Biblioteche
L’organizzazione etiope non è stata l’unica ad «abbinare» asini e libri: dall’altra parte del mondo, in Colombia, un altro amante della lettura ha organizzato il suo personalissimo Biblioburro, una biblioteca itinerante trainata, ovviamente, da due burri (asini, in spagnolo) di nome Alfa e Beto. L’idea di Luis Soriano, chiamato affettuosamente el profesor, è quella di avvicinare ai libri quelle persone che, principalmente per difficoltà logistiche, non possono recarsi nelle città dove ci sono librerie e biblioteche; lui stesso, d’altronde, ha potuto prendere la licenza elementare grazie a un professore che visitava il suo villaggio un paio di volte al mese. La storia è salita alla ribalta quando el profesor contattò lo scrittore Juan Gossaín per chiedergli una copia del suo libro, dopo averlo sentito durante una trasmissione radiofonica; la sua storia colpì tutti e così il Biblioburro ricevette centinaia di titoli. Nel 2008 la biblioteca mobile contava quasi 5 mila titoli disponibili e negli ultimi anni, grazie a un contratto come «dipendente di sezione distaccata» per la biblioteca di Santa Marta (a 290 km dalla sua zona d’azione) riesce a usufruire di una piccola parte del bilancio fornito dallo Stato. Ora Soriano continua la sua attività nonostante abbia subito l’amputazione di una gamba e anzi, pensa di ampliarla attivando programmi per insegnare a usare i computer e portare un cinema all’aperto nei villaggi più isolati.Laureata in Lettere moderne (con indirizzo critico-editoriale), ho frequentato il Master in editoria. Mi interessa la «vita segreta» che precede la pubblicazione di un libro – di carta o digitale – e mi incuriosiscono le nuove forme di narrazione, le dinamiche delle nicchie editoriali e il mondo dei blog (in particolare quelli letterari).
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