di contenuti digitali, dal 2015 lo faccio in AIE dove oggi coordino il Giornale della libreria, testata web e periodico in carta. Laureata in Relazioni internazionali e specializzata in Comunicazione pubblica alla Luiss Guido Carli di Roma, ho conseguito il master in Editoria di Unimi, AIE e Fondazione Mondadori. Molti dei miei interessi coincidono con i miei ambiti di ricerca e di lavoro: editoria, libri, podcast, narrazioni su più piattaforme e cultura digitale. La mia cosa preferita è il mare.
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