Precisano di non essere una dating app per bibliofili, eppure il funzionamento di Carry a Book ricorda molto quello di servizi come Tinder o Bumble. Con la differenza che il match, in questo caso, viene cercato esclusivamente tra utenti che hanno letture compatibili.
Una volta scaricata, l’applicazione – che per il momento è disponibile solo per i dispositivi iOS – domanda all'utente quali siano i libri che sta leggendo e, più in generale, di indicare i suoi preferiti in assoluto; chiedendogli contestualmente il permesso per accedere alla sua posizione geografica.
Dal 2010 mi occupo della creazione di contenuti digitali, dal 2015 lo faccio in AIE dove oggi coordino il Giornale della libreria, testata web e periodico in carta. Laureata in Relazioni internazionali e specializzata in Comunicazione pubblica alla Luiss Guido Carli di Roma, ho conseguito il master in Editoria di Unimi, AIE e Fondazione Mondadori. Molti dei miei interessi coincidono con i miei ambiti di ricerca e di lavoro: editoria, libri, podcast, narrazioni su più piattaforme e cultura digitale. La mia cosa preferita è il mare.
Guarda tutti gli articoli scritti da Alessandra Rotondo