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Fascicoli

Dicembre 2024

rivista: Giornale della Libreria

La misura del mondo   Se misurare e raccontare sono sinonimi, allora la letteratura è la carta geografica più precisa che abbiamo. I libri, d’altronde, danno una «descrizione dettagliata del mondo», per dirla con il sottotitolo de Il Milione di Marco Polo. Così, in occasione della ricorrenza dei 700 anni dalla sua morte, è proprio La misura del mondo il tema scelto dalla curatrice e responsabile del programma, Chiara Valerio, per questa ventitreesima edizione di Più libri più liberi: «Da Il Milione ai romanzi classici contemporanei, questa edizione sarà dedicata all’immaginazione che è misura esatta del mondo». Saranno circa 700 gli incontri e i dibattiti che nei cinque giorni di fiera percorreranno in vari modi questa misura. Cinquecentonovanta, ce lo svela la direttrice della fiera Annamaria Malato nelle pagine che seguono, gli editori che quest’anno presenteranno le loro novità e i loro cataloghi negli stand allestiti alla Nuvola dell’Eur. Sessantuno, infine, gli editori stranieri ospiti del Rights Centre, con la Polonia Paese Ospite del Fellowship Program. Una proiezione internazionale sempre più marcata, d’altronde, caratterizza la nostra editoria: lo abbiamo visto con nettezza al recente appuntamento con la Fiera del libro di Francoforte, dove in ottobre siamo stati Ospiti d’onore. Lo vediamo confermato nelle esperienze degli editori fuori dai grandi gruppi che a Più libri più liberi annualmente si confrontano. Lo vedremo riflesso nel programma professionale della fiera che quest’anno – come racconta Lorenzo Armando, presidente del Gruppo Piccoli editori di AIE – ospiterà l’incontro con un piccolo editore francese (Nicolas Filicic de Les Belles Lettres), per un confronto tra «noi e loro» sui problemi comuni e le differenze, il mercato e le politiche pubbliche rivolte ai rispettivi comparti industriali e culturali. Ma anche momenti di ragguaglio sul mercato dei diritti, soprattutto in follow up di Francoforte, e sul sistema di contributi alle traduzioni. Intanto, all’interno di questo numero, dopo l’apertura affidata a Malato e Armando, la piccola editoria verrà rappresentata nella sua dimensione evolutiva da un articolo firmato da Giovanni Peresson che – partendo da alcune esperienze della seconda metà degli anni Ottanta – ripercorrerà i passi che l’hanno portata fino a qui. D’altronde, è negli accadimenti di oltre tre decenni fa che i temi, ancora oggi paradigmatici per il settore, che di fatto costituiscono l’ossatura di contenuto della programmazione professionale di Più libri prendono avvio. A seguire, attraverso le classifiche settoriali (di narrativa italiana e straniera, saggistica, manualistica, bambini e ragazzi, fumetti) esploreremo la produzione degli editori con venduto inferiore a 5 milioni di euro, che nel loro complesso valgono un quarto del mercato del libro in Italia ed esprimono una varietà d’intenti, di vedute, di pubblico innegabilmente eccezionale. Il Giornale della Libreria di dicembre – dopo un inserto in inglese destinato al pubblico internazionale della fiera, realizzato in collaborazione con Bologna Children’s Book Fair – si chiude con uno sguardo sul futuro prossimo del nostro mondo, le sue impellenze, le sue richieste alle istituzioni, i suoi obiettivi; con le voci di sei presidenti a rappresentare altre associazioni di categoria che articolano la filiera del nostro mondo del libro.   Innocenzo Cipolletta Direttore responsabile del Giornale della Libreria

Ottobre 2024 ITA

rivista: Giornale della Libreria

Italia, Ospite d’Onore 2024 Trentasei anni fa l’Italia è stata per la prima volta Ospite d’Onore a Francoforte, e nel nostro Paese si acquistavano 50 milioni di libri l’anno per un totale di 361 milioni di euro. Oggi, torniamo in fiera in questa veste con 112 milioni di copie vendute, più del doppio, e una crescita a valore del 110% al netto dell’inflazione. Quella italiana è diventata la quarta editoria in Europa, un’editoria aperta al mondo, con migliaia di diritti di traduzione comprati e venduti all’estero ogni anno. Nel prepararci all’appuntamento con la Buchmesse 2024, negli anni che hanno preceduto questo momento, il nostro primo obiettivo è sempre stato raccontare l’Italia del libro moderna, solida, rivolta al futuro che siamo nel frattempo diventati. Un’Italia del libro che, con i suoi autori e i suoi editori, interpreta i cambiamenti del Paese e li accompagna attraverso uno scambio di idee libero e continuo. Lo scambio di idee è stato anche il principio che ci ha guidati nella preparazione degli incontri per la Buchmesse, accogliendo le indicazioni degli editori così come quelle degli scrittori, a volte anche critiche, che hanno chiesto e ottenuto di integrare il palinsesto con incontri che tematizzassero il nodo dei rapporti tra letterature e potere. Se chi è a Francoforte vedrà – sta vedendo – quest’Italia del libro plasticamente rappresentata negli spazi, i programmi, le case editrici, le autrici e gli autori che sostanziano la partecipazione del nostro Paese come Ospite d’Onore, con il presente numero del Giornale della Libreria ci rivolgiamo a chi in fiera c’è e a chi non c’è, e magari a chi ci leggerà tra qualche decennio cercando traccia storica dell’appuntamento, «aumentando» per certi versi questa rappresentazione. L’apertura del numero è affidata alle voci delle istituzioni che hanno cooperato in questo viaggio. Si prosegue portando a compimento l’interessante confronto intrapreso sul numero di maggio, grazie all’Ufficio studi AIE, orientato a leggere l’editoria d’oggi in continuità con quella del 1988. Dopo aver indagato i principali indicatori, ci concentriamo adesso sui titoli best seller, di allora e del 2023, spingendoci a chiederci cosa ci raccontano del Paese che eravamo e che siamo. Al centro del numero, l’inserto L’Italia del libro. Un racconto in cifre: una mappa speciale per condurci attraverso l’esperienza dell’Italia Ospite d’Onore, che racconta non tanto l’intero panorama editoriale italiano, le sue articolazioni culturali, la sua storia – un’impresa che lasciamo al Rapporto sullo stato dell’editoria in Italia 2024, di recentissima pubblicazione – ma i numeri che, sinteticamente, ne descrivono le principali caratteristiche oggi. E se è partito 36 anni fa il viaggio che ci porta oggi a Francoforte, con Gian Arturo Ferrari ed Eva Ferri abbiamo provato a immaginare dove questo stesso viaggio ci condurrà tra 36 anni ancora: chi leggerà l’editoria italiana, dove verrà tradotta, dove farà scouting. Soprattutto, chi sarà a scriverla? Il numero di ottobre si chiude infine con i suggerimenti di chi ci accoglie e ci ospita in questa meravigliosa fiera, il team della Frankfurter Buchmesse, con i suoi dieci eventi, luoghi da visitare e appuntamenti da non mancare in questi giorni.   Innocenzo Cipolletta Direttore responsabile del Giornale della Libreria

Ottobre 2024 ENG

rivista: Giornale della Libreria

Italy, Guest of Honour 2024   Thirty-six years ago Italy was Guest of Honour in Frankfurter Buchmesse for the first time and 50 million books were bought in our country every year for a total of 361 million euros. Today, we return to the fair in this guise with 112 million copies sold, more than double, and a value growth of 110% net of inflation. The Italian publishing industry has become the fourth largest in Europe, a publishing industry open to the world, with thousands of translation rights bought and sold abroad every year. In preparing for the appointment with Buchmesse 2024, in the years leading up to this moment, our first objective has always been to tell the story of the modern, solid, future-oriented ‘Italy of books’ we have become in the meantime. A publishing market capable of interpreting the country's changes with its authors and publishers. And capable of accompanying them through a free and continuous exchange of ideas. The exchange of ideas was also the principle that guided us in the preparation of our programme at the Buchmesse, taking on board the suggestions of the publishers as well as those of the writers, sometimes even critical ones, who asked and obtained to integrate the agenda with meetings that thematised the relationship between literature and power. If those who are in Frankfurt will see, are seeing, this ‘Italy of books’ plastically represented in the spaces, the programmes, the publishing houses, the authors who substantiate the participation of our country as Guest of Honour, with this issue of Giornale della Libreria we want to speak to those who are experiencing the fair in person and to those at home, and perhaps to those who will read us in a few decades looking for a trace of the appointment. The opening of the issue is provided by the voices of the institutional figures who have cooperated on this journey. Then we continue by completing the interesting comparison undertaken in the May issue, thanks to the AIE Research Department, aimed at reading today's publishing industry in continuity with that of 1988. After investigating the main indicators, we now focus on the best-selling titles of 36 years ago in comparison with those of today, questioning what they tell us about the country we were and are. At the centre of the issue we have the supplement entitled Italy of books. A tale in figures. A map that briefly presents the numbers describing the main features of our book market today. The enterprise of narrating the entire Italian publishing scene, its cultural articulations, its history, we leave instead to the recently published Rapporto sullo stato dell'editoria in Italia 2024. If the journey that takes us to Frankfurt today started 36 years ago, with Gian Arturo Ferrari and Eva Ferri we have tried to imagine where this same journey will take us in 36 years more: who will be reading Italian publishing, where it will be translated, where it will be scouting. Above all, who will write it? Finally, the October issue closes with the suggestions of those who welcome and host us at this wonderful fair, the Frankfurter Buchmesse team, with their ten events, places to visit and appointments not to be missed during these days.   Innocenzo Cipolletta Editor-in-Chief of Giornale della Libreria

Maggio 2024

rivista: Giornale della Libreria

Come eravamo   Tra il 1988 e il 2023 il mercato editoriale italiano quintuplica a valore corrente e più che raddoppia tenendo conto dei processi inflattivi. È come se il comparto editoriale nella sua interezza fosse cresciuto ogni anno di quasi il 12%, oppure del 3% a valore costante. Passano da 2.315 a 5.148 gli editori di libri attivi in Italia, da 23.750 a 68.791 i titoli di varia adulti e ragazzi che pubblicano: cresce del 26% la tiratura che realizzano. Anche lettrici e lettori fanno un balzo notevole in avanti. Dai 18,2 milioni di età superiore agli 11 anni rilevati da Istat nel 1988, agli attuali 31,5 milioni di età compresa tra i 15 e i 74 anni dell’Osservatorio AIE, che quantifica in 7,2 milioni (96%) la quota di lettrici e lettori più giovani (0-14 anni). Allo stesso tempo, se nel 1988 il tasso di scolarità per le scuole secondarie di secondo grado era del 64%, oggi sale al 94% e quasi raddoppia la popolazione universitaria, segno di una correlazione evidente tra la crescita del tessuto imprenditoriale del libro e la crescita culturale e sociale del Paese. È nel 1988 che il Salone internazionale del libro di Torino apre per la prima volta i battenti. Dello stesso anno è la prima partecipazione dell’Italia come Ospite d’Onore alla Fiera del libro di Francoforte: era anche la prima volta in assoluto che la Buchmesse lanciava questo programma. Trentasei anni dopo, il 2024 è di nuovo «il grande anno» dell’Italia in Germania: ne scrive Maria Carolina Foi, direttrice dell’Istituto italiano di cultura di Berlino, a pagina 12, in rapido avvicinamento al momento in cui l’Italia sarà Ospite d’Onore 2024 alla Fiera del libro di Francoforte. Intanto il primo Salone di Annalena Benini – l’intervista alla direttrice apre questo numero del Giornale della Libreria, realizzato proprio in collaborazione con la manifestazione torinese – ha il tedesco come Lingua Ospite. È un’Italia diversa quella che porteremo in ottobre alla Buchmesse: i numeri dell’Ufficio studi AIE, a pagina 8, ci aiutano a circostanziare questa considerazione. Un’Italia capace oggi di una proiezione internazionale – tanto in termini d’immaginario quanto di export culturale e segnatamente editoriale – impensabile trentasei anni fa. È una galassia del libro, dell’autorialità, dei generi e delle possibilità, quella che a Francoforte andremo a presentare, incredibilmente più variegata: lo si coglie a colpo d’occhio alle pagine 14-17 di questo numero, dove vengono esplorate le classifiche settoriali dei libri più venduti, periodicamente pubblicate su giornaledellalibreria.it. Diversa eppure in continuità con quel primo appuntamento del 1988, anno convenzionale d’inizio di un’era nuova per i nostri libri nel mondo, ma anche per la specializzazione industriale del nostro comparto d’imprese, per il suo incremento dimensionale, per la crescente professionalizzazione del lavoro fuori e dentro la casa editrice. E così le sfide da portare avanti o da intraprendere nel futuro prossimo ci appaiono insieme vecchie e nuove: le dimensioni anguste del nostro mercato domestico; la sinergia con gli altri media e le piattaforme globali d’intrattenimento; la visibilità sui canali di vendita e d’informazione di una produzione di titoli sempre crescente; l’Intelligenza Artificiale – Giano destinato a rimanere bifronte nelle nostre prospettive – e le minacce che pone alla tutela del diritto d’autore. La storia recente degli algoritmi ad apprendimento automatico ci insegna che ci sono già degli aspetti rispetto ai quali correre ai ripari, con interventi normativi, certo, ma anche tecnologici. È così che nasce il Text and Data Mining Reservation Protocol, che sta aiutando gli editori di libri, in Europa, a proteggere i loro contenuti con un protocollo sviluppato anche grazie ad AIE: se ne scrive nell’articolo conclusivo del numero.   Innocenzo Cipolletta Direttore responsabile del Giornale della Libreria

Marzo 2024

rivista: Giornale della Libreria

Bambini si cresce   Il mercato dei libri destinati alle lettrici e ai lettori più giovani è cresciuto nel 2023 dell’1% a valore e dello 0,5% a copie, per un totale di 274 milioni di euro e 22 milioni di copie. Lo scarto rispetto al 2019 è ancor più ampio, con 34 milioni di euro spesi in più dalle famiglie (+14%) e 2 milioni di libri acquistati in più (+10%) in 4 anni. Di questi 2 milioni, il 90% è composto da volumi destinati a bambini e bambine fino a 5 anni d’età. Che il libro goda di tanta considerazione presso i decisori d’acquisto dei piccolissimi lettori è un segnale positivo per il settore e per il Paese. Un segnale che, come AIE, supportiamo anche attraverso #ioleggoperché, la grande raccolta di libri a sostegno delle biblioteche scolastiche che da due anni si è arricchita di un progetto pilota rivolto ai nidi. Certo, leggere non è come andare in bicicletta, e la consuetudine con i libri va cercata e curata attraverso le diverse fasi della vita, pena il vederla sfiorire. Ma che si comprino – e auspicabilmente leggano – più libri alle bambine e ai bambini più piccoli rimane una tendenza positiva: se non altro un buon inizio per crescere lettori. La Bologna Children’s Book Fair è la fucina e il laboratorio dove la creatività, la ricchezza contenutistica, tematica, espressiva, grafica dell’editoria per bambini e ragazzi s’incontrano e si confrontano. Il luogo dove l’eccellenza e la varietà tutta italiana del libro per bambini e ragazzi si dispiega nel contesto professionale internazionale. È in occasione di questa fiera che il Giornale della Libreria di marzo viene pubblicato: l’inserto centrale, realizzato proprio in collaborazione con BolognaFiere, è uno strumento di orientamento destinato al pubblico internazionale. L’apertura sul mercato di settore – nel primo articolo – si completa e si arricchisce, nelle pagine immediatamente successive, dei segnali che arrivano dai 100 titoli per bambini e ragazzi più venduti nel 2023 (classifiche generali e settoriali dei top 100 sono pubblicate ogni quattro settimane su giornaledellalibreria.it): ci sono nuovi e vecchi classici in un caleidoscopio di storie che evolvono con i tempi, i bisogni, le sensibilità. Appena oltre la soglia dell’infanzia, giovani e nuovi adulti si appassionano ai «generi»: romance, in primo luogo, ma anche fantasy, distopie, young e new adult, per l’appunto. La rinnovata, travolgente vitalità di questi segmenti e sotto-segmenti editoriali passa dai social, da dinamiche di viralizzazione e rappresentazione che coinvolgono anche il libro come oggetto: se ne scrive a pagina 14. Dopo una riflessione sulle nuove sfide e i déjà vu del nostro mondo, aperta a gennaio dal Seminario di perfezionamento della Scuola per librai Umberto e Elisabetta Mauri – Intelligenza Artificiale in primis –, la chiusura del numero è sull’imminente futuro, che in ottobre vedrà l’Italia Ospite d’Onore 2024 alla Fiera del libro di Francoforte. Un grande appuntamento per la nostra editoria.                                                                                                                                         Innocenzo Cipolletta Direttore responsabile del Giornale della Libreria

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