Qualche giorno fa l’autore best seller Joël Dicker, noto per i suoi gialli di successo, ha annunciato di volersi dedicare a un nuovo genere: la letteratura per ragazze e ragazzi. Il libro di Dicker, dal titolo La très catastrophique visite du zoo, uscirà a marzo per la sua casa editrice Rosie & Wolfe. Ma come mai un autore consolidato nel panorama editoriale decide di provare nuove strade, lanciandosi nel settore dei libri per ragazze e ragazzi?
Scrittore svizzero classe 1985, francofono – tradotto in Italia prima da Bompiani e oggi da La nave di Teseo –, ha guadagnato un successo internazionale nel 2012 con la pubblicazione del romanzo La verità sul caso Harry Quebert, uscito per l’editore parigino De Fallois. Tradotto in oltre 40 lingue, ha vinto numero premi, tra cui il Grand Prix du Roman de l'Académie Française e il Prix Goncourt des Lycéens, vendendo milioni di copie in tutto il mondo. Negli anni si sono susseguiti altri titoli di rilievo, tutti di genere poliziesco, che hanno scalato le classifiche dei best seller, assicurando il nome di Dicker nella rosa degli autori più promettenti della narrativa contemporanea.
«Lascio il percorso del giallo per esplorare un nuovo aspetto della mia scrittura e offrire un libro multigenerazionale rivolto sia ai lettori giovani che a quelli anziani» ha reso noto Dicker in un comunicato stampa. «La trama ruota intorno a un mistero, l’allagamento di una scuola causato da un atto criminale. Il mio obiettivo è creare un momento di condivisione tra genitori, figli e figlie, nonni e nonne, un po’ come quei film della domenica sera che ci riunivano tutti davanti alla televisione. Coloro che hanno apprezzato i miei romanzi precedenti ritroveranno il mio tocco, anche se questa volta non si tratta di un omicidio» ha spiegato.
D'altronde, in Francia, il mercato dei libri per bambini e ragazzi rimane un settore solido, secondo gli ultimi dati disponibili. Nella sintesi sui numeri dell’editoria francese – pubblicata il 4 luglio 2024 –, il Syndicat national de l’édition, infatti, indicava che la letteratura per i più giovani, nel 2023, ha mostrato una crescita dell’1,9% a valore rispetto al 2022, anche se ha registrato un calo dell’3,1% a copie. Con un fatturato di 385,4 milioni di euro, è il terzo settore editoriale in termini di valore.
E in Italia? Come raccontava l’Associazione Italiana Editori a ottobre 2024 alla Frankfurter Buchmesse, nel nostro Paese la spesa per i libri per bambini e ragazzi ha segnato, negli otto mesi dell’anno scorso, vendite pari a 143,5 milioni di euro. Un segmento di mercato sostanzialmente stabile, in calo dello 0,8% rispetto al 2023 e in crescita del 17% rispetto al 2019 (aumento che si riduce però a un +0,5% al netto dell’inflazione). La vitalità del comparto dei libri per bambini e ragazzi si percepisce soprattutto a livello di produzione: è infatti l’unico settore dell’editoria italiana che vede un numero sempre crescente di novità. Nel corso degli anni, la quota di questo segmento sul totale delle novità è andata via via aumentando, arrivando a rappresentare, nel 2024, il 12%.
Oltreoceano la situazione non è delle migliori: benché si provino varie strade per risollevare il settore – anche cavalcando il fenomeno Taylor Swift – secondo quanto riportato da Circana, società di rilevazione dati, le vendite di libri per bambini e ragazzi negli Stati Uniti sono diminuite di 3,5 milioni di copie rispetto allo stesso periodo del 2023. A riportarlo è Publishing Perspectives in un articolo pubblicato a luglio 2024. La fascia di lettori e lettrici tra i 9 e 12 anni, in particolare, è quella che soffre maggiormente.
Tuttavia, a livello europeo l’editoria per bambini e ragazzi continua a rappresentare un segmento stabile, ma la sfida per il futuro rimane quella di trovare il modo di adattarsi alle nuove tendenze, individuando strategie editoriali che possano intercettare nuove generazioni di lettori, per coinvolgere un pubblico sempre più ampio e diversificato e crescere le lettrici e i lettori di domani.
Laureata in Lettere all’Università degli Studi di Verona, ho conseguito il master Booktelling, comunicare e vendere contenuti editoriali dell’Università Cattolica di Milano che mi ha permesso di coniugare il mio interesse per i libri e l’intero settore editoriale con il mondo della comunicazione digital e social.
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