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Editori

Usa, sempre più case editrici guardano a Hollywood

di Redazione notizia del 29 novembre 2022

Sempre più case editrici statunitensi guardano a Hollywood, per cavalcare il crescente interesse delle piattaforme in streaming nei confronti di racconti di fiction, libri, ma anche di cronache di fatti realmente accaduti. Tra il 2020 e il 2021 Texas Monthly ha guadagnato oltre un milione di dollari dopo avere concluso più di 21 accordi con case di produzione. The Atlantic ha deciso di seguire un'altra strada e ha annunciato che rilascerà due progetti cinematografici e televisivi su Peacock. Il New Yorker, poi, compare con il suo logo nel thriller di fantascienza Spiderhead, su Netflix: la storia è stata sviluppata da George Saunders per il celebre magazine statunitense nel 2010, con il titolo Escape from Spiderhead. L'adattamento cinematografico è stato prodotto da Condé Nast sotto la guida di Agnes Chu, una veterana del settore che in passato aveva già lavorato con Disney+.

Poi c'è il caso della stessa Condé Nast e di Vox Media, che stanno lavorando per mettere in piedi le proprie case di produzione. Inventing Anna, su Netflix, è stato in parte adattato dagli articoli pubblicati in passato. Nel 2022 sono stati diversi gli adattamenti dal libro allo schermo, tra cui vale la pena di ricordare titoli come Bullet Train, Conversation with Friends, Where the Crawdads Sing e Leave the World Behind. «Stiamo dimostrando agli scrittori che copriamo loro le spalle, e non mediamo soltanto i diritti», ha commentato Chu a proposito di questa tendenza. «Stiamo effettivamente aggiungendo valore creativo».

L'avvento dei servizi di streaming e delle cosiddette piattaforme Over the top (OTT), come Netflix, ha inizialmente causato una sensibile diminuzione dei ricavi degli editori, con buona parte del giro di affari che si è spostata da abbonamenti e pubblicità su carta ai nuovi servizi. Prendendo atto del successo che i colossi dello streaming avevano ottenuto, gli editori hanno iniziato a convertire libri e cronache di crimini realmente accaduti in contenuti per il piccolo e grande schermo. Secondo il presidente di Texas Monthly, Scott Brown, nel breve periodo il ritorno non sarà soltanto economico. Vedendo il nome di una testata giornalistica nei credits di un film o di una serie tv, ha spiegato Brown citato dal magazine Industry Leaders, gli spettatori saranno incuriositi e andranno a cercare quei contenuti sul media da cui sono stati tratti. Brown ha definito la sinergia tra case editrici e case di produzione un accordo redditizio per entrambe le parti, e un modo brillante per commercializzare i propri prodotti a una nuova generazione.

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