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Libertà d'espressione

Ecco la rosa dei candidati all'IPA Prix Voltaire 2025 per la libertà di pubblicazione

di Redazione notizia del 11 aprile 2025

Oggi al Festival du Livre de Paris – che si svolge proprio in questi giorni nella capitale francese – l’International Publishers Association (IPA) ha annunciato i finalisti e le finaliste per l’IPA Prix Voltaire 2025, il premio che celebra il coraggio di individui e case editrici nel mondo che si sono battuti per sostenere la libertà di pubblicazione e consentire ad altri di esercitare la propria libertà d’espressione.

Nella rosa di candidati e candidate in lizza per il Prix Voltaire 2025, sei editori o editrici provenienti da Algeria, Bielorussia, Libano, Russia e Stati Uniti. Nello specifico: Mohamad Hadi (Dar Al Rafidain, Libano), Amar Ingrachen (Frantz Fanon, Algeria), Nadja Kandrusevich (Koska, Bielorussia, in esilio in Svezia), Michel Moushabeck (Interlink Publishing, Stati Uniti), Dmitri Strotsev (Hochroth Minsk, Bielorussia, in esilio in Germania), Georgy Urushadze (Freedom Letters, Russia, in esilio nel Regno Unito).

«La libertà di pubblicazione è fondamentale per l’esistenza della libertà di espressione e per poter usufruire appieno della libertà di lettura» ha dichiarato Kristenn Einarsson, che presiede il Freedom to Publish Committee dell’IPA. «Il Prix Voltaire premia gli editori e le editrici che lottano a favore della libertà di pubblicazione, per esercitare il diritto di riconoscere il lavoro straordinario di qualcuno e portarlo nelle mani dei lettori e delle lettrici. Come vediamo ogni giorno nel mondo che ci circonda, la libertà di espressione può erodersi molto rapidamente e, di conseguenza, anche quella di pubblicazione: sono diritti per i quali dobbiamo lottare costantemente».

L’annuncio della shortlist ha avuto luogo a Parigi durante l’evento intitolato The Book: A Form of Resistance?, aperto da un videomessaggio di Sihem Bensedrine, vincitrice del Prix Voltaire 2009, e da un discorso della figlia, Essia Mestiri. A seguire, l’editore francese Antoine Gallimard e l’autore algerino Khamel Daoud hanno preso la parola per sostenere lo scrittore imprigionato franco-algerino Boualem Sansal e per unirsi agli appelli del settore per il suo immediato rilascio. La sessione si è infine conclusa con una discussione sul tema Democracy Depends on Reading, con Laurence Faron (Talents Hauts) e Kristenn Einarsson.

La vincitrice o il vincitore del Prix Voltaire 2025 sarà annunciato durante il World Expression Forum di Lillehammer, in Norvegia, lunedì 2 giugno.

Di seguito una breve descrizione per ciascun editore e editrice in shortlist:

Mohamad Hadi, Dar Al Rafidain, Libano
Mohamad Hadi ha fondato Dar Al Rafidain a Beirut nel 2004 e ha lanciato il premio Al-Rafidain First Book Award, che offre ai giovani autori e autrici l’opportunità di pubblicare le proprie opere prime. Durante il conflitto armato in corso, Hadi e il suo team continuano a lavorare in un ambiente ad alto rischio, distribuendo libri e partecipando alle fiere di settore. Nell’ottobre 2024, la sede principale di Dar Al-Rafidain è stata bombardata e completamente distrutta.

Amar Ingrachen, Frantz Fanon, Algeria
Amar Ingrachen è un giornalista, scrittore e cofondatore della casa editrice Frantz Fanon in Algeria. Nel 2023, Frantz Fanon ha pubblicato Algeria ebraica, un libro che esplora la storia ebraica del Paese. In seguito alle crescenti pressioni esercitate sugli editori algerini dalla protesta Hirak del 2019, Ingrachen è stato posto sotto controllo giudiziario nel novembre 2024 e la Frantz Fanon è stata chiusa per sei mesi dalle autorità algerine nel gennaio 2025.

Nadja Kandrusevich, Koska, Bielorussia (in esilio in Svezia)
Nadja Kandrusevich ha fondato Koska – casa editrice di libri per bambini – in Bielorussia, nel 2018. Lo scopo è quello di promuovere una letteratura in lingua bielorussa che incentivi il libero pensiero e la fuga dall’oppressione. In un mercato dominato dai libri in lingua russa e da una rigida regolamentazione, a seguito delle elezioni presidenziali del 2020 sono state sequestrate le pubblicazioni di Koska e chiusi gli uffici della casa editrice. Dal 2022, Kandrusevich continua il suo lavoro in esilio, per poter raggiungere i bambini e le bambine in patria.

Michel Moushabeck, Interlink Publishing, Stati Uniti
Michel S. Moushabeck è uno scrittore, redattore, traduttore, editore e musicista di origine palestinese. Fondatore di Interlink Publishing, ha dedicato la sua vita a pubblicare e sostenere le persone emarginate e sottorappresentate con l’obiettivo di diffondere la loro voce. Ogni anno Interlink Publishing pubblica un libro umanitario e dona i guadagni a una causa meritevole.

Dmitri Strotsev, Hochroth Minsk, Bielorussia (in esilio in Germania)
Dmitri Strotsev è un poeta, editore e attivista bielorusso pluripremiato. Dopo che la sua casa editrice Vinograd ha perso la licenza per operare, ha continuato a pubblicare clandestinamente, resistendo alla censura di stato. Arrestato nell’ottobre 2020, ha subito minacce e restrizioni al proprio lavoro che l’hanno costretto all’esilio in Germania. A Berlino ha fondato Hochroth Minsk, una piattaforma dove le scrittrici e gli scrittori bielorussi in esilio possono pubblicare liberamente le proprie opere.

Georgy Urushadze, Freedom Letters, Russia (in esilio nel Regno Unito)
Georgy Urushadze è editore, produttore e giornalista. Ha fondato nel 2002 la casa editrice Palmira e, all’inizio del 2023, Freedom Letters. Nonostante il blocco dei siti web e i divieti sui libri, Freedom Letters utilizza diversi canali per aggirare la censura e consegnare i libri in Russia fisicamente e in versione digitale.

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