Il 20 maggio le voci dei settori culturali e creativi si sono riuniti a Bruxelles per chiedere alla politica europea di garantire il rispetto dei principi di trasparenza, consenso e tutela della creatività nell’attuazione dell’AI Act, il regolamento europeo sull’Intelligenza Artificiale.
L’evento, ospitato dagli eurodeputati Brando Benifei e Michael McNamara, ha visto la partecipazione di figure di spicco della creatività e dell’industria culturale europea, tra cui il cofondatore degli ABBA e presidente della CISAC, Björn Ulvaeus, Olivier Nusse (Universal Music France), Christian van Thillo (DPG Media), Anne-Sylvie Bameule (Actes Sud) e Jesús Badenes del Río (Planeta Books Division), oltre a numerosi artisti e creativi, a testimonianza dell’ampio interesse e dell’unità del settore.
Intervenendo a nome di un’ampia coalizione europea di autori, artisti, editori, produttori e imprese culturali, i partecipanti hanno espresso serie preoccupazioni circa l’attuale orientamento della politica europea in materia di Intelligenza Artificiale. Hanno sottolineato la necessità di un coinvolgimento significativo del settore culturale e creativo nella messa a punto delle norme che regoleranno lo sviluppo e l’uso dell'IA, in particolare quando questa ha un impatto sui contenuti creativi.
Anne-Sylvie Bameule, presidente del gruppo editoriale Actes Sud, ha osservato che «la falsa trasparenza dell’IA attualmente proposta dalla Commissione europea consentirà alle aziende di IA di continuare a rubare milioni di libri nell’impunità più totale. Il mercato librario è già invaso da libri fake che non solo minacciano il più grande settore culturale europeo, ma possono anche mettere in pericolo i consumatori. Il legislatore europeo ha detto chiaramente “basta”, è ora che la Commissione faccia ciò che dice la legge». Jesús Badenes del Río, amministratore delegato della divisione libri del gruppo Planeta, ha sottolineato che «la piena applicazione della legge europea sul diritto d’autore e lo sviluppo di modelli di IA non dovrebbero essere considerati obiettivi contrastanti. La tutela della creatività richiede la piena trasparenza su tutte le opere utilizzate dai modelli di IA generativa».
L’evento è parte della campagna Stay True to the Act, Stay True to Culture (#StayTrueToTheAct), lanciata dalla Federazione degli editori europei (FEP) – qui il comunicato stampa ufficiale – insieme ai rappresentanti degli altri settori culturali e creativi, per chiedere di mettere al centro dell’implementazione dell’AI Act tre elementi fondamentali: la trasparenza nell’utilizzo dei dati, il consenso e la remunerazione degli aventi diritto. L’ampia coalizione europea ha sottolineato che l’Intelligenza Artificiale e la creatività possono prosperare insieme, a condizione che le norme tutelino gli esseri umani il cui lavoro nutre le tecnologie.