Il tuo browser non supporta JavaScript!
Vai al contenuto della pagina
Librerie

Le regole di Twitter. Come scrivere il Tweet perfetto

di E. Vergine notizia del 11 luglio 2012

Twitter nasce nel 2006 e la sua popolarità è in continua crescita. Fausto Colombo, docente di Teoria e tecniche dei media presso l’Università Cattolica di Milano, a Editech ha parlato di una piattaforma di microblogging che, a fine giugno, contava circa 383 milioni di profili di cui 4,1 solo in Italia.
Per l’uso che ne fanno i bloggers e le aziende Twitter ha superato per importanza Digg, Stumbleupon, Delicious e Reddit anche se ancora non ha raggiunto i livelli di Facebook. 
Chi lo usa per motivi professionali ha un solo fondamentale obiettivo: dare al suo tweet più visibilità possibile. Ma come fare per raggiungere questo scopo? Perché alcuni tweet riscuotono grande successo, vengono ritweettati e commentati mentre altri cadono nel dimenticatoio?
Secondo Shea Bennett, columnist per Mediabistro, due sono gli elementi fondamentali se si vuole scrivere il tweet perfetto: leggibilità e ritweettabilità massima! Il primo passo è quindi pensare con la testa dei propri lettori: ciò che è chiaro e allusivo per voi può non esserlo per i vostri followers dunque è fondamentale scrivere frasi appettibili, che possano risultare curiose al maggior numero di persone possibile.
Puntare sempre all’eccellenza. Avete tweettato un messaggio che sembra rispettare la regola della chiarezza e dell’allusività ma, nonostante ciò, esso è rimasto ignorato. Perché? Dovete conoscere i vostri followers, almeno quelli più attivi: riflettere sulle notizie che vi ritweettano e su quelle che ignorano. L’eccellenza è l’unica strada perché il proprio messaggio non cada nel vuoto: a volte noi siamo spinti a ritweettare o a commentare i tweet di qualcuno che non conosciamo perché l’argomento di quel tweet e il modo in cui è presentato ci catturano e, da quel momento, inconsciamente registriamo l’avatar di quella persona e in futuro seguiremo con più attenzione le notizie che posta. Ricordate: più punterete all’eccellenza più le persone si ricorderanno di voi.
Vendere il proprio slogan (senza fare i mercanti).
Anche se i vostri tweet hanno sempre mantenuto un buon livello di qualità e i lettori cominciano a ricordarsi di voi il vostro lavoro non è finito. Ricordatevi che non siete i soli ad essere on line: gli utenti hanno bisogno di un buon motivo per fare clic sul vostro tweet piuttosto che su quello di un altro. Il vostro contenuto è interessante e di valore e voi lo sapete (o sapete che non lo è), però se scrivete «Interessantissima questa cosa!» accanto al vostro link nessuno sarà spinto a cliccarvi. Vendete il contenuto, non le vostre impressioni. Cercate un titolo, uno slogan che abbia presa, che incuriosisca di per sé: a volte ritweettiamo dei messaggi senza neanche andare a verificare di che link si tratti. Lo facciamo perché ci fidiamo di quell’utente, perché ha sempre postato messaggi di qualità e perché il titolo di quella notizia ci ha conquistati a tal punto che vogliamo essere sul pezzo ora, immediatamente.
Usare (bene) la punteggiatura. Alcuni studi hanno dimostrato che i messaggi più ritweettati contengono più segni di interpunzione di quelli normali. Attenzione però: virgole, punti (fermi, di domanda, esclamativi), due punti, trattini e parentesi vanno bene. Il punto e virgola, purtroppo, no.
Non fare errori grammaticali o ortografici. Prima di tweettare il vostro messaggio date un’occhiata a questo elenco di regole: iniziare sempre con la lettera maiuscola; dopo i punti usare uno spazio e la maiuscola; scrivere in maiuscolo farà pensare che STATE URLANDO; riassumere il concetto in 140 caratteri non vuol dire non usare i verbi o usarli all’infinito.
Il numero magico. Pare che il numero perfetto di caratteri di un tweet per essere ritweettato sia 120. Ricordatevelo!

Inserire il codice per il download.

Inserire il codice per attivare il servizio.