Pochi giorni fa l’Associazione svedese dei librai e degli editori ha pubblicato il suo
report annuale sul mercato del libro in Svezia. Lo studio – dall’impronunciabile, almeno per noi, nome
Bokförsäljningsstatistiken – è stato curato per l’edizione 2018 dall’economista Erik Wikberg, ricercatore presso la Scuola di economia di Stoccolma, e si concentra esclusivamente sui libri «di interesse generale» commercializzati dai venditori al dettaglio (librerie fisiche e digitali, Gdo, servizi in abbonamento e club del libro). I dati presentati si riferiscono ai prezzi al consumatore e il campione analizzato finisce per rappresentare
circa i tre quarti del mercato generalista del libro in Svezia.
Mercato che, nell’anno da poco concluso, sarebbe cresciuto del 4,9% totalizzando
un fatturato di 4.370 milioni di corone svedesi (circa 428 milioni di euro). La cifra ricomprende anche i ricavi delle tre piattaforme di streaming di contenuti editoriali audio del Paese:
Storytel, Nextory e
BookBeat. La prima – ormai celebre e
arrivata anche in Italia – nasce nel 2005 (la vicenda è appassionante: nel 2009 è sull’orlo del tracollo per la scarsa diffusione di tecnologie che potessero abilitarne l’utilizzo, così il fondatore partecipa a Draknästet, un programma televisivo svedese dove concorrono idee di business e le più convincenti ottengono un finanziamento. Storytel si aggiudica circa 100 mila euro e rilascia la sua nuova app. Il resto è storia). La seconda arriva quattro anni fa con un catalogo di e-book e audiobook; la terza, coeva, fa capo al gruppo Bonnier.
Tutte hanno sede a Stoccolma.
Mentre le vendite nei supermercati, nei club del libro e nelle librerie fisiche e virtuali sono cresciute con tassi attorno allo 0,9%, i ricavi dei tre servizi in abbonamento sono esplosi, facendo il +33,4%. La differenza è ancora più evidente a volume: in totale, c'è stata una crescita del 13,8% nelle unità vendute, ma mentre i canali tradizionali hanno subìto un calo dello 0,2%, le tre piattaforme sono cresciute del 44,9%. E considerando che solo il 6% della fruizione realizzata su questi servizi ha a oggetto gli e-book, stiamo parlando essenzialmente di mercato degli audiolibri.
Ritornando ai dati di vendita, il fatturato generato dai soli audiolibri attraverso i servizi in abbonamento è stato di 632 milioni di corone svedesi (circa 60 milioni di euro), ovvero il 14,5% del fatturato a prezzo di copertina. A volume, considerando ciascun audiolibro ascoltato come una copia, il totale della fruizione sulle tre piattaforme rappresenta il 37% del mercato.
Sebbene il rapporto dell’Associazione svedese non offra informazioni sulla segmentazione di fatturato tra Storytel, Nextory e BookBeat, è possibile fare alcune stime. Storytel prevede per il 2018 – i dati ufficiali verranno condivisi tra qualche giorno – un fatturato di poco più di 521 milioni di corone svedesi (circa 50 milioni di euro). Se confrontiamo questo dato con le vendite totali realizzate dai tre servizi di audiobook subscription, possiamo ipotizzare che Storytel detiene il 77% del mercato degli abbonamenti audio digitali in Svezia.
Dal 2010 mi occupo della creazione di contenuti digitali, dal 2015 lo faccio in AIE dove oggi coordino il Giornale della libreria, testata web e periodico in carta. Laureata in Relazioni internazionali e specializzata in Comunicazione pubblica alla Luiss Guido Carli di Roma, ho conseguito il master in Editoria di Unimi, AIE e Fondazione Mondadori. Molti dei miei interessi coincidono con i miei ambiti di ricerca e di lavoro: editoria, libri, podcast, narrazioni su più piattaforme e cultura digitale. La mia cosa preferita è il mare.
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