In occasione della Banned Books Week 2024 sono stati pubblicati due rapporti distinti, ma strettamente collegati, riguardanti il fenomeno della censura dei libri negli Stati Uniti. Da una parte, l'American Library Association (ALA) ha fornito dati preliminari incoraggianti sull’andamento – calante – dei tentativi di censura ai danni dei libri nelle biblioteche pubbliche, scolastiche e accademiche nei primi otto mesi del 2024. Dall’altra, PEN America ha rilasciato alcune informazioni sui titoli censurati nelle scuole nell'anno scolastico 2023-2024, delineando un ben più preoccupante quadro di verticale incremento.
Il rapporto di ALA suggerisce che gli sforzi di advocacy, alcune significative vittorie legali in cause connesse e gli ampi programmi anti-censura messi in campo hanno cominciato a dare i primi frutti. Tra gennaio e agosto 2024, sono stati tracciati 414 tentativi di censura ai danni di 1.128 titoli: un numero significativamente inferiore rispetto ai 695 casi (su 1.915 titoli) registrati nello stesso periodo dell’anno precedente. Sebbene questi dati siano incoraggianti, ALA avverte che i tentativi censori rimangono molto al di sopra dei livelli registrati prima del 2020, anno in cui gli attacchi hanno cominciato a essere organizzati e sospinti da specifiche parti politiche.
Secondo la presidente dell'ALA, Cindy Hohl, il calo dei tentativi censori testimonia il successo di campagne come Unite Against Book Bans e il coraggio delle bibliotecarie e dei bibliotecari che continuano a difendere la libertà di lettura nonostante le intimidazioni e le minacce ricevute. Cionondimeno, sottolinea Hohl, la maggior parte degli attacchi continua a colpire libri scritti da (o che parlano di) persone non bianche o membri della comunità LGBTQIA+. Il report completo di ALA sarà rilasciato durante la National Library Week nella primavera del 2025 e chiarirà meglio lo stato dell’arte.
Che l’attenzione sui pericoli della censura vada mantenuta alta lo conferma inequivocabilmente il documento del PEN America. L’organizzazione ha rilevato infatti un drammatico aumento del numero di libri vietati nelle scuole pubbliche durante l'anno scolastico 2023-2024: oltre 10.000 «ban», quasi tre volte i 3.362 dei dodici mesi precedenti.
Particolarmente preoccupante risulta il fatto che la censura dei libri nelle scuole non sia più solo il risultato di iniziative locali, ma anche la conseguenza di leggi federali che vanno sempre più riplasmando il panorama della libertà di lettura negli Stati Uniti. Basti pensare alla Senate File 496 in Iowa e alla House Bill 1069 in Florida, che hanno portato alla rimozione di circa 8 mila titoli, o alla House Bill 29 nello Utah.
Queste leggi permettono ai genitori e ad altri attori locali di contestare libri specifici e di ottenere la loro rimozione dalle scuole pubbliche, spesso con conseguenze a livello statale. Ad esempio, nello Utah, una volta che tre distretti scolastici considerano un libro «materiale sensibile», il titolo viene automaticamente vietato in tutte le scuole dello stato.
Dal 2010 mi occupo della creazione di contenuti digitali, dal 2015 lo faccio in AIE dove oggi sono responsabile del contenuto editoriale del Giornale della Libreria, testata web e periodico in carta. Laureata in Relazioni internazionali e specializzata in Comunicazione pubblica alla Luiss Guido Carli di Roma, ho conseguito il master in Editoria di Unimi, AIE e Fondazione Mondadori. Molti dei miei interessi coincidono con i miei ambiti di ricerca e di lavoro: editoria, libri, podcast, narrazioni su più piattaforme e cultura digitale. La mia cosa preferita è il mare.
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