Si parte con l’autrice Susanna Tamaro e il filosofo Stefano Zecchi che dialogheranno sulla bellezza delle parole (ore 10, Arena). Subito dopo spetterà allo scienziato Carlo Rovelli e al teologo Luigi Maria Epicoco affrontare un tema scomodo e definitivo come la fine del mondo, che l'azione congiunta di virus, guerre e crisi ambientali sta bruscamente trasferendo dalle prospettive religiose di lungo termine alla discussione pubblica e alle inquietudini contemporanee (ore 11, Arena).
Partirà fin dal primo giorno uno dei percorsi destinati ad attraversare l'intero programma letterario: l'incontro/confronto tra Italia e Germania, a partire dalla storica fascinazione che la città di Berlino ha esercitato sugli scrittori italiani, diventandone spesso amato rifugio e musa creativa. Alle 11.30, al Caffè letterario, si confronteranno Andrea Bajani, che vi ha vissuto in passato, e Mario Desiati, che vi ha ambientato una porzione significativa del suo Spatriati, moderati da Maria Carolina Foi, che ha diretto l'Istituto di Italiano di Cultura all'Estero con sede nella capitale tedesca. Seguiremo poi le strade del nomadismo letterario con Olga Campofreda, scrittrice casertana che lavora a Londra come ricercatrice in Italian e Cultural Studies, e Igiaba Scego, autrice romana che da sempre dedica molto del suo impegno letterario alla ricerca e riflessione sulle proprie origini somale e sul tema dell'identità (ore 15.30, Caffè letterario).
Il confronto tra Italia e Germania si riaccenderà nel dialogo tra Marina Valensise e Uwe Wittstock, con due saggisul ruolo e la sorte degli intellettuali alla vigilia dello scoppio della Seconda Guerra Mondiale (ore 16, Arena). Alle 12.30 al Caffè letterario lo storico e dannunziano Giordano Bruno Guerri e lo scrittore Giuseppe Culicchia si confronteranno accompagnati da un dubbio dal sapore sociologico-letterario: è possibile che nell'ultimo secolo e mezzo la società e la sua rappresentazione sui libri siano passate dall'età del piacere a quella del disagio? Una domanda a cui – con un fast forward oltre i confini del terzo millennio – chissà che non potranno rispondere, dal versante Generazione Z, Ginevra Lamberti e Alice Urciolo, protagoniste dell'incontro che chiuderà il programma di mercoledì, tra le voci più interessanti della nuova narrativa italiana contemporanea (ore 17.30, Caffè letterario).
Se l'editoria italiana è un prisma dalle mille facce, obiettivo del programma letterario a Francoforte sarà provare a fotografarle tutte, o quasi. Per esempio, attraverso la prospettiva inedita e privilegiata di Antonio Franchini e Chiara Valerio, non solo autori di libri di successo, ma anche editor (ore 16.30, Caffè Letterario). Con Teresa Radice e Stefano Turconi si aprirà invece un'altra finestra, quella sul vivace mondo dei fumetti e dell'illustrazione (ore 14.30, Caffè Letterario).
Il primo giorno dell'Italia a Francoforte sarà anche quello in cui verranno inaugurate le due mostre allestite nel padiglione nazionale («Scritto in faccia. 60 scrittrici e scrittori italiani del Novecento», a cura di Alberto Saibene da un'idea di The Italian Literary Agency, e «Matite giovani tra illustrazione e fumetto», organizzata da Bologna Fiere/Bologna Children's Book Fair e a cura di Accademia Drosselmeier) e in cui inizieranno i «Reading al buio®», a cura della Fondazione LIA – Libri Italiani Accessibili, che per cinque giorni coinvolgeranno gli autori ospiti alla Buchmesse in esperienze di lettura collettive e accessibili, in cui si annullerà ogni distinzione tra chi legge con gli occhi, chi con le mani e chi con le orecchie.
Tutti gli incontri del programma letterario di Italia Ospite d’Onore 2024 sono a cura dall’Associazione Italiana Editori, con la consulenza di Ex Libris e il coordinamento del Commissario straordinario del Governo per Italia Ospite d’Onore. Si terranno nel Padiglione Italiano e saranno disponibili per la fruizione in lingua italiana, inglese e tedesca.
10 – 10.50 | Arena | Padiglione Italiano (Forum 1)
Inaugurazione
La bellezza delle parole
Con Susanna Tamaro e Stefano Zecchi
Modera Luigi Mascheroni (giornalista)
È possibile vivere cercando, raccontando, condividendo la bellezza? E qual è il senso profondo di questa idea così universale e al tempo stesso individuale? Il programma dell’Italia a Francoforte inizia con un dialogo tra chi la bellezza l’ha studiata con la filosofia e chi l’ha coltivata con le parole.
11 – 11.50 | Arena | Padiglione Italiano (Forum 1)
La vita ai tempi dell’apocalisse
Con Luigi Maria Epicoco e Carlo Rovelli
Modera Nico Spuntoni (giornalista)
Virus e guerre, recessione economica e crisi climatica. Con una certa inclemenza, la realtà sta riportando in auge una prospettiva ben nota alle grandi religioni: la fine del mondo. È una notizia esagerata o dobbiamo iniziare a preoccuparci? La risposta a un celebre fisico/divulgatore e un brillante teologo/scrittore, in un confronto tra scienza e fede, presente e futuro.
11.30 – 12.20 | Caffè Letterario| Padiglione Italiano (Forum 1)
Andare a vivere a Berlino?
Con Andrea Bajani e Mario Desiati
Modera Maria Carolina Foi (Università degli Studi di Trieste)
Tanti scrittori italiani l’hanno pensato, fatto e anche raccontato nelle loro opere. Come Andrea Bajani, finalista nel 2021 ai premi Strega e Campiello con il romanzo Il libro delle case, per il quale la capitale tedesca – lasciata dieci anni fa – è stata una tappa importante nel percorso da autore expat che lo ha poi portato in America. E come Mario Desiati, che a Berlino non ha soltanto vissuto ma vi ha anche ambientato parte del suo Spatriati, vincitore dello Strega nel 2022. Dal primo incontro con la città alla parentesi più o meno lunga della permanenza, fino al momento dell’addio (o dell’arrivederci), segreti intimi e curiosità letterarie di una «Metropolis» dal fascino unico e di chi, almeno una volta nella vita, l'ha incontrata.
12.30 – 13.20 | Caffè Letterario | Padiglione Italiano (Forum 1)
Alla ricerca del Piacere perduto
Con Giuseppe Culicchia e Giordano Bruno Guerri
Modera Luciano Lanna (Centro per il libro e la lettura)
Che fine ha fatto il piacere? Centotrentacinque anni fa, nel 1889, veniva pubblicato Il piacere di Gabriele D’Annunzio: romanzo giovanile (l’autore lo scrisse a 25 anni), sensuale, decadente e sconvolgente, che introdusse una «nota ferina» - come sostenne Benedetto Croce – nella letteratura italiana dominata dal verismo verghiano. Cosa è rimasto oggi di quel «piacere»? E chi continua ad alimentarlo in una narrativa, quella del XXI secolo, che sembra molto più orientata verso il «disagio»? La risposta a uno dei maggiori esperti di D’Annunzio, lo storico e presidente del Vittoriale Giordano Bruno Guerri, e a Giuseppe Culicchia, curatore del nuovo festival Radici e autore – esattamente 30 anni fa – di un altro giovanile e folgorante esordio, dove il piacere sembra sfumare in miraggio: Tutti giù per terra.
13.00 – 13.50 | Arena | Padiglione Italiano (Forum 1)
Inaugurazione della mostra «Scritto in faccia. 60 scrittrici e scrittori italiani del Novecento»
Da un’idea di The Italian Literary Agency
A cura di Alberto Saibene
Allestimento di Francesco Dondina
In collaborazione con AIE, con il sostegno di Italia Ospite d’Onore 2024 Fiera del Libro di Francoforte
Con Cristiana Chiumenti (coordinatrice del progetto), Alberto Saibene (curatore della mostra) e Marco Vigevani (The Italian Literary Agency)
13.30 – 14.20 | Caffè Letterario | Padiglione Italiano (Forum 1)
Inaugurazione della mostra «Matite giovani tra illustrazione e fumetto»
A cura di Accademia Drosselmeier, organizzata da Bologna Fiere/Bologna Children’s Book Fair
In collaborazione con AIE, con il sostegno di Italia Ospite d’Onore 2024 Fiera del Libro di Francoforte
Con Ivan Canu (illustratore), Grazia Gotti (Accademia Drosselmeier/Libreria per ragazzi Giannino Stoppani), Elena Pasoli (Bologna Children's Book Fair) e Silvana Sola (Accademia Drosselmeier/Libreria per ragazzi Giannino Stoppani)
In un mondo di immagini l’illustrazione è soprattutto comunicazione, creazione di un immaginario. Ma cosa vuol dire oggi essere un illustratore e quali sono i motivi che spingono un giovane a intraprendere questa carriera? Le nuove sfide di un mestiere in continua evoluzione, tra diversi percorsi di formazione, maestri e mercati sempre più internazionali e differenziati. Ne parlano Elena Pasoli, direttrice di Bologna Children's Book Fair, promotrice della mostra; Grazia Gotti e Silvana Sola, co-fondatrici della Libreria per ragazzi Giannino Stoppani e dell’Accademia Drosselmeier, curatrici della mostra; Ivan Canu, illustratore, direttore di Mimaster, membro del comitato di selezione.
14.30 – 15.20 | Caffè Letterario | Padiglione Italiano (Forum 1)
Due cuori e tante storie
Con Teresa Radice e Stefano Turconi
Modera Paola Colombo (Cosmo/Westdeutscher Rundfunk)
Le storie contano. Teresa Radice e Stefano Turconi – lei sceneggiatrice, lui illustratore, compagni nella creatività e nella vita – ce lo ricordano nel loro più recente graphic novel, Il contastorie, pubblicata alla fine del 2023. Ambientata in Amazzonia, una nuova e avventurosa tappa di quel viaggio iniziato oltre dieci anni fa con Viola giramondo e proseguito esplorando porti proibiti e boschi misteriosi, tra soldati in fuga e «Orlandi curiosi». Sempre sulle ali del potere salvifico della fantasia.
15.30 – 16.20 | Caffè Letterario | Padiglione Italiano (Forum 1)
La mia casa è dove scrivo
Con Olga Campofreda e Igiaba Scego
Modera Shelly Kupferberg (Deutschlandfuk Kultur, RBB Kultur)
Olga Campofreda è nata a Caserta e ha conosciuto diversi orizzonti: sulla carta (A San Francisco con Lawrence Ferlinghetti, reportage narrativo del 2019) e nella realtà (vive a Londra, ricercatrice in Italian and Cultural Studies), inserendone alcuni anche nel romanzo Ragazze perbene. Igiaba Scego è nata a Roma e da sempre i suoi libri e articoli sono un laboratorio di riflessioni sulle origini somale, sui figli di migranti, sul post-colonialismo (dall’autobiografia La mia casa è dove sono del 2010 all’ultimo, Cassandra a Mogadiscio, del 2023). Due storie diverse, contemporanee, in cui il caleidoscopio degli orizzonti e delle identità è legato dal solido filo della scrittura.
16 – 16.50 | Arena | Padiglione Italiano (Forum 1)
Sull’orlo dell’abisso. Artisti, scrittori e intellettuali prima della Seconda Guerra Mondiale
Con Marina Valensise e Uwe Wittstock
Modera Christiane Liermann Traniello (Villa Vigoni)
Nel 1938 l’Europa iniziò ad accorgersi che la sua pace era solo apparente: in realtà, stava scivolando su un piano sempre più inclinato verso la guerra. I primi a rendersene conto – alcuni, non tutti – furono intellettuali, artisti e scrittori. A loro Marina Valensise ha dedicato Sul baratro. Città, artisti e scrittori d’Europa alla vigilia della Seconda Guerra Mondiale, appassionata ricognizione tra le ansie, i tormenti o la semplice indifferenza che si respiravano negli ambienti artistici e culturali delle capitali del continente: da Vienna a Budapest, da Berlino a Parigi, da Praga a Mosca, da Roma a Bruxelles. Oggi che tornano alla ribalta inquietanti interrogativi sul futuro e sulla pace, l’autrice romana e il saggista tedesco Uwe Wittstock (che in Febbraio 1933. L’inverno della letteratura ha raccontato i tragici effetti dell’ascesa al potere di Hitler sulla scena letteraria e artistica in Germania) dialogano sulla posizione, il ruolo e il destino degli intellettuali di fronte ai rovesci della storia.
16.30 – 17.20 | Caffè Letterario | Padiglione Italiano (Forum 1)
Vivere i libri a 360 gradi
Con Antonio Franchini e Chiara Valerio
Modera Anna Vollmer (Frankfurter Allgemeine Zeitung)
Ci sono autori che all’apprezzata attività di scrittura delle proprie opere ne aggiungono molte altre, sempre legate al mondo dell’editoria: curatori di collane, editor, collaboratori di riviste letterarie e programmi radiofonici, i libri li vivono e conoscono a 360 gradi, affrontandoli con quell’approccio «totale» che in passato è stato caratteristica di tanti grandi della letteratura italiana. A questa categoria appartengono Antonio Franchini (Il fuoco che ti porti dentro) e Chiara Valerio (Chi dice e chi tace), freschi di personali successi autoriali e protagonisti di un dialogo aperto sui volti e risvolti dell’editoria italiana contemporanea.
17 – 17.50 | Sala Venice International University - Manuzio e la rivoluzione del libro | Padiglione Italiano (Forum 1)
Reading al buio®
Saluti di Cristina Mussinelli (Fondazione LIA – Libri Italiani Accessibili) e Umberto Vattani (Ambasciatore, Presidente della Venice International University)
Con Viola Ardone, Giuseppe Culicchia, Alessandro Marzo Magno e Clara Ori
Modera Elisa Molinari (Fondazione LIA - Libri Italiani Accessibili)
A cura di Fondazione LIA - Libri Italiani Accessibili
Con il sostegno di Italia Ospite d'Onore 2024 Fiera del Libro di Francoforte
Il Reading al buio© è un format altamente esperienziale e fortemente coinvolgente attraverso cui affrontare temi come quello dell’accessibilità digitale e dell’inclusione socio-culturale delle persone con disabilità visiva. Attraverso l’assenza di luce, il Reading al buio annulla qualsiasi distinzione tra chi legge con gli occhi, chi con le mani, chi con le orecchie. Scrittori famosi e lettori non vedenti o ipovedenti leggono alternativamente uno stesso libro, rivelandone le diverse modalità di fruizione.
17.30 – 18.20 | Caffè Letterario | Padiglione Italiano (Forum 1)
In questo mondo di orchi
Con Ginevra Lamberti e Alice Urciuolo
Modera Maike Albath (Deutschlandfuk Kultur, Süddeutsche Zeitung, Die Zeit)
Tra misteriosi macellai e leader religiosi, universi distopici e paesaggi neorealisti, dipendenze fisiche e psicologiche, gli ultimi libri di Ginevra Lamberti (Il pozzo vale più del tempo) e Alice Urciuolo (Adorazione, La verità che ci riguarda) ci mostrano un mondo in cui sembra inevitabile scivolare verso il lato oscuro. Come risalire quel piano inclinato? Una fune robusta a cui attaccarsi potrebbe essere proprio la scrittura, la lettura, la fantasia? E le giovani generazioni sono quelle che rischiano più di scivolare o che possiedono gli strumenti e le energie migliori per risalire?