
Proprio oggi, 10 maggio, in una triste giornata di primavera del 1933, Goebbels ordinava il tragico
rogo dei libri di Berlino. Per Hitler, gli autori di gran parte del pensiero e della letteratura erano impuri, politicamente sgraditi o semplicemente «degenerati».
A finire nel rogo (ma molti altri, meno spettacolari si erano tenuti per tutti i mesi precedenti in tante altre cittadine tedesche) fu
un campionario straordinariamente onnicomprensivo della cultura internazionale contemporanea (ebraica e non ebraica): Lenin e la Luxemburg, Einstein e Freud, Kafka e Musil, Thomas Mann e Brecht, Rolland e Proust, Hemingway e Dos Passos, Gorkij e Majakovskij.
Una data questa che ci costringe a riflettere sul valore dei libri e il loro futuro e sono tante le iniziative per commemorare questo momento buio della storia occidentale. Tra tutte, ricordiamo quella di
Radio3 i cui programmi nel corso della giornata adotteranno simbolicamente un testo (o un autore) tra quelli bruciati in quel 10 maggio 1933: da
Qui comincia, che adotta Rosa Luxemburg, a
Prima pagina, con
Tecnica del colpo di Stato di Malaparte, a
Radio3 Scienza con
La relatività di Einstein, a
Fahrenheit che ha chiesto agli ascoltatori quali libri salvare (tra i più segnalati quelli di Walter Benjamin). Di ogni testo verrà ricordato il messaggio e raccontata l'importanza di quei tomi che i nazisti volevano eliminare perchè, come spiega Marino Sinibaldi, direttore di Radio3: «L'anniversario è l'occasione in primo luogo di raccontare una tragedia e, nel nostro piccolo, di risarcire le vittime».