Biblioteche futuristiche, club del libro rinnovati dalle giovani generazioni, aiuti allo sviluppo dell'editoria africana, negozi per bibliofili, manifesti a supporto della produzione audio inglese: ecco cinque buone notizie per il settore editoriale, provenienti da tutto il mondo.
1. È aperta l’innovativa biblioteca di Pechino costruita da Snøhetta
Come riportato da SkyArte, ha ufficialmente aperto le sue porte la Beijing City Library progettata dallo studio norvegese Snøhetta, un’incredibile architettura che prende ispirazione dalla valle del vicino fiume Tonghui, creando per il distretto di Tongzhou a sud di Pechino un importante punto di attrazione artistico e culturale. Soluzioni tecnologiche all’avanguardia, riduzione degli sprechi, pannelli fotovoltaici che assicurano la massima efficienza energetica: l'edificio ha ottenuto le tre stelle GBEL in Cina, il più alto standard di sostenibilità raggiungibile nel Paese. Peculiarità distintiva dell'edificio sono le colonne presenti all’interno della biblioteca che, simili ad alberi, creano un’atmosfera naturale e tecnologica al tempo stesso.
2. Negli Stati Uniti, Gen Z e Millennial reinventano i club del libro
Secondo la CNN, i giovani si avvicinano sempre più ai club del libro come canale di socializzazione, innovandone le modalità. La piattaforma Eventbrite ha registrato un aumento del 24%, nel 2023 rispetto all'anno precedente, degli eventi relativi ai club del libro sul territorio statunitense. Anche Meetup mostra un +10% nelle iscrizioni ai club del libro. Oltre ai tradizionali incontri, giovani appassionati di libri organizzano club del libro presso luoghi insoliti o sfruttano la tecnologia per riunirsi virtualmente tramite canali digitali come i social media – prima tra tutti #BookTok, la sezione di TikTok dedicata all'editoria – o altre piattaforme. In forte crescita i club del libro di nicchia, come quelli a tema – soprattutto i club del libro queer – o i silent book club, nei quali i partecipanti si incontrano per leggere un libro a scelta in modo silenzioso.
3. L’editoria digitale in Africa è in crescita: il paper di YouScribe
Biblioteca digitale presente in 14 Paesi africani con oltre 1,3 milioni di abbonati, YouScribe ha presentato un paper che raccoglie i punti di vista degli editori africani in un settore editoriale in crescita. Il documento, ripreso da Actualitté, mira a facilitare l'accesso alla lettura nel continente e a contribuire allo sviluppo del settore del libro in Africa, in particolare valorizzando gli autori. YouScribe osserva un’ondata di cambiamento positivo fatto di iniziative innovative, sforzi degli editori per superare le disparità sul territorio e nuove piattaforme digitali che offrono opportunità per la distribuzione e il consumo di contenuti letterari nel Paese.
4. A Parigi i grandi magazzini si trasformano in un concept store per bibliofili
Da febbraio ad aprile Le Bon Marché, tra i più grandi centri commerciali parigini, si trasforma in una spaziosa libreria colorata grazie a Sarah Andelman – fondatrice della casa editrice Just An Idea Books –, con l’aiuto dell’illustratore Jean Jullien. Il progetto, dal nome Mise en Page, è un concept store distribuito su più di 10.000 metri quadrati con un tema comune: libri, letteratura e scrittura, scrive il New York Times. Oltre alle grandi opere di Jullien che raffigurano personaggi immersi nella lettura, Mise en Page mette in risalto i libri di Just An Idea Books e altri titoli pubblicati da editori internazionali, selezionati da Sarah Andelman, e i prodotti di alcune delle librerie più belle da tutto il mondo.
5. Nel Regno Unito, AudioUK lancia un manifesto per supportare i contenuti audio
AudioUK, l'associazione di categoria dei produttori di podcast, radio e audiolibri, ha lanciato un manifesto in quattro punti che descrive dettagliatamente le politiche per far crescere il settore della produzione audio del Regno Unito, riporta Publishing Perspectives. Secondo AudioUK, infatti, nel mercato britannico il settore audio non è adeguatamente supportato, nonostante sia composto da più di 200 aziende che producono podcast di alta qualità, radio, audiolibri e altro ancora, impiegando più di 2.000 persone e contribuendo allo sviluppo delle altre industrie creative.