Negli Stati Uniti sono in continuo aumento le richieste dei genitori di mettere al bando di libri giudicati sconvenienti nelle biblioteche scolastiche. A riferirlo sono due report stilati dall'American Library Association (ALA) e dall'organizzazione no profit PEN America.
Secondo ALA, tra il 1° gennaio e il 31 agosto 2022 sono stati registrati 681 tentativi di bandire o limitare l'accesso a un totale di 1.651 libri. Se nel 2015 venivano vietati 1-2 testi all'anno, oggi il dato è aumentato fino a 5-6 al giorno. Stando al rapporto di Pen America, intitolato «Banned in the USA: The Growing Movement to Censor Books in Schools», nell'anno scolastico 2021-2022 quasi 140 distretti scolastici in 32 Stati hanno emesso più di 2.500 divieti sui libri. Le misure hanno riguardato più di 5mila istituti scolastici, per un totale di quasi 4 milioni di studenti e 1.648 testi.
Secondo il rapporto di PEN America, il 41% dei titoli vietati (674) trattano esplicitamente temi LGBTQ+ o hanno protagonisti o personaggi secondari di rilievo che appartengono alla comunità LGBTQ+. Il 40% (659) ha protagonisti o personaggi secondari neri. Il 21% dei libri messi al bando (338) affronta direttamente la questione del razzismo. Tra i testi vietati, anche il Diario di Anna Frank, V per Vendetta, Il racconto dell'ancella, Peter Pan, Il cacciatore di aquiloni, Lolita, Uomini e topi. Guardando ai singoli Stati, spiega il report, il Texas è al primo posto per numero di divieti (801 in 22 distretti), seguito dalla Florida (566 in 21 distretti) e dalla Pennsylvania (457 in 11 distretti).
Suzanne Nossel, CEO di PEN America, ha commentato: «[Assistiamo a] una campagna coordinata per la messa al bando dei libri condotta da organizzazioni sofisticate e ben finanziate. Questo movimento sta trasformando le nostre scuole pubbliche in un campo di battaglia politico, sta creando dei cunei all'interno delle comunità, costringendo insegnanti e bibliotecari a lasciare il loro posto di lavoro e [minacciando] la libertà intellettuale che è alla base di una democrazia fiorente».
PEN America ha identificato almeno 50 organizzazioni che si battono per i divieti sui libri. Più del 70% di questi gruppi si è formato dopo il 2021. Uno dei più importanti, Moms for Liberty, conta «più di 200 filiali» sul territorio. Altre organizzazioni nazionali con filiali locali sono US Parents Involved in Education, No Left Turn in Education, MassResistance, Parents' Rights in Education, Mary in the Library, County Citizens Defending Freedom USA e Power2Parent. In questo contesto, sei Stati Usa hanno già approvato leggi che obbligano le biblioteche scolastiche a coinvolgere i genitori degli studenti nel processo di revisione dei libri. Altri 5 Stati stanno valutando l'adozione di leggi simili.