Esattamente un mese fa, il 9 marzo 2020, i nostri vertici politici annunciavano quel lockdown che, dall’indomani, avrebbe chiesto a tutti di rinunciare a ogni uscita superflua, disciplinando via via nel dettaglio – decreto dopo decreto, ordinanza dopo ordinanza – quali fossero le residuali uscite essenziali, e quindi consentite.
Per raccontare questi giorni si è fatto spesso ricorso alla principale dicotomia generata dall’applicazione delle misure di contenimento del virus: quella del vuoto e del pieno. Il vuoto delle strade e il pieno delle case, il vuoto delle scuole e il (talvolta difficoltoso) pieno delle classi digitali, il vuoto delle sale cinematografiche e il pieno dei nostri divani. Il vuoto delle città e lo sconcertante pieno degli ospedali, delle corsie, dei reparti di rianimazione.
Sono molte le iniziative che, in campo editoriale e culturale, hanno cercato di offrire un conforto alle nostre vite recluse (e a quelle dei bambini): alcune le abbiamo già raccontate, altre ancora le racconteremo. Ma è al soverchiante pieno delle strutture sanitarie che guardano le due iniziative che segnaliamo oggi: la pubblicazione di due e-book il cui ricavato sarà interamente devoluto ad altrettanti ospedali lombardi.
«Andrà tutto bene. È il messaggio di speranza più diffuso, sui social, nelle case e sui balconi, in questi giorni durissimi. Ed è anche il titolo dell’e-book che vede protagonisti 26 scrittori e scrittrici, uniti per un progetto a scopo benefico» racconta ilLibraio.it. «In questo difficile momento, infatti, il Gruppo editoriale Mauri Spagnol vuole aiutare i medici e gli operatori sanitari che lottano in prima linea contro il coronavirus e, allo stesso tempo, offrire agli autori (che, come tutti, in questo momento soffrono un sentimento di impotenza) la possibilità di dare un loro contributo».
L’antologia, pubblicata con il marchio Garzanti, racconta le vite di chi vi ha partecipato nei giorni del virus. «Tutto l’incassato degli autori, dell’editore, del distributore e dei principali store online sarà devoluto all’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo» si legge ancora sul sito.
Pensare luce. Come la Kabbalà può aiutarci a uscire più forti dal Coronavirus è invece il titolo dell’ultimo libro pubblicato dalla casa editrice Giuntina, scritto da Gheula Canarutto Nemni durante un momento di riflessione sulla pandemia in corso. Anche in questo caso, l’e-book nasce con l’obiettivo di supportare una struttura impegnata in prima linea nella gestione sanitaria dell’emergenza, donandole il devoluto delle vendite: l’ospedale San Raffaele di Milano.
In un articolo pubblicato qualche giorno fa raccontavamo come il mondo dei comics stesse reagendo all’emergenza, e non mancavano le iniziative a favore degli enti ospedalieri e di ricerca. «Da COme VIte Distanti, progetto dell’ARF festival, un fumetto in cui ogni pagina è disegnata da un artista diverso, i cui ricavati andranno all’Istituto Spallanzani di Roma; a edizioni BD che mette in vendita una selezione di fumetti a 1 euro, destinando i ricavati al Sacco di Milano; o ancora l’asta di Lucca Comics & Games organizzata con Katawiki, con disegni originali a favore del Sistema Sanitario Toscano».
Dal 2010 mi occupo della creazione di contenuti digitali, dal 2015 lo faccio in AIE dove oggi coordino il Giornale della libreria, testata web e periodico in carta. Laureata in Relazioni internazionali e specializzata in Comunicazione pubblica alla Luiss Guido Carli di Roma, ho conseguito il master in Editoria di Unimi, AIE e Fondazione Mondadori. Molti dei miei interessi coincidono con i miei ambiti di ricerca e di lavoro: editoria, libri, podcast, narrazioni su più piattaforme e cultura digitale. La mia cosa preferita è il mare.
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